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Superyacht: l'Italia conferma la sua leadership di mercato

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13/10/2017 - 20:16

Il 2016 è stato un anno positivo con una crescita degli ordini di imbarcazioni superiori ai 30 metri del +12% sul 2015. Per quanto riguarda i Motor Superyacht, l’Order Book 2017 registra 291 unità in costruzione, in crescita del 10%.
Proprio nel settore dei Motor Superyacht, l’Italia si conferma il primo Paese produttore, con il 43% delle consegne e il 49% degli ordini 2017. Sono europei più della metà degli armatori.

Sono alcuni dei principali dati emersi dallo studio Superyacht Market Monitor, realizzato da Altagamma e Deloitte per Nautica Italiana, e presentato nel corso del Convegno “Nautica e Design. Mercato, Industria e Lifestyle”, tenutosi nell’ambito del Versilia Yachting Rendez-Vous.

Di seguito le principali evidenze.

Overview

  • Il 2016 è stato un anno positivo per la raccolta di nuovi ordini (+12% sul 2015).
  • Sono stati consegnati, tra Motor e Sailing, 140 Superyacht, con un calo del 5% rispetto al 2015.
  • Il settore PreOwned vale una volta e mezzo il numero delle nuove consegne di Superyacht (pur con un leggero calo del -5.5%)

Motoryachts: Mercato, Order Book e Market Share

  • Il 2016 registra la consegna di 127 nuovi Motor SuperYacht, in lieve calo rispetto al 2015 (- 5%).
  • L’Order Book 2017 registra 291 Superyacht in costruzione, in crescita del +10% rispetto all’anno precedente. Il segmento 30-40 metri e quello maggiore di 80 metri presentano un tasso di crescita del 15% (a fronte del 10% dell’order book complessivo). In termini di Gross Tonnage si rileva una crescita del +13% trainata dalla costruzione di large superyachts.
  • Nel 2017 la raccolta dei nuovi ordini rispetto al totale Order Book vale il 47%, in crescita di 5 punti percentuali rispetto al 2016.
  • Nel 2017 cresce la quota di Superyacht in costruzione da parte dei cantieri con posizionamento premium, con una share del 27%, in crescita di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
  • Crescono maggiormente i Superyacht Flybridge/ Multi-Deck Low-Mid Performance (semi-displacement e displacement) che rappresentano il 72% dell’order book 2017 e quelle di nicchia come Expedition/Explorer e i Support Vessels, che valgono il 10%.
  • Il 51% dei Motor Superyacht in costruzione appartengono ad armatori europei (Nordamerica15%, Medio Oriente 7%, Resto del Mondo 27%).
  • L’Italia è market leader nelle consegne 2016: 43% sia quanto a numero di imbarcazioni consegnate che a valore.
  • Anche per quanto riguarda gli ordini complessivi del 2017, l’Italia è leader con una quota del 49%, pari a 144 unità.
  • La competitività dell’Italia è fondata su un Price Point aggressivo e nelle imbarcazioni tra 30 e 50 metri.
  • Olanda e Germania sono specializzate rispettivamente negli yacht medio-grandi e grandi e, pur con numeri limitati, hanno un posizionamento di prezzo Super Premium. 

Sailing superyacht: Mercato e order book

  • Le consegne 2016 sono state pari a 13 unità, in linea con l’anno precedente.
  • L’Order Book 2017 registra 23 unità in costruzione. 9 i nuovi ordini, 5 dei quali sono sopra i 40 metri.

Secondo Armando Branchini, Vice Chairman di Altagamma, “nella competizione internazionale i cantieri italiani hanno larga quota di mercato, dovuta ad un posizionamento di prezzo molto aggressivo mentre Olanda e Germania hanno quote di mercato significativamente più piccole ma con prezzi Super Premium”.

Tommaso Nastasi, Partner di Deloitte Financial Advisory, aggiunge: “nel 2016 il mercato dell’usato (“PreOwned”), nonostante il lieve calo, rappresenta il principale bacino di sbocco per i Superyacht, con una dimensione pari ad una volta e mezzo il mercato del nuovo”.

Per Luca Petroni, Chairman di Deloitte Financial Advisory, “i Top Player, ovvero i cantieri che hanno il più alto posizionamento nel mercato e la più forte notorietà di brand, crescono del +23%”.

Lamberto Tacoli, Presidente di Nautica Italiana, conclude: “il 2016 è un punto di svolta per il mercato mondiale dei Superyacht. Il portafoglio ordini dei nostri cantieri per il 2017 conferma la leadership dell’industria nautica italiana e garantisce 2-3 anni di lavoro per moltissimi di loro”.

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