Orca 65
Meccano Engineering ottiene il certificato AiP per il yacht Orca 65
La società di Classifica Rina ha assegnato il Certificato di Approval in Principle a Meccano Engineering per il progetto del suo yacht explorer di 65 metri, Orca 65, con sistema di propulsione Dual-Fuel Diesel-Metanolo, presentato durante il recente Monaco Yacht Show.
Specializzata in progettazione e servizi di consulenza nei settori navale ed energetico, Meccano Engineering è una società certificata che opera dalla fine degli anni '90 e collabora con i principali Cantieri Navali, Armatori e grossi gruppi EPC.
“Nell’ambito della nostra strategia aziendale volta a sviluppare soluzioni green avanzate e progetti a basso impatto ambientale”, - afferma Stefano Reggente, Presidente e Managing Director di Meccano Engineering - “abbiamo elaborato questo progetto innovativo, forti della nostra pluriennale esperienza nella progettazione di yacht e grazie al know-how acquisito con le ricerche e
i concepts di navi a metanolo sviluppati negli ultimi anni”.
Responsabile dell’exterior design, dell'architettura navale e dell'ingegneria di Orca 65, Meccano Engineering, con il suo team di esperti,si è ispirata alla natura per realizzare il design di questo yacht explorer con notazione Ice-Class. I tratti principali del suo Design richiamano infatti la forma del maestoso mammifero marino. “Per questo progetto unico e ispirato alla natura è stato naturale sviluppare un sistema di propulsione alternativo ed ecologico” - spiega Reggente - “Dopo approfondite ricerche sui carburanti alternativi, ci siamo concentrati sul metanolo verde, considerandolo come una delle alternative più promettenti e realizzabili in un percorso verso un futuro a zero emissioni di carbonio”.
Il metanolo soddisfa molte delle esigenze di armatori e cantieri navali: - è liquido a temperatura ambiente e pressione atmosferica e può essere facilmente trasportato, immagazzinato e gestito pur essendo tossico e altamente infiammabile, si dissolve in acqua e si biodegrada rapidamente rispetto al gasolio, riduce drasticamente del 60% le emissioni di NOx in atmosfera e non produce
emissioni di SOx ha il potenziale di essere neutro in termini di emissioni di CO2 se prodotto in modo sostenibile, da elettricità derivante da fonti rinnovabili, o da biomasse.
“Abbiamo concepito questo ibrido e dual-fuel a metanolo modificando il nostro progetto originale Orca, sviluppato nel 2019 con una propulsione tradizionale” - afferma Sebastiano Battagli, Direttore Tecnico di Meccano Engineering.
Gli obiettivi e le sfide principali, rispetto al progetto originale, erano molteplici. Come ad esempio, mantenere le stesse aree della zona ospiti e gli stessi volumi interni, contenere al minimo la riduzione del garage per tender&toys, garantire le stesse capacità di gasolio e acqua dolce, prevedere una autonomia similare di cui almeno il 30% a metanolo.
Anche la scelta del motore è stata fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi ed è arrivata dopo un importante processo di ricerca, analisi e revisione. “Tutti i principali fornitori di motori sul mercato stanno attualmente lavorando allo sviluppo di modelli predisposti per il metanolo o alimentati a metanolo.” - Racconta Battagli - “Per uno yacht di queste dimensioni abbiamo
individuato e scelto il motore MAN 175D dual fuel a metanolo, che sarà disponibile nel 2026”. Il RINA è stato fondamentale per l’intero processo e ha supportato l'azienda, che ha sede principale a Trieste, soprattutto nella fase di sviluppo del concept, fornendo chiarimenti sulle norme e regolamenti applicabili per l’utilizzo del metanolo sugli yacht. “Ringraziamo il RINA e il suo team non solo per questo importante riconoscimento ma anche per il fattivo supporto e collaborazione” - conclude il Presidente Reggente - “Ci auguriamo che il rilascio dell’Approval in Principle sia per noi solo l'inizio, l'obiettivo è quello di continuare lo sviluppo del progetto partendo da quanto fatto fino ad ora, facendo tesoro dei preziosi commenti e continuando nella fattiva e proficua collaborazione.”