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L’impatto delle sanzioni alla Russia sull’industria dei superyacht: un settore in trasformazione

Superyacht

18/01/2025 - 09:29

La Corte Suprema del Regno Unito ha recentemente esaminato un ricorso riguardante il superyacht Phi di 58,5 metri, detenuto a Londra dal marzo 2022 a seguito di sanzioni legate all'invasione russa dell'Ucraina. Il proprietario dello yacht, l'uomo d'affari russo Sergei Naumenko, ha contestato il sequestro, sostenendo di non avere legami con il Presidente Putin o con lo Stato russo.

Nonostante i precedenti ricorsi siano stati respinti dai tribunali, si attende ora il verdetto della Corte Suprema. Questo come altri è un caso dei nostri giorni. In questo articolo ci siamo avvalsi dell’analisi del Prof. Phil Klaus e della dott.ssa Gabbi dell’International University del Principato di Monaco, che recentemente hanno analizzato la questione.

Sailing Yacht A

L’imposizione di sanzioni internazionali contro gli oligarchi russi, in risposta all’invasione dell’Ucraina nel 2022, ha generato un profondo impatto sull’industria globale dei superyacht. Questo segmento, simbolo di lusso ed esclusività, si è trovato improvvisamente esposto alle dinamiche geopolitiche globali, con ripercussioni che si estendono ben oltre il mercato di riferimento.

“L’industria dei superyacht, simbolo di eccellenza e lusso, si trova al centro di un vortice economico e politico scatenato dalle sanzioni internazionali imposte alla Russia in seguito al conflitto in Ucraina. Queste misure, mirate ai beni di lusso degli oligarchi russi, hanno causato profonde ripercussioni su cantieri navali, marina, fornitori e servizi ancillari, ridisegnando l’equilibrio di un mercato globale già sotto pressione” spiega il professor Klaus.

La nostra redazione ha ricevuto la ricerca in anteprima e condivideremo con voi su più articoli il riassunto del report.

Secondo lo studio, gli effetti di queste sanzioni sono molteplici e toccano tutti i settori coinvolti: dai cantieri navali agli architetti, dalle marine ai broker, fino ai legali, alle società di gestione, al settore dei refit, ai capitani ed equipaggi, agli uffici familiari e ai servizi accessori. Le sanzioni hanno determinato la sospensione di progetti di alto valore, perdite economiche significative, costi di conformità in aumento, insicurezza lavorativa e interruzioni operative.

Le conseguenze economiche sulle aree dipendenti dall’industria dei superyacht

Le ricadute si sono fatte sentire pesantemente nelle aree che fanno affidamento su questa industria di lusso. Cantieri navali che costruivano yacht personalizzati per clienti russi hanno visto svanire contratti multimilionari, mentre broker e marinas si sono trovati a gestire una contrazione della domanda inaspettata. Anche il settore dei refit e della manutenzione ha subito perdite, con molti yacht sequestrati o abbandonati nei porti.

In parallelo, queste sanzioni hanno comportato un aumento dei costi di conformità legale e amministrativa, con società di gestione e legali costretti a verifiche aggiuntive per evitare di incorrere in sanzioni secondarie. Gli uffici familiari e i team di gestione patrimoniale hanno dovuto affrontare sfide nella gestione di asset di lusso, spesso immobilizzati a causa dei provvedimenti.

Adattamenti strategici e nuove opportunità

Nonostante il contesto avverso, l’industria ha dimostrato una certa capacità di adattamento. Alcuni operatori hanno esplorato nuovi mercati, spostando l’attenzione verso regioni meno colpite dalle sanzioni, come il Medio Oriente e l’Asia. Altri hanno investito in innovazioni tecnologiche e materiali sostenibili per differenziarsi in un panorama competitivo in evoluzione.

Un esempio significativo è rappresentato dalla riallocazione strategica di molte attività operative. Alcuni cantieri navali hanno diversificato il loro portafoglio, puntando su yacht di dimensioni inferiori o su nuovi segmenti, come gli explorer yacht, capaci di attrarre una clientela internazionale più ampia.

Graceful, lo yacht di Putin. Courtesy by SuperyachtTimes

Un settore resiliente di fronte alle sfide globali

Le difficoltà incontrate dall’industria dei superyacht evidenziano la profonda interconnessione tra politica globale e mercati di lusso. Mentre il settore si trova a navigare in acque turbolente, emerge la necessità di resilienza e innovazione per affrontare le sfide future.

L’industria dei superyacht rappresenta da sempre un simbolo di esclusività e opulenza, ma gli eventi recenti hanno dimostrato quanto sia vulnerabile alle dinamiche geopolitiche. Questo periodo di trasformazione potrebbe tuttavia rappresentare un’opportunità per ridefinire il settore, puntando su sostenibilità, diversificazione e una maggiore consapevolezza dei rischi globali.

Mentre il verdetto della Corte Suprema del Regno Unito sul caso del superyacht Phi è atteso con grande interesse, il futuro dell’industria appare sempre più legato alla capacità degli operatori di adattarsi rapidamente e strategicamente a uno scenario internazionale in costante mutamento.

Filippo Ceragioli

©PressMare - riproduzione riservata

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