
Il cantiere Camuffo, foto archivio Camuffo
Camuffo, il cantiere degli yacht Stradivari del mare, chiude dopo 587 anni
I Cantieri Camuffo di Portogruaro, noti per la costruzione di motoryacht in legno definiti gli "Stradivari del mare", stanno per chiudere definitivamente. A soli tre anni dal traguardo dei 590 anni di attività, questa storica realtà della nautica italiana cesserà la produzione, segnando la fine di un'epoca.

Il recente varo del terz’ultimo motoryacht prodotto ha rappresentato uno degli ultimi atti di una storia lunga secoli. L’imbarcazione è stata messa in acqua sul fiume Reghena, come da tradizione, per poi essere trasferita a Porto Nogaro, dove si trovano diverse unità prodotte dallo storico cantiere. L’attività si è progressivamente ridotta nell’ultimo decennio, non a causa della crisi del settore, ma per la mancanza di eredi.

Giacomo Camuffo, 91 anni, 18ma generazione, è infatti l’ultimo custode della tradizione familiare. Suo fratello Marco, che condivideva con lui la passione e la gestione del cantiere, è scomparso sei anni fa. Con il trasferimento delle ultime due imbarcazioni rimaste, il cantiere di via Zambaldi chiuderà definitivamente.
Nel frattempo, la società rimarrà attiva solo per completare le operazioni di vendita delle due imbarcazioni ancora disponibili. Una di esse era quasi stata acquistata da un cliente, che ne aveva pagato l’acconto prima di morir improvvisamente per cause naturali.

Quasi sei secoli di storia: la dinastia Camuffo
Il cantiere Camuffo è conosciuto come il più antico cantiere navale ancora operativo al mondo. Le sue radici risalgono al 1438, quando la Serenissima Repubblica di Venezia selezionò i migliori maestri d’ascia per l’Arsenale di Candia, nell’attuale Creta. Tra questi figurava El Ham-Muftì, proveniente dall’area tra Bisanzio e il Nilo, considerato il capostipite della famiglia.
Dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453, un ramo della famiglia si stabilì a Chioggia, convertendosi al cristianesimo e assumendo il cognome Camuffo. Da quel momento, la dinastia ha proseguito ininterrottamente l’attività, costruendo imbarcazioni per la pesca, il commercio e la guerra. Nel 1840, il cantiere si trasferì definitivamente a Portogruaro, specializzandosi nella produzione di motoryacht di lusso in legno.

Nel 2003, la Harvard Business School ha inserito i Cantieri Camuffo tra le 10 aziende familiari più longeve del mondo, confermando il primato assoluto nella cantieristica navale.
Motoryacht Camuffo: l'eccellenza della costruzione in legno
I motoryacht Camuffo sono pezzi unici, realizzati con una tecnica costruttiva tramandata di generazione in generazione. Il cantiere ha sempre rifiutato l’uso della vetroresina, mantenendo la tradizione della costruzione in legno con standard qualitativi superiori.
Ogni yacht viene realizzato con 15.000 ore di lavoro, grazie a una squadra di maestri d’ascia altamente specializzati.

Materiali e tecniche costruttive
Scafo e sovrastrutture: realizzati in compensato marino superlamellare da 19 strati, trattato contro insetti e umidità. Lo scafo viene poi protetto con una sequenza di fondo, sottosmalto, stuccatura e smalti, garantendo durata e resistenza agli agenti atmosferici.
Interni di pregio: mobili e pannellature in radica di erable, noce e mogano sapeli, lavorati con incastri perfetti per esaltare le venature naturali del legno.
Insonorizzazione e isolamento termico: utilizzo di materiali innovativi, come multistrato con inserti di sughero, gomma e piombo, per garantire silenziosità e comfort a bordo.

Motorizzazione e performance: il C65 Flying Bridge, modello di punta da 20 metri, è dotato di una carena planante con angolo di 22° in ingresso e 15° in uscita, studiata per ridurre la resistenza all’acqua. Con una motorizzazione da 2000 HP complessivi, è in grado di raggiungere 38 nodi di velocità massima e mantenere una crociera di 30 nodi con un consumo di soli 185 litri/ora.
L’attenzione ai dettagli si estende anche alla progettazione della sala macchine, dove gli scarichi sono studiati per minimizzare l’impatto idrodinamico e l’isolamento termico consente di mantenere stabile la temperatura interna, riducendo il fabbisogno energetico a bordo.
Nonostante la qualità artigianale, i motoryacht Camuffo non hanno un costo sproporzionato rispetto a modelli simili in vetroresina. L’assenza di intermediari e il controllo diretto della produzione hanno sempre permesso di mantenere un prezzo competitivo, offrendo un valore di mercato stabile nel tempo.

La chiusura di un'epoca
La cessazione dell’attività non è legata a fattori economici, ma all’assenza di un successore in grado di portare avanti la tradizione familiare. Nel corso degli anni, diverse aziende hanno manifestato interesse per l’acquisizione del marchio, ma la famiglia Camuffo ha sempre rifiutato, in attesa di un compratore che comprendesse lo spirito del cantiere.
Nel 1990, Marco Camuffo è stato insignito del titolo di Pioniere della Nautica da UCINA, un riconoscimento che ha reso omaggio alla sua dedizione alla perfezione artigianale e all’innovazione nel settore navale.
La chiusura dei Cantieri Camuffo rappresenta la fine di una tradizione secolare, ma il nome di questa dinastia e il valore delle loro imbarcazioni resteranno un punto di riferimento nel mondo della nautica. Resta solo da vedere se, in futuro, qualcuno sarà in grado di raccogliere questa preziosa eredità e riportare in vita un marchio che ha scritto la storia della cantieristica mondiale.
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