Le Marche al Cannes Yachting Festival 2025: nautica, turismo e nuovi approdi
Al Cannes Yachting Festival 2025 l’associazione Marche Yachting & Cruising ha presentato le ultime iniziative a sostegno della filiera nautica regionale e del suo indotto, con un focus particolare sul progetto “Approdi”, che punta a dotare il territorio di infrastrutture adeguate per accogliere yacht di grandi dimensioni.
L’incontro con la stampa, il quarto organizzato dall’associazione in ambito internazionale, presentato dal presidente Maurizio Minossi, ha visto la partecipazione della dott.ssa Marina Santucci, direttore di ATIM – Agenzia Turismo e Internazionalizzazione della Regione Marche - e di Alfonso Postorino, direttore del Cantiere Rossini di Pesaro e consigliere dell’associazione.
Marche, una regione manifatturiera che guarda al mare
Nel suo intervento, Marina Santucci ha sottolineato come la nautica stia entrando a pieno titolo tra i settori strategici delle Marche, tradizionalmente note per le attività manifatturiere.
«Stiamo lavorando – ha spiegato – per creare un legame diretto tra il brand Marche e lo yachting, così come già avviene con altri comparti industriali. È fondamentale posizionare il territorio a un livello alto, capace di attrarre turisti internazionali ad elevata capacità di spesa, come gli armatori delle grandi navi da diporto».
Santucci ha inoltre ricordato come la filiera non rappresenti soltanto un settore di lusso destinato a pochi, ma un comparto produttivo con un forte indotto economico e occupazionale. A conferma della solidità del sistema, Francesco Acquaroli, il Presidente della Regione, ha recentemente annunciato che nel 2025 le Marche sono state la seconda regione italiana per crescita del PIL, con un +0,8%, tendenza che dovrebbe proseguire anche nel 2026.
Produzione di superyacht: i numeri delle Marche
Alfonso Postorino ha messo in evidenza i dati più recenti, elaborati dal Cantiere Rossini su fonti ufficiali, relativi alla produzione di yacht sopra i 24 metri nel quinquennio 2020-2024.
«Le Marche da sole – ha dichiarato il manager del cantiere pesarese – hanno costruito 360 yacht oltre i 24 metri, più di quanto realizzato complessivamente da Olanda, Germania e Turchia nello stesso periodo».
Un risultato che conferma il peso industriale della regione, ma che evidenzia allo stesso tempo una criticità: la carenza di approdi attrezzati. «Oggi – ha aggiunto Postorino – gli yacht escono dai cantieri, ma non tornano più nelle Marche perché mancano gli ormeggi adeguati. È un limite che penalizza l’intero territorio».
Il progetto “Approdi”: nuove banchine a Civitanova e Ancona
Per colmare questo gap infrastrutturale, l’associazione sta portando avanti il progetto Approdi, in collaborazione con l’Autorità Portuale di Ancona e le amministrazioni locali.
A Porto Civitanova è già stata individuata una banchina di oltre 70 metri, messa a disposizione dalla Capitaneria di Porto, in grado di ospitare yacht fino a 60 metri di lunghezza (499 GT).
Ad Ancona, invece, è in fase avanzata la progettazione di una banchina da 120 metri con pescaggio fino a 8 metri e specchio acqueo di 100 metri: un’infrastruttura capace di accogliere grandi yacht e velieri di ultima generazione, sia in transito estivo sia come base invernale.
Postorino ha ricordato l’esperienza del cantiere Rossini a Pesaro, dove la realizzazione di 12 posti barca ha già dimostrato come la disponibilità di ormeggi attragga armatori e ospiti, generando ricadute immediate su ristorazione, hotellerie e servizi locali.
Verso una rete nazionale di eccellenze
Guardando al futuro, l’associazione intende rafforzare le sinergie con altri distretti nautici italiani, come quello della Spezia o del Friuli Venezia Giulia, nell’ottica di una promozione coordinata del made in Italy nautico.
«Non si tratta di concorrenza territoriale – ha precisato il presidente Minossi – ma di valorizzazione reciproca, per costruire una rete di qualità».
La conferenza stampa di Cannes ha ribadito come le Marche non siano soltanto una regione manifatturiera, ma un player di primo piano nella cantieristica di grandi yacht. Con l’avvio del nuovo piano regolatore portuale di Ancona e l’attuazione del progetto Approdi, la regione punta a trasformarsi non solo in un polo di produzione, ma anche in una destinazione di riferimento per la nautica internazionale.
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