La nautica di lusso, il comparto produttivo ricchezza delle Marche
“Let’s Marche” è il claim che invita a esplorare e godere delle Marche e che ci viene spontaneo sostenere: per chi non la conosce, è una terra che vale la pena di scoprire, da non consigliare a chi predilige il turismo “mordi e fuggi” perché le sue attrattive sono tante, i suoi punti d’interesse sono diversi e disseminati su tutto il territorio, per cui vale assolutamente la pena spenderci il tempo giusto per poterla visitare e apprezzare.
Qui però parliamo delle Marche, intese come istituzioni, enti e politica locali, che finalmente hanno scoperto la nautica, una ricchezza di questa terra laboriosa, un’attività produttiva fino a poco tempo fa poco considerata, almeno non quanto meritasse rispetto alle diverse altre che hanno reso prospera la regione: arredamento, pelletteria, calzature, cibo... Eppure, nelle Marche si costruiscono yacht di lusso da almeno 60-70 anni e col nuovo millennio questa attività è letteralmente esplosa.
Tutto sembra essere cambiato da quando, nel 2021, un gruppo di aziende impegnate nel settore delle costruzioni nautiche si sono riunite sotto l’egida dell'Associazione Marche Yachting and Cruising, per promuovere, assistere e facilitare lo sviluppo del comparto nella regione. Grazie al lavoro di Maurizio Minossi, CEO di Videoworks – azienda anconetana divenuta una multinazionale focalizzata sui sistemi audio/video, d’intrattenimento, lighting e comfort di bordo -, uno dei più convinti fautori dell’iniziativa e attuale presidente dell’AMYC, oggi l’Associazione può contare su 28 iscritti in rappresentanza dell’intera filiera nautica presente nella regione - cantieri navali, designer, interior contractors e fornitori - ma anche l’Autorità Portuale dell’Adriatico Centrale e L'UnivPM ovvero l’Università Politecnica delle Marche di Ancona.
Probabilmente, questo importante coinvolgimento ma soprattutto i numeri che il cluster nautico marchigiano ha dimostrato di valere, hanno dato la possibilità anche ai distratti di comprendere esattamente il valore di questo comparto “ibrido” che unisce la qualità del migliore artigianato a un’organizzazione dei processi produttivi sempre più tendente all’industria.
Un recente studio macro economico commissionato dalla AMYC, condotto sotto la guida del Prof. Donato Iacobucci, da Valentina Giannini, Marco Ciro Liscio e Martina Orci, ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche, ha dato contezza di quanto le Marche siano protagoniste di quella nautica Made in Italy che, proprio quando si parla di produzioni extra lusso, dei superyacht, è leader mondiale: ogni due navi da diporto varate nel mondo, una è costruita nel nostro Paese.
Dalla ricerca completa, scaricabile da questa pagina, emerge che il valore della produzione legata alla cantieristica nella regione, nel 2022 ha superato 1 miliardo di euro, dato cresciuto nel 2023 a 1,2 miliardi di euro, cioè con un incremento attorno al 20%, e con un trend che viene dato ancora largamente positivo per il breve e medio termine. Ciò pone le Marche al quarto posto fra le regioni italiane produttrici di yacht, per altro al 90% venduti all’estero. Dato in linea con la media nazionale.
I cantieri marchigiani che realizzano unità da diporto comprese mediamente fra i 20 e gli 80 metri, quelli focalizzati sul refit e su tutte le attività di assistenza per gli yacht, più le aziende della filiera, creano oltre tremila posti di lavoro diretti ai quali si devono sommare gli oltre 10.000 generati dall’indotto.
Un altro elemento interessante emerge dalla ricerca: la maggior parte di ciò che è necessario per costruire gli yacht Made in Marche, proviene da fornitori regionali o al più italiani. Insomma, ogni yacht che va all’estero è un vero manifesto in grado di far percepire la qualità di tante aziende italiane a livello internazionale.
Di fatto tutto ciò ha acceso attenzione sull’AMYC, sulle aziende nautiche associate - AMS, Cantiere delle Marche, Cantori, Corset/Linset, CPN, F.lli Canalicchio, FM Architettura di Interni, Furlanetto International, Gruppo Ferretti, iCarbon, Italia Yachts, Lisa Group (Cantiere Rossini), LP Luxury Projects, Marine Shore Assistance, Massari Design, Minodecor, Nerea Yachts, Palumbo Superyacht, Planstudio, Poltrona Frau, Sail Solutions, SaidADV, Silent Yachts, Team Italia Marine, Videoworks, Wider - e su ciò di cui necessitano per poter continuare a crescere. Avviato il dialogo con la Regione, i temi centrali affrontati sono stati quelli della formazione, delle risorse, dell’innovazione, della promozione.
Finalmente i bandi per favorire la ricerca industriale e l’innovazione tecnologica delle aziende marchigiane, sono stati formulati anche in riferimento al settore della nautica. Finalmente sono stati stanziati fondi per corsi di formazione specifici in modo da poter offrire alle aziende della nautica quei tecnici specializzati di cui il settore ha tremendamente bisogno. Finalmente le università marchigiane, l’UnivPM e l’Università di Macerata, con le quali l’AMYC ha stretto forti relazioni, si sono messe a disposizione per creare corsi di studio funzionali all’ambito luxury shipbuilding, ma anche per creare la necessaria consapevolezza fra gli studenti, laureandi e già laureati, promuovendo assieme all’Associazione le opportunità di lavoro che il settore nautico può riservare loro.
