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Alex Zanardi a bordo di 17, l'AC 50 di ORACLE TEAM USA

Lifestyle

13/10/2017 - 20:24

Alex Zanardi, ex pilota di Formula 1 e CART, testimonial BMW, lo scorso mercoledì ha avuto la possibilità di navigare a bordo di “17” il catamarano di ORACLE TEAM USA. Il suo commento a caldo? Un sonoro wow, eloquente della sua emozione a seguito dell’esperienza.

“Quando abbiamo preso velocità e gli scafi sono usciti dall’acqua la barca ha avuto una forte accelerazione, entusiasmante” ha detto Zanardi, ancora eccitato dopo il ritorno alla banchina.

“Grazie alla nostra partnership con la BMW, abbiamo avuto l'opportunità di ospitare Alex Zanardi a bordo per uscire con noi - ha detto lo skipper Jimmy Spithill, skipper di ORACLE TEAM USA - anche se è uno sportivo, abituato alla velocità, è rimasto basito dalle prestazioni della barca e dai G di accelerazione che può esprimere.”

“Non riuscivo a crederci - ha ammesso Zanardi – tutto è andato ben oltre le mie aspettative. Sento di aver avuto un privilegio fantastico per essere un ospite su una “macchina” così incredibile.”

“La cosa interessante nel nostro mondo è proprio quando si arriva a incontrare atleti diversi, che vengono da diversi ambiti dello sport, gente che è al top nelle loro gare” - ha spiegato Spithill  - con loro, come con Alex  abbiamo la possibilità di confrontarci, di spiegare come funziona la barca, come riusciamo a controllare alcune funzioni dal timone e devo dire che oltre a essere un piacere, il confronto è comunque sempre educativo per tutti, c’è sempre da imparare.”
 

A parte gli approfondimenti tecnici, Zanardi è stato un esempio per la squadra in termini di motivazione e ispirazione.

“Ammiro Alex per il modo col quale ha reagito al suo incidente - ha detto Spithill - era uno dei migliori piloti del mondo quando ha subito il suo grave trauma (Zanardi ha avuto entrambe le gambe amputate sopra il ginocchio a seguito di un incidente nel 2001), un evento che credo sarebbe stato capace di stroncare il morale e fermare la voglia di andare avanti di tanti. Ma non Alex, lui non si è fermato. Non solo ha avuto la forza di tornare alla guida, ma si è anche lanciato in un nuovo sport, dove è riuscito di nuovo a emergere, arrivando a essere un campione paralimpico. La sua forza è davvero un’ispirazione per tutti.”

 

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