Il sistema IPS Volvo Penta ibrido

Il sistema IPS Volvo Penta ibrido

Volvo Penta: il futuro dei sistemi IPS ibridi si avvicina

Sport

22/05/2019 - 19:03

Volvo Penta ha fornito le prime informazioni sul “progetto ibrido” per i propri sistemi di propulsione IPS (Inboard Performance System), che consentirà alle imbarcazioni il funzionamento anche a emissioni zero. Obiettivo: consentire l'ingresso in zone sensibili dal punto di vista ambientale, parchi e aree marine protette - ottemperando alle probabili future normative in termini di contenimento delle emissioni - oltre a offrire maggiore comfort a bordo, implementando le possibilità di utilizzo dell'imbarcazione.

Una configurazione ibrida che fornirà meno vibrazioni, riducendo anche la rumorosità e costi di gestione.

Il sistema ibrido IPS di Volvo Penta è previsto dapprima disponibile per la propria gamma di motori con cubatura compresa fra gli 8 e i 13 litri, che possono essere installati sia in ambito nautico “professional” sia nel diporto, per gli yacht. Utilizzerà una tecnologia dell’ibrido sviluppata dalla holding Volvo Group che ora Volvo Penta la sta adattando e certificando per applicazioni marine, utilizzando la sua vasta esperienza di propulsione navale.

"Un ibrido offre una soluzione flessibile, che mantiene l'elevata efficienza offerta dal sistema IPS e aggiunge la capacità di funzionare in ambienti a emissioni zero", ha detto Niklas Thulin, Direttore di Volvo Penta Electromobility.

"Grazie alle caratteristiche di erogazione del motore elettrico, con potenza e coppia massime disponibili all'istante, la barca manterrà quella brillantezza e quella governabilità tipiche dei sistemi IPS, con in più la possibilità di navigare fino a 10 o 12 nodi con i soli motori elettrici.

Come funziona? Una frizione e un motore elettrico sono stati aggiunti tra il motore e il pod IPS. Il motore elettrico è supportato da pacchi batteria agli ioni di litio che possono essere caricati esternamente, utilizzando carica batterie con corrente alternata o continua, oppure usando il motore diesel primario. L'apertura della citata frizione consente alla barca di navigare in modalità solo elettrica, mentre con la frizione chiusa sia la potenza del diesel sia quella del motore elettrico possono essere utilizzati in parallelo. In termini pratici, chi è al timone continuerà a utilizzare i normali sistemi di governo, timone, joystick e manette, ma avrà a disposizione un diverso menù e una grafica implementata, che consentiranno di scegliere fra le nuove, diverse modalità di navigazione.

La natura modulare dei pacchi batteria consentirà a ciascun cliente, cioè ai cantieri, di personalizzare il design e le prestazioni di imbarcazioni sia commerciali sia da diporto. Una maggiore capacità di stoccaggio dell’energia, offre la possibilità di avere più autonomia in modalità a “emissioni zero” e, con frequenti ricariche esterne, l'uso di motori diesel più piccoli. Di conseguenza si consuma di meno, risparmiando sui costi di carburante. Con il motore elettrico e le sue batterie esenti da manutenzione e con i diesel che verranno meno utilizzati, anche i costi di manutenzione dovrebbero essere notevolmente inferiori. Volvo Penta continuerà a supportare i clienti nella personalizzazione della configurazione prop-to-helm in base alle specifiche esigenze di ciascun progetto.

L'IPS ibrido Volvo Penta è attualmente in fase di sviluppo iniziale, con un importante fase di adattamento del sistema grazie a test presso il centro prove dell'azienda a Göteborg. La prima barca laboratorio perle prime prove in mare dovrebbe andare in acqua all’inizio del 2020. Le prime applicazioni saranno per navigli commerciale, poi a seguire ci sarà la diffusione sul mercato della nautica da diporto.

L'IPS ibrido al quale sta lavorando Volvo Penta, sarà la base di partenza per lo sviluppo da parte del costruttore svedese di tecnologie ibride nuove e diverse, che porteranno in futuro anche a sistemi solo a emissioni zero, per offrire ai clienti soluzioni tecniche flessibili che soddisfino al meglio le loro esigenze.

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