La barca italiana Django Deer protagonista di una splendida regata d'esordio.

La barca italiana Django Deer protagonista di una splendida regata d'esordio.

Middle Sea Race: Black Jack, Balthasar e l’impresa degli italiani di Django Deer

Sport

21/10/2025 - 21:04

Il Royal Malta Yacht Club è un luogo vivo, che trova la sua massima espressione durante la Rolex Middle Sea Race. Quando le barche sono in mare, la clubhouse sembra quasi svuotarsi, ma tutto cambia appena la prima imbarcazione taglia il traguardo. L’atmosfera si riempie di energia: inizia il momento in cui gli equipaggi condividono le loro esperienze, positive o difficili che siano.

Quest’anno è stata Black Jack 100 ad aprire le danze, tagliando il traguardo alle 5,45 di questa mattina e conquistando il trofeo Line Honours, sfuggitole di poco l’anno scorso.

Remon Vos, armatore di Black Jack, si è detto entusiasta: “Vincere la Line Honours alla Rolex Middle Sea Race è qualcosa di speciale. È una regata importante e questo risultato significa molto per il team e per la barca”. Anche lo skipper Tristan Le Brun ha espresso grande soddisfazione: “Conquistare la Line Honours in questa regata è sempre un traguardo significativo per un velista. Per noi è la prima volta con Black Jack, e ne siamo molto orgogliosi”.

Sebbene quest’anno mancassero avversari di pari dimensioni e potenza, il risultato non perde valore. L’equipaggio è nuovo, formato a inizio stagione, e la barca ha subito importanti modifiche in inverno, tra cui una nuova livrea. La regata, inoltre, si svolge nella parte finale della stagione mediterranea, spesso impegnativa anche per i team più esperti.

Le Brun ha aggiunto: “La barca è complessa e completare il percorso senza problemi è già un successo. Questa edizione non ha deluso: il vento è stato difficile, con pioggia la prima notte, raffiche forti a nord della Sicilia e bonacce a sud. A volte abbiamo avuto un uomo sull’albero per cercare aria e restare davanti a Balthasar, che ha navigato benissimo, arrivando non molto distante”.

Per Vos e Le Brun, Black Jack non è solo un mezzo per vincere, ma un progetto in crescita continua. E i risultati del 2025 parlano da soli: nuovo record alla Gotland Rund, vittoria alla Rolex Fastnet Race e miglioramento del proprio record alla Palermo–Montecarlo Race.

Le Brun ha sottolineato la forza del gruppo: “Abbiamo un equipaggio internazionale, con culture e talenti diversi. Lavoriamo in sintonia, con persone di grande esperienza, anche se spesso lontane dai riflettori”. Vos ha aggiunto: “Lo sport è migliorarsi costantemente. È ciò che ci motiva, insieme alla dedizione e alla passione dell’equipaggio. Vederli crescere e lavorare con questa energia è ciò che rende il progetto davvero speciale”.

Oltre alla competizione, Vos e Le Brun si sono goduti anche la bellezza della navigazione. “La virata a Lampedusa è stata indimenticabile: 17 nodi di velocità sotto un cielo pieno di stelle”, ha raccontato Vos. “Abbiamo visto albe, tramonti, tartarughe e delfini accanto alla barca”, ha aggiunto Le Brun.

La sfida di Balthasar

Non è stato un percorso semplice. Balthasar, più corto di circa nove metri, ha tenuto testa a Black Jack fin dall’inizio. Al via, il maxi blu è partito come un proiettile dal Grand Harbour, con un’imponente serie di vele di prua. L’equipaggio, guidato da Louis Balcaen e dal tattico Bouwe Bekking, veterano delle regate oceaniche, ha dato prova di grande abilità.

Bekking ha raccontato: “La nostra costanza è stata decisiva. Lavoriamo insieme da tempo e ci conosciamo bene. Le prime dodici ore sono state difficili, con pioggia e scarsa visibilità, ma abbiamo mantenuto la concentrazione”. Balcaen ha spiegato una scelta tattica cruciale: “Appena usciti dal porto abbiamo deciso di rimanere a nord della rotta diretta, evitando così una burrasca che ha bloccato molti. È stata una prova mentale impegnativa: non potevamo distrarci nemmeno per un istante”. “Vicino a Pantelleria ci ha contattato la Guardia Costiera tunisina chiedendo cosa facessimo così vicino alla costa! Poi, verso Lampedusa, abbiamo trovato vento stabile e una navigazione veloce fino a Malta”.

Il tempo corretto ha permesso a Balthasar di superare Black Jack nella classifica IRC e di portarsi provvisoriamente in testa. “Tornare a Malta con questo risultato è un’emozione. La Rolex Middle Sea Race è una delle grandi classiche dell’oceano, e solo parteciparvi è un onore”, ha detto Balcaen.

