Leg 8 from Itajai to Newport, day 7 on board Turn the Tide on Plastic. 28 April, 2018. James Blake/Volvo Ocean Race

Leg 8 from Itajai to Newport, day 7 on board Turn the Tide on Plastic. 28 April, 2018. James Blake/Volvo Ocean Race

Volvo Ocean Race, Leg 8

Sport

14/03/2019 - 16:14

Al rilevamento delle posizioni delle ore 13 italiane di domenica, Turn the Tide on Plastic stava cercando di rispondere agli attacchi di Vestas 11th Hour Racing, Dongfeng Race Team e Team Brunel ma le quattro barche navigano a vista, strambando a distanza ravvicinata lungo la costa nord-orientale del Brasile, cercando di sfruttare la corrente favorevole. Ed è stato così per le ultime 18 ore, con la tensione a bordo che si può solo immagine quanto intensa.

“Abbiamo Vestas proprio sulla poppa, Dongfeng è sopravento al nostro traverso e Brunel è attaccato.” Ha raccontato Bianca Cook da Turn the Tide on Plastic questa mattina. “Siamo incappati in qualche nuvola non proprio favorevole e quindi ci stanno alle calcagna… Noi siamo concentrati sulle nostre prestazioni, regolando tutto in continuazione, ma di sicuro c’è una grande pressione con tre barche che ci inseguono da vicino. E’ bello essere avanti e speriamo di poter tener testa agli altri fino alla fine.”

Ormai liberi dal vincolo della costa brasiliana, i sette team cercheranno di trovare la strada migliore per l’attraversamento delle calme equatoriali, che sono a circa 250 miglia a nord e, con la flotta posizionata molto a ovest, il passaggio dovrebbe essere abbastanza indolore, o almeno il più indolore dei quattro del giro del mondo.

E sebbene la pressione di fare bene resti alta, la meteo probabilmente offrirà ai velisti le condizioni più facili di tutta la regata.

“La vita è bella a bordo, asciutto in coperta e dopo la prima notte senza temporali, i ragazzi sono riposati e di buon umore.” Ha scritto il navigatore di Vestas 11th Hour Racing Simon Fisher. “Vediamo Turn the Tide e Dongfeng è dietro, una buona motivazione a cacciare e non essere cacciati.”

Più dietro team AkzoNobel, MAPFRE e Sun Hung Kai Scallywag cercheranno di trovare un’opportunità per colmare il divario proprio nel passaggio del Doldrum. Il più vicino è team AkzoNobel, a circa 13 miglia, che sta già cercando una strada diversa, con prua diretta a nord, ma a circa 25 miglia a est del quartetto di testa.

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