Alberto Riva è secondo alla transatlantica Niji40
Alberto Riva è secondo alla transatlantica Niji40
Alle 4:04 ora locale di questa mattina, dopo 14 giorni 21 ore 04 minuti 00 secondi, “Acrobatica” ha tagliato il traguardo della prima edizione della Niji40 in seconda posizione, al termine di una corsa condotta quasi sempre in testa alla flotta. La regata, organizzata da Ultim Sailing, era riservata esclusivamente ai Class40. Tre gli equipaggi che hanno abbandonato la corsa su 13 partecipanti.
“Ritornare in oceano così presto è stata già una vittoria”, dice Alberto Riva da Marie Galante, “anche se rimangono ancora i segni dell'incidente dell'anno scorso. La barca non la vedo più allo stesso modo e percepisco il pericolo in maniera diverso, ma non lo vedo come un difetto, anzi mi sento cresciuto riconoscendo altri dei tanti potenziali pericoli di questo sport”.
Riva, che aveva dovuto abbandonare la Transat Jacques Vabre per un grave infortunio lo scorso novembre, è riuscito a tornare in perfetta forma per affrontare un oceano Atlantico che, almeno in tutta la prima parte della corsa, si è mostrato nelle sue condizioni più insidiose. Partiti il 7 aprile da Belle-Île-en-mer, Riva e il suo team, a bordo di “Acrobatica” hanno percorso 4.063,51 miglia nautiche insieme ad altri Class40 di ultima generazione, dominando la regata per 2000 miglia, oltre due terzi del percorso, e stabilendo un nuovo record di velocità nella categoria Class40 con 433 miglia in 24 ore.
“Sono molto contento del risultato”, continua Riva. “Una regata con pochi partecipanti ma tutti di altissimo livello: abbiamo incontrato tre depressioni tropicali in condizioni meteo complesse e faticose per noi e la barca… nella seconda depressione abbiamo avuto venti con punte di 45 nodi e onde di 6 metri. Ad “Acrobatica” le abbiamo tirato abbastanza il collo, ma si è comportata molto bene, oltre le aspettative per una prima transatlantica! Credo che la barriera delle 450 miglia in 24 ore con i Musa 40 sia raggiungibile con le giuste condizioni. A bordo l’atmosfera è stata sempre ottima, con Jean [Marre, ndr] abbiamo un buon feeling. Ben [Benjamin Schwartz, ndr] non lo conoscevo bene prima di quest'avventura e ci siamo trovati benissimo. È un navigatore di grande esperienza con una grande conoscenza della meteorologia, da lui ho imparato molto”.
"Siamo fieri del risultato di Alberto e di Acrobatica sailing team, frutto di un lavoro di squadra straordinario. Quello conquistato è un secondo posto memorabile!”, commenta Vincenzo Polimeni country manager Acrobatica Francia.
La regata
Dopo una partenza buona, il trio italo-francese si posiziona subito nel gruppo di testa. Nella prima notte di navigazione, con un lungo bordo mure a sinistra “Acrobatica” va all’inseguimento della coda della depressione che si sta per abbattere sulle coste della Francia proprio in quelle ore, per poi virare verso il waypoint, imposto dall’organizzazione per evitare una rotta troppo vicino alla depressione. “Acrobatica” passa in testa e guida così la classifica in avvicinamento all’isola di Santa Maria nelle Azzorre, che deve essere lasciata a dritta dalla flotta. A questo punto Acrobatica guida la regata con un vantaggio inizialmente minimo su “Amarris” di Gildas Mahe in lunghissimo bordo iniziato poco dopo Finisterre. Per alcuni giorni Riva e compagni rimangono in testa alla corsa con medie di velocità molto alte, fino alla media di 18,06 nodi per 24 ore, con la quale stabiliscono il record di percorrenza. A questo punto, usciti dalla depressione, “Acrobatica” incontra condizioni di vento instabile e perde un po’ di terreno; nel frattempo “Snef” di Xavier Macaire riesce avere condizioni migliori e passa al comando. Gli ultimi tre giorni di corso sono un vero e proprio match race tra i equipaggi, fino all’arrivo con solo 10 miglia di distacco dal primo classificato.
