Blue Forum a Roma: apre Acampora e Rixi, segue il ministro Lollobrigida

Blue Forum a Roma: apre Acampora e Rixi, segue il ministro Lollobrigida

Blue Forum a Roma: apre Acampora e Rixi, segue il ministro Lollobrigida

Istituzioni

10/07/2025 - 14:05

Si è aperto ufficialmente oggi, nella prestigiosa sede di Unioncamere  negli Horti Sallustiani  il IV Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, organizzato Camera di Commercio Frosinone Latina, Informare, OsserMare e Assonautica Italiana in collaborazione con Unioncamere.

“Il tema delle infrastrutture, con il dl infrastrutture, è fondamentale nel momento in cui è tornata al centro del mondo la dimensione della logistica, soprattutto quella del mare. E' importante connettersi con il resto del globo tramite le vie d'acqua per portare linfa vitale. Il Dl infrastrutture cerca in tal senso di risolvere una serie di problemi; dopo tanti anni di immobilismo abbiamo bisogno di cambiare passo e rivedere il sistema, autostradale, della rete ferroviaria, ma anche prevedere cambi tecnologici nel settore marittimo navale. Abbiamo di fronte obiettivi ambiziosi, e il Dl infrastrutture rappresenta un'ulteriore tappa per risolvere alcuni problemi che in parte ci trasciniamo". E' quanto ha affermato Edoardo Rixi – Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervenendo in apertura. Rixi ha rispedito al mittente le “polemiche sterile” della politica, nei giorni in cui il Dl infrastrutture viene discusso in Aula. “Non possiamo fare le cose come se il mondo fosse uguale a vent'anni fa”, ha aggiunto Rixi. “Abbiamo bisogno di accelerare – ha sottolineato - e sul tema marittimo abbiamo bisogno non solo di avere una capacità logistica ma di avere una sicurezza sopra e sotto l'acqua”.

Parlando della situazione internazionale, dalla crisi in Ucraina al Medio Oriente, il vice ministro ha ribadito il ruolo primario dell'Italia. “Se da una parte c'è una crescente preoccupazione per un mondo dove le certezze sono sempre di meno, c'è anche qualche consapevolezza in più, di un dinamismo che cerca di ricucire dei rapporti che con il tempo si erano lacerati. Il nostro Paese sta cercando di dialogare con tutti, per ricreare rapporti solidi commerciali”.

“Occorrono scelte coraggiose” per affrontare i cambiamenti che il sistema economico globale sta subendo. E' il tema centrale del panel di apertura.

“L'economia del mare – ha detto Andrea Prete, Presidente Unioncamere - è una somma di tante economie che hanno un filo conduttore, il mare. C'è quella della cantieristica, l'alberghiero, il settore delle crociere, quello dei porti, della pesca, dell'accoglienza e della ristorazione. I numeri sono importanti: oltre un milione di occupati, oltre 2 miliardi complessivi. Tutto questo comparto è cresciuto ed è attento ai temi della sostenibilità e dell'ambiente. E anche nel Mezzogiorno l'economia del mare sta crescendo. Servono scelte coraggiose su questa direttrice”.

Stesso appello è arrivato da Giovanni Acampora, Presidente Assonautica Italiana, Si. Camera, CCIAA Frosinone Latina e organizzatore del summit. “Occorrono scelte coraggiose, non possiamo rimanere al palo rispetto a certe situazioni. Tra queste anche il Ponte sullo Stretto”. Acampora ha invitato a “lavorare sull'innovazione, sull'Intelligenza artificiale, sull'investimento tecnologico”.

Le sfide più urgenti legate alla Blue Economy riguardano “la valorizzazione del mare da ogni punto di vista, in una nazione che ha tre quarti della sua esposizione di confine sul mare”. “E'  la nostra risorsa cardine, se sapremo sfruttarla ancora di più e ancora meglio in un quadro che prevede tante criticità che sono quelle legate a politiche europee che non sempre tengono conto delle esigenze delle singole nazioni o delle loro produzioni”. A sottolinearlo è stato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“Per anni l’Unione Europea ha sacrificato molto la produzione di pesca – ha sottolineato Lollobrigida – e negli ultimi due anni e mezzo abbiamo lavorato per invertire questa tendenza: desertificazione delle nostre marinerie che è avvenuta nel tempo, che ha visto arrivare a cifre di -40%-50% con porti che vedevano nella pesca una risorsa straordinaria che hanno perso questa vocazione. Questo ha creato un danno economico ma anche un danno ambientale. Siamo riusciti nell’ultima trattativa di dicembre scorso – ha ribadito il Ministro Lollobrigida - a segnare un risultato straordinario condiviso con le associazioni di rappresentanza del mondo della pesca perché per la prima volta abbiamo fermato la scellerata scelta di ridurre spesso, senza dati scientifici adeguati, lo sforzo di pesca che aveva l'unico effetto, questo lo dicono i dati, di diminuire le nostre imbarcazioni, la vocazione dei nostri pescatori, a dare la possibilità a nuove generazioni di occuparsi di questo settore”.

“Abbiamo restituito speranza – ha poi aggiunto Lollobrigida - abbiamo sostenuto economicamente il settore fin dall’inizio mettendolo sul piano dell’agricoltura, abbiamo immesso in tutti i bandi che riguardano il settore agricolo anche la possibilità di partecipare al mondo della pesca, alle imprese della pesca. Abbiamo lavorato per modernizzare il nostro settore con risorse importanti per il fermo definitivo. Abbiamo contrastato scelte europee che mettevano in condizione di sacrificare tipologie di pesca che sono proprie della nostra Italia. Su questo tema – ha concluso Lollobrigida - abbiamo lavorato tanto per rafforzare la condizione che la nostra Italia ha di essere definita dal mare”.

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