Kookaburra III dopo il restauro

Kookaburra III dopo il restauro

La storia dell’America’s Cup abbraccia Barcolana 50

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09/10/2018 - 20:02

Trieste, 9 ottobre 2018. La storia e l’atmosfera magica del trofeo sportivo più antico del mondo, l’America’s Cup, approdano a Trieste in occasione di Barcolana 50, la affollatissima regata velica del golfo giuliano che domenica prossima punta a superare quota 2.000 iscritti.

E all’interno della festa della cultura marinaresca per antonomasia, giunta alla 50esima edizione, non poteva mancare uno spaccato sulla Coppa America. Promotori dell’iniziativa sono XL EXTRALIGHT®, il materiale superleggero ideale per lo sport, risultato di un esclusivo processo produttivo realizzato e brevettato in Italia dalla Finproject SpA, in collaborazione con Cristiana Monina Nautical Event Development (CMNED), società specializzata in eventi nel campo della nautica, che da oltre un anno lavorano per portare un glorioso 12 Metri Stazza Internazionale australiano, “Kookaburra III” (numero velico KA-15), nella kermesse triestina. Si tratta di una imbarcazione “special guest” che, nel 1987 ha vinto per 5-0 la sfida contro Australia IV (KA-16), difendendo poi la Coppa America a Fremantle nelle finali della 26esima edizione.

Kookaburra III e il suo team disputeranno Barcolana Classic la mattina di sabato 13 ottobre mentre sia venerdì  sia sabato (orario 17-19), saranno a disposizione del pubblico (su prenotazione) per visite guidate a bordo, alla scoperta dei segreti e delle caratteristiche tecniche di uno scafo che ha fatto la storia. Ad accogliere il pubblico saranno dei ciceroni d’eccezione, fra i quali figurano Andrea Merani (Moro di Venezia), Vittorio Landolfi (Moro di Venezia), Mauro Piani (Azzurra), Chicco Isemburg (Azzurra), Daniele Gabrielli (Azzurra) e tanti altri nomi di grandi velisti, protagonisti delle avvincenti sfide dell’America’s Cup di ieri e di oggi.

“La vela rappresenta per noi l’opportunità di legare la vocazione di XL EXTRALIGHT® alla leggerezza, alla versatilità, al dinamismo e al mondo dello sport – spiega Sara Vecchiola, Head of Brand Marketing & Communication di Finproject SpA – Lo sport appartiene ancora all’universo dei valori autentici, è basato sul rispetto delle regole, l’impegno, il sacrificio e la sana competizione senza perdere di vista quella leggerezza d’animo che appartiene al fair play del saper “veleggiare" positivamente. Una barca come il Kookaburra III ha, in tal senso, un valore evocativo molto forte perché richiama alla memoria un periodo in cui il progresso tecnologico ha consentito di fare un grande salto di qualità ai mezzi dell’America’s Cup ma il fattore umano era ancora preponderante: lo spirito di squadra e l’impegno per ottenere ottimi risultati sono infatti i principi di base in tutta la vela, Coppa America inclusa, valori in cui ci riconosciamo completamente”.

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