Dopo la vittoria di Beccaria alla Transat Jacques Vabre e di Luca Rosetti alla Mini-Transat, Riva porta a caso un altro importante successo per la vela oceanica italiana. Il Musa 40 “Acrobatica” è il terzo della serie di barche disegnate da Gianluca Guelfi e Fabio D’Angeli, dopo “Alla Grande – Pirelli” di Ambrogio Beccaria e “Influence 2” di Andrea Fornaro, che ha partecipato alla Niji40.
Il record
«Il record delle 24 ore non fa altro che mettere la ciliegina sulla torta a un progetto perfettamente riuscito, oltre che certificare quanto faccia sul serio Alberto Riva». "Giornale delle Vela"
«Con condizioni al limite del gestibile, Acrobatica ha volato e ha infranto il record sulla distanza, fino a poco fa detenuto da Alberto Bona». "Saily"
«Traendo vantaggio da una situazione meteo originale, con un fronte occcluso che spinge un forte flusso da nord-est, il Class40 “Acrobatica” ne ha approfittato per battere il record delle 24 ore! Chapeau alla “squadra Acrobatica”». "Voiles et Voilers"
«Impressionante! I leader della Niji40 fanno impazzire i log cavalcando forti venti a sud delle Azzorre. Su “Acrobatica”, il trio furioso si è regalato il nuovo record del mondo di distanza in 24 ore su un Class40: 435,9 miglia». "Ouest France"
La Niji40
Ideata dalla Classe40 in collaborazione con Ultim Sailing, la Niji40 è nata come una alternativa alla The Transat (ex Ostar), per incoraggiare gli equipaggi a raggiungere le coste americane e partecipare la prossima estate alla Transat Quebec-Saint Malo (30 giugno). La nascita di questa regata, la prima transatlantica in equipaggio a 3 dedicata alla Class 40, conferma la buona salute della classe, nonché l’exploit che sta avendo negli ultimi anni cinque anni, con il varo di numerose nuove imbarcazioni e un numero crescente di velisti professionisti.
L’equipaggio di “Acrobatica”
Jean Marre (FRA) Navigatore francese, 31 anni, originario dell'Île-de-France, ha studiato Scienze Politiche. Ha partecipato alla Mini-Transat nel 2021 e vinto il Campionato Mini 6.50 l’anno successivo. Insieme a Riva ha seguito i lavori di costruzione di “Acrobatica” e partecipato con lui alla Transat Jacques Vabre.
Benjamin Schwartz (FRA) Trentasei anni, Schwartz nel 2019 è diventato il primo a vincere l'Offshore French Championship da esordiente e nel 2020 ha vinto l'Eurosaf Mixed Offshore European Championship con Marie Riou. Nel 2021 ha preso parte all'edizione inaugurale di The Ocean Race Europe ed è stato poi selezionato per lanel 2020 ha vinto la Middle Sea Race. campagna "Sail of Change" da Spindrift Racing nel 2022, per guidare la loro barca Ultim nel tentativo del Jules Verne Trophy.
Il progetto Acrobatica Sailing Team
Per realizzare la sua nuova sfida contro i più forti navigatori oceanici del mondo, Alberto ha scelto di realizzare un progetto dall’anima completamente italiana e con base in Liguria. Riva ha infatti optato di affidarsi a due progettista nostrani, Gianluca Guelfi e Fabio D’Angeli, e a un cantiere italiano. Come è genovese il suo Main sponsor Acrobatica. Il risultato è un Class40 disegnato da due giovani yacht designer laureati a La Spezia, costruito e varato nei cantieri SanGiorgio Marine al Porto Antico di Genova il 25 agosto 2023. Il progetto nasce con il supporto dell’omonima azienda, eccellenza italiana e leader nell’edilizia su fune e che sostiene Alberto Riva fin dal 2021; e con il supporto prezioso di Sparco, società italiana fondata nel 1977 e specializzata nella produzione nella produzione di componenti automobilistici e abbigliamento tecnico.