Autumn Open Doors 2018, il porte aperte di Frauscher Italia presso il C.N. Feltrinelli sul Garda

Autumn Open Doors 2018, il porte aperte di Frauscher Italia presso il C.N. Feltrinelli sul Garda

Frauscher Italia: porte aperte sul Garda, aspettando i 100 anni del cantiere

Servizio

09/11/2018 - 13:36

Frauscher Italia – porte aperte sul Garda, aspettando i 100 anni del cantiere

di Silvia Montagna

L’ormai tradizionale Porte Aperte dei bolidi Frauscher, svoltosi nei giorni 6 e 7 ottobre a Gargnano su Garda presso il Cantiere Nautico Feltrinelli, importatore esclusivo in Italia del marchio austriaco, ci ha permesso di incontrare Mauro Feltrinelli, con la sua famiglia titolare del cantiere che tra qualche mese toccherà il traguardo dei 100 anni di attività.

"È sempre una grande soddisfazione vedere la grande partecipazione del pubblico che ci stupisce ogni volta per quanto è numeroso. In questa edizione siamo anche riusciti a firmare alcuni contratti per cui meglio di così non poteva andare. Del resto tutta la stagione è stata fantastica per noi, e anche nei saloni appena passati, aver visto tanti tentativi di “imitazione” non può che riempirci di orgoglio, vuol dire che eravamo sulla strada giusta 15 anni fa e che stiamo proseguendo correttamente”.

È entusiasta Mauro Feltrinelli, ottimo padrone di casa in questa settima edizione dell’Autumn Open Doors, dove i molti clienti fidelizzati e nuovi interessati, hanno potuto provare l’intera flotta dei veloci ed eleganti motoscafi austriaci.

“Questi eventi per noi sono un importante momento di confronto e di crescita. Dare a tutti la possibilità di vedere da vicino le nostre barche è un’occasione unica che ci permette, da un lato, di fidelizzare i nostri numerosi clienti e, dall’altro, di conoscere nuovi armatori o semplici curiosi che per la prima volta si avvicinano a questo marchio”.

Prima di questo appuntamento giocato tutto in casa siete stati a Cannes, mentre sono ormai alcuni anni che non partecipate più al Salone di Genova… nessun ripensamento?

"In verità no. Auspico che si faccia pace fra le varie associazioni nautiche e questa sarebbe l’unica cosa che mi farebbe tornare al boat show genovese, perché essere “tirato per la giacchetta” da Viareggio e Genova è fastidioso. Noi abbiamo, tra l’altro, un tipo di prodotto che è a cavallo tra i due appuntamenti espositivi: ci “fidanziamo” volentieri con i superyacht di Viareggio come tender e siamo molto felici di essere a Genova con le barche di misure più piccole. Il fatto è che non voglio schierarmi e, fra i due litiganti, vince semplicemente il salone di Cannes! Tra l’altro dover essere a Cannes e poi partecipare a Genova dopo 4 giorni sarebbe stato impossibile per noi."

Cosa ci può dire della chiusura dell’anno nautico, come è andato?

Stiamo lavorando per incrementare le vendite, e siamo riusciti ad aumentare di due cifre le vendite all’anno, con un 20/25 di incremento. Sicuramente la vendita sul Lago di Garda di due esemplari di 1414 Demon, la nostra imbarcazione più grande per dimensioni e categoria, ha aiutato molto sull’aumento del fatturato, ma possiamo affermare che per tutti i modelli abbiamo aumentato le vendite. Ormai ci siamo attestati a 20 modelli all’anno, siamo molto contenti.

E il mercato italiano come va?

Abbiamo un grande successo di critica anche se non posso negare ci sono ancora difficoltà nelle vendite. Essendo io il curatore del marchio in Italia, sono molto sorpreso dal fatto che siamo lodati dalla critica e imitati dalla concorrenza – Cannes e Genova hanno mostrato il runabout e il day cruiser sono tornati in auge prepotentemente a dispetto del cabinato –, ma nonostante questo le vendite al pubblico italiano ancora latitano. Abbiamo raggiunto sicuramente alcuni nomi eccellenti, i trend setter, ma il grande pubblico ancora manca, non ci segue. Non ci sorprendiamo più di tanto della cosa: sapevamo che portare barche austriache in Italia poteva essere visto come portare la cioccolata in svizzera o la birra in Germania, però adesso, dopo tanti anni, siamo ormai affermati – le ricerche di mercato lo hanno dimostrato – siamo conosciuti come brand ma non siamo conosciuti come prodotto. Per questo è arrivato il momento di stringere alleanze strategiche al mare. Iniziamo da Loano, quando in primavera ci sarà l’inaugurazione del nostro centro vendita, assistenza e charter all’interno del Marina, ma sicuramente auspichiamo ad aprire altri centri vendita in giro per l’Italia: siamo certi che la Campania potrebbe accogliere le nostre barche, così come la Toscana, siamo in attesa quindi di nuovi collaboratori e anzi invitiamo i colleghi a farsi avanti. Abbiamo un prodotto di sicuro successo, affermato sul mercato internazionale, molto vendibile con interessanti margini di manovra, basta solo avere il coraggio di crederci e di investire.

Nel 2019 saranno 100 anni di Cantiere Nautico Feltrinelli, un traguardo molto importante. Come vi state preparando per festeggiare?

Per noi è da sempre fondamentale il legame con il territorio, per il quale pensiamo di rappresentare un punto di riferimento imprescindibile, grazie anche ad attività collaterali alla vendita, come il boat service e il noleggio, oppure il nostro esclusivo resort. Penso quindi che, nel nostro piccolo, sia una cosa molto interessante e ci tengo a festeggiarla. La riviera del Garda sta vivendo un momento di grande notorietà, sia dal punto di vista turistico che storico e culturale, pensiamo agli anniversari della visita di D.H Lowrence o ai 150 anni di Gabriele d’Annunzio… Il nostro anniversario può essere un incentivo al rilancio di quella che è la cultura e la storia nautica del Lago di Garda, il bacino italiano più grande di acqua interne, di cui però si parla sempre poco. Non vogliono essere festeggiamenti soltanto autocelebrativi, ma soprattutto un’occasione per fare della nautica del Lago di Garda un argomento attuale di discussione. Oltre al fatto che il mio papà – che ha 82 anni – merita di veder festeggiati tutti i suoi sforzi e questa sarebbe una meravigliosa occasione.

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