Ambrogio Beccaria torna in oceano per la The Transat CIC

26/04/2024 - 14:46 in Sport by Ambrogio Beccaria

Dopo la vittoria della Transat Jacques Vabre lo scorso novembre, Ambrogio Beccaria e la sua barca “Alla Grande – Pirelli” sono pronti per la prima sfida del 2024. Lo skipper milanese è in partenza domenica 28 aprile per la The Transat CIC, la madre di tutte le regate atlantiche. Erede della mitica OSTAR, è una delle traversate più impegnative di sempre: 3000 miglia nell’Atlantico del Nord e 48 imbarcazioni in gara, suddivise fra 33 IMOCA, 13 Class40 e 2 “Vintage Sailboat”, le barche a vela d’epoca. La corsa, alla sua quindicesima edizione, unirà Lorient, in Bretagna, a New York, che torna a essere il traguardo dopo le gare del 1960 e del 2016.

“E’ una grande emozione partecipare alla The Transat CIC”, commenta Ambrogio Beccaria poco prima di iniziare la nuova stagione sportiva, supportata dal main e lead sponsor Pirelli e dal global sponsor Mapei. “Si tratta della regata che ha reso popolare questo sport in Francia con la vittoria di Eric Tabarly contro gli inglesi nel ‘64. In più è considerata la più dura delle traversate in solitario perché non si naviga negli alisei. Da questo punto di vista per me è una novità assoluta, un percorso totalmente diverso da quelli che sono abituato a fare. La rotta vincente è molto a Nord: passeremo sopra all’Anticiclone delle Azzorre. Il meteo è più rigido rispetto alle altre transatlantiche che ho fatto, il vento più instabile e le onde… alte!”.

“Non vedo l’ora di vedere com’è fatto questo Atlantico del Nord!” – conclude Beccaria – “Ho molta voglia di esplorare nuove rotte con “Alla Grande – Pirelli” e sono sicuro che anche in questa sfida dimostrerà quanto è veloce.”

La scienza a bordo di “Alla Grande – Pirelli” con One Ocean Foundation

La The Transat CIC sarà anche l’occasione per confermare l’impegno di Ambrogio Beccaria insieme a One Ocean Foundation, realtà no-profit riconosciuta a livello internazionale e dedicata alla conservazione dell'ambiente marino, per promuovere l'ocean literacy, la cosiddetta “alfabetizzazione all’oceano”. È per questo che durante la regata Ambrogio racconterà le principali tematiche scientifiche e ambientali che ne caratterizzano la rotta, con la collaborazione della Fondazione e il supporto dell’oceanografo Sandro Carniel, membro del comitato scientifico di One Ocean Foundation e ricercatore presso NATO-STO CMRE di La Spezia. Il marinaio e lo scienziato dialogheranno e, attraverso contenuti video, spiegheranno i fenomeni a cui andranno incontro: la corrente del Golfo e l’“atlantificazione” dei mari del Nord; le depressioni atlantiche; il traffico marittimo; la condizione dei mammiferi marini e le loro rotte migratorie; lo scioglimento degli iceberg o più in generale gli effetti della fusione dei ghiacci.

The Transat CIC: la madre di tutte le regate in solitario

Organizzata originariamente dal Royal Western Yacht Club (RWYC) e sponsorizzata dal quotidiano inglese “The Observer”, da cui deriva l'acronimo OSTAR (Observer Single-handed Trans-Atlantic Race), fu inventata nel 1960 dal tenente colonnello Herbert “Blondie” Hasler. Nata come una scommessa e vinta nella sua prima edizione da Sir Francis Chichester, è diventata negli anni una regata leggendaria, cambiando numerose volte nome e porti di partenza o arrivo, ma rimanendo ancora oggi una sfida oceanica imprescindibile.

La The Transat si svolge ogni 4 anni dal 1960 e ha visto navigare i più grandi marinai oceanici di sempre, oltre a Sir Francis Chichester: Eric Tabarly, Philippe Poupon, Michel Desjoyeaux, Loïck Peyron, Francis Joyon, François Gabart e Giovanni Soldini, che l’ha vinta due volte: nel 1996 con l’Open 50 e nel 2008 con il Class 40.

Sono stati tanti gli italiani alla Ostar: Alex Carozzo per primo nel 1968, poi tra gli altri Franco Faggioni nel ’72, Ida Castiglioni nel 1976, ancora oggi unica donna italiana ad aver partecipato, Edoardo Austoni, Franco Malingri, Vittorio Malingri, Giovanni Soldini e poi nell’edizione per non professionisti Franco Manzoli (che la vinse overall nel 2009) Andrea Mura (che la vinse nella sua classe nel 2013 e nel 2017) e Michele Zambelli.

 

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