Barcolana Sea Summit
Presentata la terza edizione del Barcolana Sea Summit
Il presente e il futuro del Mare Mediterraneo, alle prese con cambiamenti climatici sempre più evidenti, con disastrose conseguenze per le persone, l'ambiente e l'economia. Ruota attorno a questo tema - avendo ben impressi nella mente i recenti e dolorosi fatti di cronaca, dalle alluvioni in Slovenia e in Libia, alle tempeste di fulmini, le eccezionali grandinate e bombe d'acqua nel Nord Est, fino ai terribili incendi estivi dovuti alla prolungata siccità - la terza edizione del Barcolana Sea Summit, che rifletterà su come sostenere il Mediterraneo, affinché possa trasformarsi da zona ad alto rischio climatico in "area resiliente". L'evento ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'evento prevede tre giornate di lavori, nei quali si affronteranno temi generali e locali: dalla necessità di accordi e azioni di tipo transnazionale, come la "bioregione" Mediterranea, all'impegno per creare una nuova generazione di specialisti e tecnici capaci di incidere e governare i processi industriali ed economici, mettendo l'ambiente al primo posto, dal controllo del territorio alle ultime frontiere della tecnologia, con particolare attenzione all'idrogeno e al delicato tema dei dragaggi.
"Per salvare il Mediterraneo - commenta il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz - sono necessarie coraggiose scelte di politica internazionale a livello mediterraneo, progresso scientifico e nuove tecnologie, sensibilizzazione della società civile e creazione di una nuova classe dirigente preparata a ideare, gestire ed affrontare il cambiamento. Il Barcolana Sea Summit, con grande concretezza, con il suo linguaggio divulgativo e un pubblico composto da persone che amano e vivono il mare, vuole dare un contributo al dibattito sul cambiamento necessario, continuando sulla rotta della sensibilizzazione tracciata tre anni fa".
La gestione del Mediterraneo come "bioregione" è il tema del keynote speech dell'ospite d'onore del Barcolana Sea Summit, Jeremy Rifkin, presidente del TIR Consulting Group LLC e della Foundation on Economic Trends di Washington, uno fra i più influenti teorici economici e sociali viventi. Rifkin è anche un noto attivista impegnato nella tutela dell'ambiente, ha pubblicato decine di studi sull'impatto di scienza e tecnologia sull'economia, la società, il mondo del lavoro e l'ambiente e svolge un'intensa attività di consulenza presso i vertici delle istituzioni dell'Unione Europea, della Repubblica Popolare Cinese e per diversi leader politici a livello globale; con le sue teorie sulla "terza rivoluzione industriale" si è posto come paladino della transizione energetica e della decarbonizzazione. Al Barcolana Sea Summit, Rifkin terrà un keynote speech sui delicati equilibri nella bioregione del Mediterraneo, evidenziando i nessi fra il cambiamento climatico, la distruzione dell'ecosistema e la necessità della cooperazione internazionale come unica possibile risposta alla crisi in atto, come sottolineato in Italia anche dalle più recenti dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
I rapporti transnazionali per governare il futuro del Mediterraneo sono al centro anche delle attività dell'InCE, l'Iniziativa Centro Europea, che proprio durante il Barcolana Sea Summit, lo scorso anno, aveva lanciato il progetto NAMIRS, dedicato alla collaborazione transfrontaliera per la gestione delle emergenze in mare in caso di versamenti e incidenti. "La collaborazione tra Barcolana e InCE - ha dichiarato Roberto Antonione, Segretario Generale dell'InCE - ha permesso di trattare con un ampio pubblico internazionale l'importanza di salvaguardare il Mediterraneo e, dentro questo, il Mare Adriatico. È importante continuare a dialogare e costruire procedure operative di intervento congiunto tra i Paesi che vi si affacciano". L'InCe organizzerà un tavolo intitolato "Dalla Convenzione di Barcellona a una strategia per la tutela dell'Adriatico" che tratterà proprio il tema della necessità di dialogo e collaborazione per il governo dell'Adriatico.
Oltre quaranta i relatori attesi, tra i quali l'Amministratore Delegato di Invitalia Bernardo Mattarella, il Presidente del Gruppo Hera Cristian Fabbri, il Direttore Generale dell'Enea Giorgio Graditi, il Presidente di Hydrogen Europe Research Luigi Crema, il Generale Andrea Rispoli Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, Ersilia Vaudo Chief Diversity Office dell'ESA, Antonello Mordeglia, Presidente Danieli Automation e Roberto Gasparetto, Amministratore Delegato AcegasApsAmga - Gruppo Hera, che dialogheranno con i decision maker locali di Regione FVG, Università, Comune di Trieste, Autorità di Sistema Portuale, per dare sostanza e una chiara visione del presente e del futuro energetico e ambientale del territorio.
