Mario Giattino responsabile Superyacht Doyle Italia

Mario Giattino responsabile Superyacht Doyle Italia

Doyle Italia, i superyacht a vela si affidano ai loft italiani

Superyacht

19/11/2019 - 16:32

Sarà un inverno caldo per la Top Sailing (licenziataria del marchio Doyle in Italia), impegnata nella realizzazione delle vele per due progetti estremamente ambiziosi che verranno ultimati nel 2020.

Si tratta di progetti custom di due prestigiosi cantieri, Solaris Yacht e Southern Wind, che l’anno prossimo vareranno rispettivamente il Solaris 111’, in carbonio realizzato dalla divisione Performance Boats, ed il Custom RP-Nauta100, frutto della collaborazione di disegnatori e progettisti della Nauta Design e Reichel/Pugh Yacht Design.

Solaris 111
Solaris 111

Per entrambi i progetti le vele saranno realizzate con la tecnologia Doyle-Stratis, con l’utilizzo di fibre di Technora e Carbonio. Entrambe le imbarcazioni avranno nel loro set un Code0 Cable-less, vela avvolgibile senza cavo che consente minori pesi, maggiore range di utilizzo e facilità nello stivaggio.

Il responsabile della gestione di questi progetti è Mario Giattino, a capo della sezione Superyacht nell’azienda italiana, uno dei più esperti al mondo del gruppo Doyle, brand nel quale può vantare una esperienza di oltre 20 anni, seconda per durata solo a Robbie Doyle.

Nella sua lunga carriera, Giattino ha seguito alcuni tra i Superyacht più noti nel mondo della nautica; basti pensare a M5 (sloop di 75 m) i cui lavori di service si sono conclusi da poco nel super loft di Top Sailing, o all’assistenza prestata nel corso degli anni al Maltese Falcon (Perini 88 m).

“Sono entrato in Doyle nel settembre del 1997 e ho iniziato a lavorare con l’Italia dove la mia esperienza partiva dalle regate. Ho avuto la fortuna di iniziare affiancando il titolare della veleria, che era già Doyle, aiutandolo nella gestione clienti, service vele, misure, saloni nautici, mi faceva fare un po’ di tutto; dopo poco tempo ho iniziato a seguire autonomamente i comandanti dei Superyacht, imparando a comprendere le loro esigenze e a trasferirle ai progettisti e alla produzione. Questo approccio mi ha permesso di sviluppare un’esperienza a 360 gradi.”

SWS
SWS

Oltre la metà delle navi varate dal cantiere Perini sono state seguite da Mario, che proprio in questi mesi seguirà anche la sostituzione della randa e della mezzana di Rosehearty, Perini di 56 m, già invelato da Doyle Italia nel 2013.

La nuova commessa testimonia l’eccellente qualità della produzione dell’azienda italiana, confermata anche da velisti del calibro di Paul Cayard, che con Rosehearty negli ultimi anni ha vinto 3 volte la Bucket (la regata più importante al mondo per i Superyacht, che si svolge a St Barth).

Rosehearty ha navigato con le stesse vele per un numero di miglia difficilmente eguagliabile, ha fatto diversi anni la doppia stagione (Caraibi-Mediterraneo), nelle sue lunghe crociere ha navigato diverse volte nel Pacifico spingendosi agli estremi settentrionali e meridionali del Globo, dal Passaggio a Nord Ovest (Mar Glaciale Artico) all’Antartico.

“I prossimi mesi saranno molto intensi, perché oltre alla produzione di vele nuove, portiamo avanti parallelamente l’assistenza per la manutenzione delle vele di molti Superyacht che navigano nel Mediterraneo; abbiamo ormai sviluppato un’organizzazione dei service molto efficiente, grazie al nuovo loft ed un team di velai con grande esperienza, che ci consentono di effettuare qualsiasi lavorazione sulle vele senza limiti di dimensioni”.

 La Doyle Sails Italia ha sedi a Palermo, La Spezia e Porto Cervo. Per ulteriori informazioni: [email protected]

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