Azimut Seadeck 7
Azimut: Ricavi 2023/2024 pari a 1.3 miliardi di euro e Backlog a 2.6 miliardi
Nell’ambito della conferenza stampa tenutasi il 10 settembre 2024 in apertura del Salone Nautico di Cannes, il Gruppo Azimut|Benetti annuncia i risultati finanziari relativi all’anno 2023/2024.
Il Cantiere ha concluso la scorsa stagione nautica confermando il trend di costante incremento che ha visto i ricavi del Gruppo passare dagli 840 milioni di euro del 2020/2021 agli 1.3 miliardi di euro dell’esercizio 2023/2024, registrando una crescita del 55% negli ultimi quattro anni.
L’esercizio chiuso il 31 agosto 2024 vede la redditività in accelerazione, con un margine operativo lordo (Ebitda) in aumento del 30% rispetto all’anno precedente grazie alla crescita del business e alla maggiore efficienza operativa conseguita dal Cantiere nell’ultimo periodo.
Il backlog acquisito dal 1° gennaio 2024 ammonta a 2.6 miliardi di euro e si sviluppa fino al 2029, permettendo di delineare uno scenario positivo per il futuro del Gruppo e di garantire una crescita a doppia cifra anche per l’anno 2024/2025, con un target fissato a 1.5 miliardi di euro di ricavi.
I risultati premiano la strategia di prodotto messa in atto dal Cantiere, vincente in tutti i segmenti e in tutte le principali geografie, come dimostra la distribuzione per area del backlog del Gruppo, ripartito in modo equilibrato tra Europa (40%), Americas (37%) e MEA APAC (23%).
Per il triennio 2025 – 2027, il Gruppo Azimut|Benetti ha varato un piano investimento dal valore complessivo di 160 milioni di euro, allocati a supporto delle priorità strategiche dell’azienda.
Il principale obiettivo – a cui sono destinati 99.3 milioni di euro – è l’aumento della capacità produttiva di tutti i cantieri del Gruppo, funzionale a soddisfare l’importante portafoglio ordini, insieme all’ulteriore sviluppo in ottica di automazione e implementazione di nuove tecnologie. Anche gli Headquarter, a partire dalla storica sede di Avigliana (Torino), verranno rinnovati su progetto di AMDL CIRCLE e dell’architetto Michele De Lucchi.
Ulteriori 43.2 milioni di euro saranno concentrati sull’attività R&D e sullo sviluppo di nuovi prodotti, con l’obiettivo di continuare ad arricchire la flotta più ampia al mondo con yacht innovativi dal punto di vista delle soluzioni tecnologiche e di design. Altri 13.9 milioni saranno infine impiegati in progetti di digitalizzazione, con la realtà virtuale sempre più coinvolta nelle attività di prototipazione, progettazione e nella conversazione con l’armatore sia in fase di acquisto che di configurazione dello yacht.
«Dopo un periodo di crescita senza precedenti, oggi assistiamo a una fisiologica contrazione del mercato, che il Gruppo può gestire forte dell’importante backlog acquisito. In questo scenario, le strategie del Gruppo hanno fatto e faranno la differenza: yacht innovativi e posizionamento corretto dei brand Azimut e Benetti, presenza capillare a livello internazionale e continua evoluzione produttiva», commenta Marco Valle, Amministratore Delegato del Gruppo Azimut|Benetti.
AZIMUT - Seadeck 7
All’interno della conferenza stampa Navigate with Purpose, Azimut ha presentato il nuovo Seadeck 7 e il nuovo Fly 62, in esposizione al Cannes Yachting Festival fino al 15 settembre 2024.
La Serie Seadeck rappresenta l’epitome delle soluzioni oggi disponibili per abbattere consumi ed emissioni di CO2 e permette a un armatore attento di raggiungere una riduzione delle emissioni fino al 40% in un anno di uso medio rispetto a barche comparabili per peso e dimensioni con propulsione in linea d’asse e carena tradizionale. Il -30% è dato dall’architettura navale avanzata dello yacht, che integra uso estensivo del carbonio per alleggerire la struttura della barca con carena e propulsioni ad alta efficienza. Il restante -10% è il risultato dell’architettura ibrida e delle più innovative tecnologie nel campo dell’elettrificazione.
Il nuovo Seadeck 7 Full Hybrid rappresenta una pietra miliare sulla rotta green tracciata dal Cantiere. È infatti il primo yacht al mondo ad abbinare alimentazione ibrida e propulsione IPS di Volvo Penta.
Il rivoluzionario pacchetto ibrido-elettrico, risultato della collaborazione tra Volvo Penta e il Dipartimento R&D del Gruppo Azimut|Benetti, consente di ormeggiare e navigare in modalità completamente elettrica fino a 11 nodi di velocità e – con un uso simile a quello di un’automobile – passare agevolmente dal motore elettrico a quello termico, senza generatore a bordo.