Sul fronte della Formazione, la sezione regionale dell'AEIT (Associazione Elettrotecnica, Elettronica, Informatica e di Telecomunicazioni italiana) con la Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia della Regione FVG, l'Ufficio Scolastico Regionale, e grazie al sostegno del Fondo sociale europeo Plus, organizza il panel "Energia e Clima: electrify everything" l'evento che orienta i ragazzi verso scelte di studio legate all'area STEM negli ambiti di energia e governo dei cambiamenti climatici: al centro dell'attenzione saranno le tecnologie elettriche e il loro ruolo nei processi di transizione energetici.
Nella giornata inaugurale di mercoledì 4 ottobre ci sarà spazio per la storia del Mediterraneo in connessione con i cambiamenti climatici: saranno protagonisti lo scrittore e storico Alessandro Vanoli e il Direttore generale della Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi.
Chiuderà l'importante giornata inaugurale l'intervento dell'Amministratore Delegato di Invitalia - l'Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell'Economia - Bernardo Mattarella che farà il punto sul ruolo delle istituzioni pubbliche nella transizione energetica, le politiche a disposizione delle imprese e la programmazione pubblica.
I lavori del 5 ottobre sono dedicati a due temi strategici per il futuro dell'ambiente. Il primo riguarda lo stato di avanzamento della North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV) curato dal Gruppo Hera, un confronto tra esponenti del mondo economico, accademico e istituzionale che, partendo dall'esperienza della grande partnership transfrontaliera NAHV tocca i punti salienti e imprescindibili di questa nuova opportunità energetica: ricerca e innovazione, ecosistema di istituzioni e imprese senza confini amministrativi, prospettive di politica energetica regionale, nazionale ed europea.
Il panel vede contributi di scenario sulle prospettive dell'idrogeno e uno specifico focus relativo al progetto che si realizzerà in un'area attualmente dismessa del Porto di Trieste, nei pressi del termovalorizzatore. E sempre in tema di depuratori, AcegasApsAmga organizzerà per gli studenti delle scuole superiori dei laboratori per assistere "hands on" ai controlli e alle misurazioni dei parametri che permettono di condurre correttamente l'impianto di depurazione e il suo "dialogo" con il mare.
Nel pomeriggio si svolgerà anche un ampio approfondimento sulle tecnologie e i sistemi di regolamentazione dell'Ambiente, tenuto dall'Arma di Carabinieri, Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari - la più articolata forza di polizia ambientale d'Europa - che illustrerà l'impegno nell'utilizzare i più moderni sistemi di monitoraggio per la tutela della biodiversità e il controllo dell'ambiente.
La giornata conclusiva del Barcolana Sea Summit, venerdì 6 ottobre, rappresenta il momento di confronto tra la comunità scientifica, tecnologica e istituzionale sui temi del territorio: in agenda dragaggi e bonifiche, con la case history relativa ai lavori al via nel Porto di Monfalcone, e una più ampia panoramica sulle bonifiche delle aree inquinate.
La seconda parte della mattinata, invece, dopo una serie di qualificati interventi sul tema dello sviluppo portuale e degli investimenti sul territorio, vedrà la presentazione da parte delle Istituzioni della Regione del Big Science Business Forum 2024 l'evento che tra esattamente un anno connetterà ricerca europea e industria a Trieste. Alla tavola rotonda parteciperanno i presidenti di OGS, Confindustria Alto Adriatico, di Unioncamere FVG, il Presidente e un esponente dell'ESA, l'europea Space Agency. Le conclusioni saranno affidate all'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen.
Il Barcolana Sea Summit si concluderà nel pomeriggio di venerdì, con la premiazione dei Marine Blue Awards, in programma alle 17 nella Sala Maggiore della Camera di Commercio.
Ulteriore evento collegato, la mostra "I Carabinieri custodi della biodiversità italiana", già allestita a New York, nel Palazzo delle Nazioni Unite, che illustra l'impegno dell'Arma con la sua specialità "Carabinieri forestali" nella tutela e nella conservazione della biodiversità in Italia, ed è un viaggio ideale negli straordinari ambienti naturali italiani che rappresentano un patrimonio unico, con ecosistemi particolarmente differenziati e complessi in cui trovano rifugio un gran numero di specie vegetali e animali rare e minacciate di estinzione. Grazie alla mostra, è possibile entrare all'interno di un bosco dove la biodiversità italiana esplode nelle sue molteplici forme e colori, conoscerne i segreti più remoti e apprezzare l'impegno e le competenze messe in campo dall'Arma dei Carabinieri a difesa dei preziosi tesori naturali italiani. La mostra si terrà all'interno della Hall 28 del TCC durante l'evento ed è a ingresso libero.
Fa parte del Barcolana Sea Summit anche la presentazione dei risultati della campagna di sensibilizzazione di BAT Italia "Piccoli Gesti Grandi Crimini", e la possibilità, grazie al Gold Sponsor di Barcolana Siram Veolia, di visitare gratuitamente nei giorni dell'evento il museo dell'Immaginario Scientifico al Magazzino 26.