Francesco Cappelletti

Francesco Cappelletti

Francesco Cappelletti parteciperà alla Golden Globe Race 2018

Sport

05/12/2017 - 18:45

Il giro del mondo, in solitaria, senza scalo, senza assistenza, senza elettronica né ausili alla navigazione. E’ una follia? Forse. E’ un’avventura? Certamente. E’ un sogno? Lo era, e adesso è un progetto concreto per Francesco Cappelletti, skipper - o come preferisce dire lui “marinaio” - toscano di 39 anni che da ormai un anno dedica la sua vita alla preparazione di quella che è la regata più mitica, più lunga, più dura - e più rischiosa - nel panorama della vela internazionale: la Golden Globe Race.

La partenza è fissata da Les Sables-D’Olonne, Francia, il primo luglio 2018, esattamente 50 anni dopo la prima edizione del 1968 in cui su nove concorrenti solo uno giunse al traguardo dopo nove mesi di navigazione. La rotta, nemmeno a dirlo, è quella più impegnativa possibile che porta a doppiare i tre grandi capi dell’Oceano Australe: Capo di Buona Speranza, Capo Leewin, Capo Horn. Mari impegnativi, mitici, che hanno alimentano quella letteratura e quelle storie di cui Francesco si è nutrito per anni e che tra pochi mesi lo vedranno finalmente umile protagonista, un piccolo-grande uomo nella vastità degli oceani.

Il regolamento è relativamente semplice: si naviga su barche vintage, a chiglia lunga e in modalità tradizionale, con gli stessi mezzi tecnici disponibili nel 1968. Francesco si orienterà dunque solo con bussola e sestante, carte, compasso, matita, squadrette, comunicherà via radio e dovrà avere indipendenza energetica e alimentare per l’intera circumnavigazione. Per questo la regata è il più lungo evento velico nel panorama mondiale con una durata stimata di 9 mesi.

Francesco, che ha già esperienza di vela oceanica, anche commerciale, ha impiantato la sua base operativa tra il Porto di Pisa e Livorno, dove da settembre  lavora incessantemente in cantiere per preparare al meglio 007, l’Endurance 35 del 1975, armato a ketch acquistato lo scorso luglio in Francia con l’esplicito obiettivo di farne la sua barca, la sua dimora e la sua compagna di viaggio alla Golden Globe Race.

La barca sta subendo un profondo refit che comprende il completo rifacimento della coperta, la messa in sicurezza con paratie a tenuta stagna, la razionalizzazione degli interni, e la predisposizione di una timoneria nella cabina interna per mantenere il controllo dell’imbarcazione durante le tempeste australi nelle quali le onde possono arrivare fino a 30 metri di altezza.

La fase finale del refit prevede la messa in opera dei due alberi dell’armo a ketch, già ordinati presso una ditta leader di settore. Fino a qui Francesco ha impegnato risorse proprie e trovato sostegno da parte di aziende operanti nel settore nautica, ma per finanziare l’ultimo step del restauro, in particolare alberi e vele, Francesco ha deciso di lanciare una campagna di crowdfunding che partirà a brevissimo sul sito www.indiegogo.com

Ma non solo gli amanti di mare e vela. Questo è un progetto in cui può riconoscersi chi vive con passione e preparazione, coraggio e umiltà, entusiasmo e perseveranza. Un progetto che fa bene alla vela italiana, specialmente quella oceanica che ha bisogno di skipper - ma soprattutto marinai - in grado di emozionare e di essere un buon esempio per i giovani velisti nostrani.

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