Attività di promozione per attirare i giovani e creare nuove risorse umane, dunque, ma anche promozione delle Marche come cluster nautico di caratura mondiale, creando conferenze e incontri con la stampa nazionale e internazionale, come quello al quale PressMare ha partecipato la scorsa settimana ad Ancona. Tre i momenti che lo hanno caratterizzato.
Mercoledì 24 luglio pomeriggio, nel bel contesto di Portonovo, si è svolta una conferenza stampa dove a parlare, oltre al presidente Minossi, moderatore, sono stati proprio i rappresentanti delle istituzioni e degli enti locali: l’Assessore Sviluppo Economico Regione Marche Andrea Maria Antonini, il Direttore ATIM, Marco Bruschini, l’Assessore Formazione Professionale Regione Marche, Stefano Aguzzi, il Presidente dell’Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione, Francesco Acquaroli, il Presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo, il Direttore Marittimo delle Marche e C.te Capitaneria di Porto, Vincenzo Vitale, il Rettore UNIVPM, Gian Luca Gregori, e il Direttore Generale USR Marche, Donatella D'Amico.
L’appoggio al cluster e alle sue attività è sembrato essere incondizionato da parte di tutti ma soprattutto ci è piaciuta la consapevolezza che ciascuno dei relatori ha mostrato nei confronti del comparto, delle sue problematiche e dei modi per superarle. Fra le cose più interessanti, oltre all’annuncio fatto da Acquaroli circa la presenza delle Marche con un proprio stand al prossimo Cannes Yachting Festival, segnaliamo l’intervento di Vincenzo Garofalo a proposito dei temi legati alla portualità, alla mancanza di approdi, specie quelli per i superyacht, di cui le Marche hanno invece bisogno per far decollare il turismo nautico di lusso che porta occupazione e ricchezza al territorio. Il presidente dell’Autorità portuale ha affermato che è in atto un piano di riconversione di una parte del porto di Ancona, dove a breve saranno resi disponibili una decina di nuovi posti barca per navi da diporto. Sicuramente, si tratta di un primo significativo passo, rapidamente attuabile ma non risolutivo, che denota quantomeno sensibilità al tema.
Giovedì 25 luglio mattina, presso il ridotto del Teatro delle Muse di Ancona, è stato organizzato l’interessante forum "Envisioning Yachting Excellence Summit", sull’importanza del design nella Regione Marche, uno sguardo ai settori trainanti della Regione.
Moderato dalla Prof.ssa Valentina Giannini di UnivPM di Ancona, ha proposto un panel di relatori di rilievo, composto da architetti e designer che firmano progetti di grandi yacht - Francesca Muzio, CEO & Founder FM Architettura di Interni; Laura Pomponi, CEO & Founder LP Luxury Projects; Francesco Beccacece, Senior Interior designer presso Massari design – che si sono confrontati con imprenditori e manager marchigiani come Riccardo Bilancioni, CEO di Residenza 725 – luxury retail digital - Gianluca Garofoli, CEO Gruppo Garofoli - porte e coordinati d'arredo - Fabrizio Crisà, Chief Design Officer Elica - produzione di cappe, piani cottura a induzione e forni da cucina - Marco Gaspari, Head of Business Unit Poltrona Frau – arredamento – illustrando attività e progetti realizzati nei vari ambiti. Tutti gli interventi sono stati di livello, hanno ben fotografato la capacità delle singole aziende di fare impresa e di come siano tutte realtà orientate a uno sviluppo internazionale delle proprie attività, basato su innovazione e ricerca e sulla capacità tradizionalmente marchigiana di realizzare prodotti belli e ben fatti.
Voce comune è stata quella di richiedere il supporto di Regione ed enti locali per una crescita delle infrastrutture necessaria allo sviluppo produttivo e turistico delle Marche e l’innalzamento della qualità per i servizi connessi.
Interessante anche l’intervento di John McCourt Rettore dell’Università di Macerata che dopo aver confermato la forte connessione che si è venuta a creare con Maurizio Minossi e con l’AMYC, ha sottolineato l’attenzione del suo ateneo alle istanze del cluster nautico marchigiano, preannunciando la realizzazione di un corso di studi specifico per giornalismo e marketing nautico. Da quel che ci risulta sarebbe il primo di un’università italiana. Ne seguiremo lo sviluppo da vicino.
Giovedì 25 pomeriggio, per i giornalisti presenti al convegno è stato infine organizzato un press tour che ha dato la possibilità di conoscere alcune delle aziende riunite nell'Associazione Marche Yachting and Cruising: dopo la visita alla Superyacht Yard del Gruppo Ferretti, dove si costruiscono tutte le unità in metallo della holding forlivese, siamo stati nelle sedi produttive di ISA Yachts del Gruppo Palumbo, dove vengono realizzati sia grandi yacht in metallo sia in composito, di Cantiere delle Marche, specializzato nella costruzione di explorer yacht in metallo, di Italia Yachts, costruttore di barche a vela e a motore in composito, di Wider Yachts, dove si realizzano catamarani e barche a motore in composito, e di Silent Yacht, anch’esso costruttore di catamarani in composito ma solo con motorizzazioni elettriche. Il tour è culminato al Cantiere Navale Rossini di Pesaro, una tra le strutture più all'avanguardia presenti in Adriatico, focalizzata su assistenze e refit per gli yacht.
Anche se il tempo dedicato alle singole visite non è stato molto, il tour ha centrato il suo obiettivo di fornire ai giornalisti un quadro chiaro sul valore del cluster marchigiano. Comunque la si declini, dagli yacht più piccoli ai giganteschi scafi da 80 metri, dalle produzioni seriali alle unità totalmente custom, la cantieristica Made in Marche ha tutte le qualità necessarie per poter continuare a essere protagonista del mercato nautico internazionale.