Un moderno runabout in legno StanCraft

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La barca in legno che verrà: yacht design e progetto navale

Didattica e tecnica

30/06/2020 - 11:47

Parlando di barca in legno, nell’ultimo articolo scrivevo che non dobbiamo pensare al legno come a un materiale che ha fatto il suo tempo, ma dobbiamo “inventare” un legno nuovo per il tempo di oggi. I soggetti di questo “dobbiamo” sono sia designer e marinai, sia gli amanti di questo materiale naturale e a bassa impronta di carbonio, tanto adatto al mare da sorreggere Venezia.

È chiaro che le tecniche antiche di formatura, di unione e di stagnatura del legno avevano, nel campo dello yachting, generato forme insuperabili cui tuttavia non si può tornare. Sapete il vecchio detto che l’acqua passata non macina più... Oggi mi pare che il legno abbia subito una trasformazione e non si trovi non più in tronchi e tavole, ma in pannelli ingegnerizzati con caratteristiche diverse tra loro. Questo processo di trasformazione industriale del legno ci mette alla prova: dobbiamo trovare forme nuove che si discostino dalla rotondità appleshape.

È per questo che dobbiamo guardare con particolare attenzione agli swath, ai catamarani, alle carene a v inversa e a tutte quelle forme che, più rettilinee di quelle tradizionali, ci consentono un maggior uso dei pannelli. Non posso qui addentrarmi nell’architettura degli scafi citati, tuttavia sono tutti tipi che anche a livello di prestazioni spesso sorpassano senza fatica i loro concorrenti più usati come gli scafi plananti e semiplananti a V o tondi in carena.

I materiali generano le forme. La vetroresina, materiale principe nello yachting, dapprima ha scimmiottato le forme del legno tradizionale poi si è rivolta verso le forme del lusso, proprio come fece la Cadillac col modello Eldorado.

Acciaio e alluminio hanno subito le forme tonde e ne hanno sottolineato la poca economia, riducendole, soprattutto in campo navale, a quelle zone degli scafi dove non se ne può fare a meno. Il legno invece stenta a trovare la sua strada, la sua forma, il suo nuovo charm.

Lasciatemi fare un commento su tanto design odierno: la ricerca del marchio ad ogni costo, il mettere a prua delle barche il radiatore delle automobili non è design. Tutt'al più è brand “marking”. Il design invece è etico. Non si limita cioè alla forma, ma suggerisce una modifica dell’uso dell’oggetto di design. Quando si tratta di industrial design allora alla modifica d’uso si aggiunge il perfezionamento della tecnica costruttiva.

I materiali generano le forme. È un appello ai designer: “disegnate per il nuovo legno!” Eticità assicurata.

 

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