LTN 26 Venom: il RIB in alluminio, seconda parte. Il Test

Battello pneumatico

11/10/2017 - 11:42

Il 26 Venom è il battello pneumatico con carena, strutture e coperta realizzati in alluminio 5083 (Peralluman), costruito dal cantiere LTN di Ezio Agazzi e Giulio Sottocornola e progettato dall’Ing. Alessandro Chessa. La sua configurazione in termini di layout è classica, con cassero di guida centrale, tanto ampio da contenere un vano accessibile da prora che può essere destinato ad accogliere un wc marino. Il posto di pilotaggio è protetto da un top anch’esso in alluminio, profilato per essere aerodinamico e per poter contenere al suo interno anche un tendalino in stoffa per la copertura del pozzetto. Quest’ultimo vede l’utilizzo di panche che formano una dinette - trasformabile in un grande prendisole – sagomate in basso per agevolare la seduta degli ospiti e ciascuna dotata di ampio schienale a innesto, dunque eventualmente rimovibile. L’unico appunto che possiamo fare a fine test è la mancanza di un tientibene in più al quale gli ospiti seduti possano assicurarsi se il pilota dovesse manovrare bruscamente. Per il resto sia i gavoni sia il vano nel cassero hanno un livello di finitura ottimale, completamente verniciati anche internamente, e dotati martinetti che aiutano l’apertura/chiusura dei portelli. Stesso dicasi per i gradini che portano alle due plancette da bagno, laterali al fuoribordo. Entrambi sono gavonati, quello di sinistra destinato a contenere la doccia con acque dolce, mentre l’altro può divenire un utile ricovero per eventuali parabordi.

Nella versione standard tutti i calpestii sono rivestiti in teak sintetico, che ha l’indubbio vantaggio della praticità nell’uso e nella manutenzione, praticamente azzerata, ma per chi preferisce le nuance e le sensazioni del legno vero il cantiere è ovviamente disponibile ad accontentare il cliente, rivestendo tutto con teak naturale.

La plancia di guida così come il volante sono carbon look, per evidenziare la caratterizzazione hi-tech del 26 Venom. Lo spazio a disposizione per la strumentazione, gli interruttori dei servizi (bello il pannello touch) e per uno schermo multifunzione per l’elettronica di bordo, è sufficiente anche nell’eventualità di una doppia motorizzazione, mentre nel test abbiamo avuto qualche riserva sulla protezione del parabrezza inclinato e sagomato a freccia, indubbiamente bello da vedere ma che forse avrebbe bisogno di tre dita in più di lunghezza o solo di un’ultima parte sagomata a spoiler, per offrire migliore protezione dal vento anche a persone alte.

L’area del prendisole, a prua, è leggermente rialzata e circondata da un congruo numero di maniglie tientibene in gomma. Raggiungibile con un gradino è totalmente rivestita da tappezzeria di qualità, uno standard del battello. Sul 26 Venom è stata adottata l’ancora in cubia, con salpa ancora e catena recessati in una apposita cala, per cui tutta la parte prodiera del battello risulta essere perfettamente godibile, fino all’ultimo centimetro. Proprio per questo il musone di prua, sempre in alluminio e rivestito di teak sintetico, diviene plancia ottimale per lo sbarco, ma anche, grazie all’inclinazione del supporto che lo salda al ponte, schienale tipo chaise longue per far stare più comodo chi prende il sole.

 

Veniamo ora al test che è stato effettuato sulle acque del Lago di Garlate, con pioggia a tratti e una decina di nodi di vento, non certo in grado di renderlo agitato. Acque calme, dunque, che abbiamo cercato di muovere con le scie provocate dal 26 Venom nel nostro turno al timone, durante i test organizzati dal costruttore in collaborazione con Suzuki, per la stampa specializzata. Questo perché il battello viene proposto in package con i fuoribordo Suzuki: nella versione monomotore con i DF200AP, DF250AP e DF300AP, rispettivamente di 200, 250 e 300 HP, mentre per chi preferisce la configurazione a due motori ci sono i DF175TG, per complessivi 350 HP.

Sul modello in prova era installato il DF250AP, un V6 con 4 valvole per cilindro che ha diversi punti di forza, a partire dagli ingombri contenuti grazie ai 55° presenti fra le due bancate di cilindri, in luogo dei più classici 60°. La fasatura variabile delle valvole, VVT, l’iniezione elettronica sequenziale multi point, la sofisticata gestione elettronica dell’unità termica – che sovraintende anche al funzionamento in modalità Lean Burn, a combustione magra, che lo rende parco nei consumi a velocità costante – contribuiscono a rendere il fuoribordo brillante fin dai bassi regimi. Di conseguenza anche il battello mostra una vocazione sportiveggiante, pronto a rispondere all’affondo sulla manetta del gas, benché in termini di spazio disponibile a bordo e comfort percepibile in navigazione, questo RIB sembrerebbe invece di indole “comodosa”. Indubbiamente, come detto, anche la leggerezza del battello è un aspetto determinante per favorirne prestazioni brillanti, l’accelerazione repentina, quella che schiaccia ai sedili. Tuttavia la cosa che ci ha colpito di più non è tanto il valore velocistico assoluto che questo RIB è riuscito a esprimere, quanto le sue doti di governo, la risposta al timone molto precisa, la scarsa propensione a far derapare la poppa anche quando si dà barra a velocità sostenuta o quando si impone un 360° attorno ai 20 nodi. In ciò danno il loro apporto la timoneria progressiva e la manetta Suzuki, Suzuki Precision Control, basata su tecnologia drive by wire, totalmente elettronica.

