Aztec 9 metri

Aztec 9 metri

Barche da ricordare: Aztec 9 metri

Barca a motore

01/11/2025 - 18:50

Aztec  9 metri è una barca che sembra una barca da diporto, ma senza il taglio delle imbarcazioni e dei natanti di oggi. Murate intere e robuste, perché senza grandi finestrature laterali come sono di moda oggi, e che rimangono solide e non risentono delle flessioni e delle torsioni dello scafo in navigazione, anche con mare mosso.

Gli oblò ci sono, ma sono a perfetta tenuta di fianco alla lunga tuga e, soprattutto, incernierati in modo che non facciano acqua, se si tiene morbida la gomma che li rende stagni.

La sovrastruttura copre il pilota ed è di misura contenuta. Segue il pozzetto e i motori entrobordo sono facilmente raggiungibili da due portelloni messi nel pozzetto, stando sempre attenti che restino stagni.

La carena è stupenda: con i motori da 135 HP ciascuno (di solito due Aifo 806 AM) la barca può raggiungere una velocità di 23 nodi e una velocità di crociera di 20 nodi, con un’autonomia da regime di crociera di 15 ore. La carena è dislocante veloce, come si vede dalle cifre, e progettata apposta in America proprio per barche di piloti, che devono navigare anche con mare tutt’altro che placido e calmo.

La barca, di costruzione omologata RINA, è stata costruita con lo scafo in un unico pezzo, mentre all’epoca della sua presentazione le barche spesso erano fatte con due semi gusci giuntati in chiglia, ma non sempre affidabili.

Stiamo dunque parlando di una barca che, pur essendo dislocante, può viaggiare a buona velocità di crociera e non deluderà certo chi pensa che un natante di soli 9 metri come questo possa navigare veloce.

Perché la carena era ottima? Perché permette una buona velocità, anche quando altre barche non vanno per mare: ma questa è nata come pilotina, ossia come barca per portare comunque i piloti portuali alle navi che devono entrare o uscire dal porto con il pilota a bordo.

Gli interni sono fatti per 4 persone, perché c’è un bel pozzo catene, cabina di prora con due cuccette a V, a dritta un divano trasformabile in letto doppio e a sinistra il bagno (non grande) e il mobile cucina.

Uscendo all’esterno si trova la timoneria a sinistra e il sedile per il copilota a dritta. Detto tra noi si può anche dormire in un bel sacco a pelo nel pozzetto che è sgombro.

Inutile dire che questa barca prodotta dal 1972 fino almeno al 1984 fu costruita in una cinquantina di unità, in parte come pilotina professionale, ma anche per corpi di polizia e per diporto.

Insomma l’Aztec ebbe successo per la serietà della sua carena e della costruzione. Tra parentesi l’Aztec è stato uno dei numerosi modelli di natanti prodotti dal cantiere Crestliner di Ameglia, sul fiume Magra e tutti ebbero un buon successo. Era una barca fatta per andar per mare, non per farla soltanto vedere: rispetto alle barche di oggi gli interni non hanno un lusso particolare, ma sono graziosi e pratici.

Come ho scritto una volta, perché comprare oggi un AZTEC? Perché è e sembra una barca

seria, come la sua carena, con un estetica gradevole molto alienare e senza forzature, fatta in un’epoca in cui i progettisti di interni e gli arredatori non erano ancora approdati alla progettazione di barche.

Scheda tecnica

Lunghezza f. t. metri 9,00 - larghezza max - metri 3,10 - immersione centimetri 45 - serbatoio gasolio da litri 400.

È una barca ancora interessante e da tenere in considerazione se si cerca un natante a motore.

In sintesi: carena ottima, interni gradevoli, per quanto sintetici e senza fronzoli e un bel pozzetto: un’ottima barca da crociera e da pesca. Da un natante non si chiede di più.

Se volete informazioni su questo modello e su altre barche, potete sempre telefonarmi al 335/7021640, utilizzando il mio servizio di consulenza tecnica telefonica, che mi ha fatto conoscere dal marzo 1974 con la scritta “Non prendete fregature”, pubblicata già da allora.

Arch. Gino Ciriaci

©PressMare - riproduzione riservata

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