L’Hybrid Boost permette un’accelerazione più potente, il sistema di energy recovery di recuperare energia durante la navigazione e la modalità fast charging di ricaricare rapidamente le batterie attraverso l’utilizzo dei motori termici.
Durante le soste in rada le batterie di bordo alimentano tutti i servizi di bordo fino a 12 ore, per un'esperienza a contatto con il mare intima e nel puro silenzio. Il sistema facilita anche l’accesso alle zone a zero emissioni, nel pieno rispetto della natura.
«Quando parliamo di riduzione delle emissioni di CO2, il nostro approccio punta a ottenere risultati concreti “qui e ora”, grazie anche allo sviluppo di soluzioni che stiamo già implementando in fase prototipale. Le barche sotto i 24 metri sono quelle più diffuse nei nostri mari, di conseguenza fare la differenza con imbarcazioni di questa categoria significa fare la differenza per molti armatori. Il sistema ibrido-elettrico di Volvo Penta installato su Seadeck 7 ha un utilizzo simile a quello delle auto: si passa dal motore elettrico a quello diesel in base alla velocità, offrendo una riduzione di consumi ed emissioni di CO2 e una vita a bordo più piacevole. Siamo pronti a cambiare le regole del gioco», dice Giovanna Vitelli, Presidente del Gruppo Azimut|Benetti.
Il sistema si basa sul Pilot helm-to-propeller hybrid-electric package di Volvo Penta. L’installazione prototipale, che ha richiesto oltre un anno di progettazione, è avvenuta parallelamente alla finalizzazione dello sviluppo del Seadeck 7 per garantire la totale integrazione, inclusa l’attività di validazione, certificazione ed omologazione, e il risk assessment per la gestione di batterie al litio e impianti ad alto voltaggio, con coinvolgimento del RINA per garantire il massimo livello di sicurezza e affidabilità.
Il sistema Full Hybrid installato sul Seadeck 7 apre nuove frontiere, consentendo per la prima volta di rendere disponibili i benefici dell’elettrificazione anche su motoryacht di medie dimensioni a gestione familiare.
Con questo sistema, Azimut raggiunge il 4° livello di elettrificazione nell’ambito del programma di sviluppo di soluzioni ibrido-elettriche sviluppato dal Dipartimento R&D del Gruppo Azimut|Benetti.
Azimut Fly 62
Presentato in conferenza stampa anche il Fly 62, non solo il nuovo modello di una delle Serie più rappresentative di Azimut, ma una milestone nell’evoluzione del segmento.
Il design degli esterni è di Alberto Mancini e ridefinisce i canoni della categoria, prendendo ispirazione anche dalle tendenze più recenti del mondo dell’automotive e dalla rivoluzione funzionale ed estetica dei suv. I volumi della sovrastruttura del Fly 62, infatti, si spostano verso prua e permettono di sviluppare il pozzetto mantenendo ed evolvendo la cifra stilistica sportiva della Serie Fly di Azimut: linee che si rincorrono e superfici sempre più pulite. Il nuovo hardtop disegnato da Mancini si distingue per le linee ipermoderne, che si sposano con la linearità di tratto che caratterizza lo sviluppo orizzontale delle vetrature a scafo.
Con il Fly 62, Azimut risponde al desiderio dell’armatore contemporaneo di ritrovare un maggiore contatto con il mare – per la prima volta anche su una barca flybridge pensata per lunghe permanenze a bordo, tradizionalmente caratterizzata da una zona di accesso all’acqua più separata.
La risposta di Azimut, radicale nella sua apparente semplicità, è reinventare il pozzetto e volgerlo verso poppa, creando un progressivo avvicinamento al mare. Nasce così il Beach Cockpit: lo specchio di poppa si apre verso l’esterno e con un movimento sincrono il divano si abbassa, eliminando qualsiasi barriera fisica e creando un’ampia zona prendisole a poca distanza dall’acqua e una connessione con il mare unica per uno yacht di questo segmento.
A bordo del Fly 62 si pranza rivolti verso il mare, si vive nella natura in spazi disegnati per accogliere generazioni diverse e abitudini diverse – chi riposa all’ombra e chi fa il bagno, chi prende l’aperitivo e chi il sole – mantenendo il senso di condividere quei momenti.
Per gli interni, Azimut rinnova la collaborazione con l'architetto Fabio Fantolino, al suo secondo progetto con il Cantiere. Fantolino ha ideato spazi "aperti" e privi di ostacoli visivi, per una sensazione di vicinanza totale con il mare, e ha interpretato gli ambienti interni con un design pulito e fresco, fatto di pochi dettagli essenziali.