Per la cronaca, con sei persone a bordo, i serbatoi pieni di carburante e acqua, abbiamo toccato i 40,5 nodi di massima a 5.800 giri/min, con un consumo istantaneo di 86,3 l/h, benché l’installazione del fuoribordo non fosse secondo noi ottimale, a sensazione un pelo alta. Le altre performance salienti sono quelle dell’ingresso in planata del battello, che avviene a una velocità di 13,1 nodi, 2.600 giri/min, consumo 14,4 l/h, e la crociera. In questo senso, volendo combinare comfort e andatura da lunghe percorrenze, abbiamo scelto di calare il gas di 1.000 giri dalla massima cioè 4.800 giri/min ottenendo il dato di 31,5 nodi di velocità e 54,2 l/h di consumo. Nella Photogallery HD di PressMare allegata, c’è tutta la sequenza fotografica che “certifica” le prestazioni rilevate, compresi giri/motore e i consumi istantanei.

Difficile, invece, dare un giudizio realistico per quel che riguarda la tenuta di mare, il comportamento con l’onda di poppa o l’impatto con quella che arriva prua, perché le onde durante il test erano alte centimetri. Tuttavia, giocando con le scie possiamo raccontarvi che il battello proprio non le ha sentite: mai un colpo, mai un’incertezza o uno sbuffo di spray in coperta.

Concludiamo questo lungo ma secondo noi necessario report della prova in acqua di un battello così particolare, riportando i prezzi di vendita di questo LTN 26 Venom con le differenti motorizzazioni Suzuki proposte.

 

LISTINO PACKAGE LTN 26’ VENOM E SUZUKI – IVA ESCLUSA

 

LTN 26’ Venom con Suzuki DF200AP                                                             € 70.866

 

LTN 26 Venom con Suzuki DF250AP                                                              € 73.220

 

LTN 26’ Venom con Suzuki DF300AP                                                             € 74.000

 

LTN 26’ Venom con 2 Suzuki DF175TG                                                         € 83.000

 

 

CARATTERISTICHE

Lunghezza f.t: 8,17 mt - Larghezza f.t: 3,17 mt - Larghezza sgonfio: 2,50 mt - Peso: 1100 Kg - Potenza massima: 350 HP - Portata persone: 14 - Categoria progetto: B/C

 

ALLESTIMENTI DI SERIE

Cuscineria completa in cellula chiusa - Timoneria idraulica SeaStar - Tasca portaoggetti - Pannello elettrico digitale - Presa 12V - Salpa ancora elettrico con ancora inox e catena - WC chimico - Luci di via e fonda - Impianto elettrico completo - Serbatoio carburante 400 Lt -Serbatoio acqua 80 l - Pompa di sentina - Impianto doccia – Lavello - Autoclave elettronica a flusso variabile - Scaletta inox - Teak sintetico completo - Punti di sollevamento - Predisposizione impianto stereo - Attuatori portello di prua - Attuatori portello consolle – Tromba - Luci led interno consolle - Kit riparazione - Gonfiatore elettrico

 

Fuoribordo Suzuki DF250AP

Tipo: 4 tempi DOHC, 6 cilindri a V 55°, 4 valvole per cilindro – VVT System - Cilindrata: 3.614 cc. - Versione gambo: TX 632 mm; TXX 759 mm - Alesaggio per corsa: 95 x 85 mm - Potenza fiscale: 30 cv - Regime di utilizzo ottimale: 5.500 – 6.100 giri/min - Sistema di alimentazione: Elettronica multipoint Sequenziale - Alternatore: 12V – 54° - Avviamento: Elettrico - Carburante: - Benzina Senza Piombo - Capacità coppa olio: - 8,0 litri - Cambio: A – F – R - Elica: In acciaio di serie.

 

Per info

LTN S.r.l.

Via Dell’Industria 25 - 24126 Bergamo, ITALY - Tel +39 035 322217 - mail: [email protected] - web: www.ltnribs.it

Suzuki

marine.suzuki.it/

PREVIOS POST
VOR 2017: MAPFRE e Team Brunel guidano la flotta verso Alicante
NEXT POST
Nuovo Fiart 52’: il Design, una sfida al tempo