L’impresa degli italiani di Django Deer

Il 52 piedi armato da Giovanni Lombardi Stronati, che quest’anno ha già portato il team italiano dello YCCS sul podio dell’Admiral’s Cup (in terza posizione sommando le prestazioni delle due barche del team, entrambe chiamate Django) ha tagliato l’arrivo alle 19,39 dopo 3 giorni 7 ore 49 minuti e 32 secondi di regata. Al calcolo del tempo compensato si è piazzato provvisoriamente al secondo posto assoluto dietro a Balthasar ed è ovviamente primo di categoria davanti all’agguerrita flotta dei racer di 52 e 54 piedi che regatano nella categoria IRC 2. Il team di super velisti italiani – con qualche innesto dall’estero – guidato da Vasco Vascotto ha fatto una regata splendida, sempre concentrato come se fosse una prova tra le boe di un’ora, senza contare che era la prima volta che salivano a bordo di questa nuova barca. Il vento in aumento potrebbe favorire le barche ancora in regata al calcolo finale del tempo compensato, tra cui l’italiana Mon Ile, attualmente in sesta posizione overall.

Allegra e gli arrivi successivi

Fuori dalla lotta diretta, la prossima barca in arrivo è il catamarano svizzero Allegra, 84 piedi, con skipper Paul Larsen. Nonostante le difficoltà, il multiscafo ha trovato il suo ritmo e punta alla vittoria nella categoria MOCRA, riscattando il ritiro del 2018.

Allegra si sta avvicinando al Canale di Comino Sud insieme al Carkeek 54 Daguet 5 e al J/V62 Whisper, entrambi in corsa per completare il percorso tra i primi monoscafi.

Larsen ha dichiarato: “È la terza mattina di regata e finalmente stiamo andando come sappiamo. Dopo i venti leggeri a nord di Stromboli, Allegra ha ripreso velocità. La barca vola e l’equipaggio ha lavorato sodo: lo spirito a bordo è alto e daremo tutto fino al traguardo”.

Con due barche già arrivate e molte altre in avvicinamento, il Royal Malta Yacht Club è in piena attività. L’ospitalità maltese e la bellezza del percorso confermano la Rolex Middle Sea Race come una delle regate più amate del mondo.


GIORNO 4 – RESOCONTO IRC ALLE 16:00 CEST

IRC 1

Balthasar è il vincitore provvisorio della classe, davanti a Black Jack. Dietro, la sfida per il podio è tra Whisper e Varuna VI. Le VO65 e la VO70 si giocano una gara a parte: la cinese Kranendonk ha un lieve vantaggio su Ocean Breeze, seguita da Sisi.

IRC 2

La flotta ha doppiato Lampedusa con il Carkeek 54 Daguet 5 di Frédéric Puzin in testa. L’italiano Django Deer è secondo e il duello tra i due è serrato. Seguono Final Final, Arobas 2, Zen e Cippa Lippa X, tutti ancora in corsa per il podio.

IRC 3

Tutte le barche hanno superato Favignana. Guida Soleag di Jean Yves Thomas, seguita da Chenapan IV, Artie III e Otra Vez. Dopo la correzione dei tempi, Chenapan IV resta in testa, ma Artie III sta rimontando.

IRC 4

Cambio al vertice: l’Adria 49 Ars Una di Antonio Giulio Cafaro è ora prima di classe, seguita da Nola di Taavet Hinrikus e da BeWild di Renzo Grottesi. Long Courrier resta leader in acqua ma quarto in tempo corretto.

IRC 5

Elusive 2 della famiglia Podestà ha ampliato il vantaggio in acqua, ma Mon Ile di Gianrocco Catalano è in testa dopo la correzione dei tempi. Terzo posto per Noisy Oyster di Nikki Henderson.

IRC 6

Zephyr di Simon Toms guida la classe, con Kiboko Tatu di George Greer al secondo posto. Seguono da vicino JYS Jan e Vivace, entrambi maltesi, e Diavolina di Michele Puggioni.


Categoria IRC Double-Handed

Libertine di Marco Paolucci e Niccolò Bertola continua a dominare, con un vantaggio di 35 miglia e 13 ore in tempo corretto. Lunatika di Guido Baroni è seconda, seguita da K’Mena di Eric Muller.


Multiscafi

Allegra consolida la leadership tra i multiscafi, navigando a oltre 18 nodi verso il traguardo. Dovrebbe aggiudicarsi il titolo di Multihull Line Honours al tramonto. Seguono Picomole di Aldo Fumagalli e Falcon di Matteo Uliassi, che ha ripreso velocità e punta al sorpasso, con la previsione di poter volare sui foil nelle prossime 150 miglia

 

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