Civitavecchia: taglio del nastro per il cantiere Tankoa Yachts
"Per cortesia non chiamate più questo cantiere “ex Privilege” ma solo Tankoa". Ha esordito così Pino Musolino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, durante la conferenza stampa che si è svolta lunedì a Civitavecchia, nella località La Mattonara del porto, a seguito dell’inaugurazione di quella che a diviene la seconda facility produttiva di Tankoa Yachts.
Di Privilege Yard, la fallimentare operazione svanita una decina di anni fa in un mare di debiti, oggi restano solo i resti del P430, il megayacht mai ultimato che si staglia a perpetuo ricordo della fosca vicenda, nel terreno attiguo a quello che il demanio ha affidato al cantiere ligure con una concessione al momento di quattro anni.
Musolino ha poi aggiunto: “Le vicende precedenti – compreso il successivo fallimento della Konig srl, che si era impegnata a ultimare il P430 ndr – ci hanno imposto la necessaria cautela sui tempi della concessione, ma siamo sicuri che la scelta di Tankoa Yachts segni un importante passo avanti per il rilancio dell’area portuale di Civitavecchia e che il rinnovo fra quattro anni verrà da sé.”
Alla cerimonia erano presenti diverse autorità locali, oltre a Vincenzo Poerio, CEO di Tankoa Yachts, cantiere navale specializzato nella costruzione di navi da diporto in metallo che nel triennio 2020/2023 ha saputo quadruplicare il proprio fatturato. Segno di un'azienda a dir poco in salute che in 20 anni di attività ha saputo conquistare un ruolo di primaria importanza nel mercato della nautica extra lusso concentrando la propria produzione su scafi fra i 40 e i 70 metri di lunghezza, e che proprio dalla struttura di Civitavecchia conta di acquisire ulteriore linfa per il proprio business. Grazie al nuovo cantiere, Tankoa prevede di arrivare a una capacità produttiva che gli consenta di avere contemporaneamente 12 commesse in lavorazione nelle diverse fasi, dalla progettazione al completamento, in modo da garantire quattro consegne all’anno. Un flusso stabile di produzione che necessita di spazi e risorse.
“Abbiamo già investito oltre cinque milioni di euro per rendere operativa una struttura in abbandono – ha dichiarato Vincenzo Poerio – dove già impieghiamo 70 persone per i lavori di carpenteria necessari per la costruzione di scafi e coperte dei nostri yacht, ma che a pieno regime potrà dare ancora più occupazione. Al momento è già stata avviata la costruzione di tre unità che una volta terminate verranno varate nel porto di Civitavecchia e poi portate a Genova, nella sede principale di Tankoa Yachts, per l’allestimento.
Con questo progetto – ha aggiunto Poerio - Tankoa si propone di trasformare l'area portuale di Civitavecchia in un centro di eccellenza per la costruzione di superyacht ma puntiamo anche a uno sviluppo delle attività di refitting di grandi unità da diporto. Per questo servirà avere non solo spazio a terra ma anche un molo dedicato all’interno del porto di Civitavecchia, cosa che abbiamo già richiesto all’Autorità portuale e che speriamo di ottenere.”
L’apertura del cantiere Tankoa Yachts chiude un capitolo difficile per le attività produttive del porto di Civitavecchia, che per oltre un decennio sono rimaste in stallo. Oggi, però, il cantiere di La Mattonara riprende vita con un progetto che non solo porta lavoro, ma si focalizza anche sulla formazione e sulla crescita di nuove competenze, integrando il cantiere in una più ampia visione di sviluppo dell'area.