Parte la seconda stagione di Sailing into the future. Together
Parte la seconda stagione di Sailing into the future. Together
Sei regate, la voglia di eccellere, continuare a riflettere sulla sostenibilità, potenziare il lavoro di squadra. Il progetto Sailing into the Future. Together di IBSA, con il navigatore oceanico Alberto Bona, torna in mare per la seconda stagione. Sarà un anno estremamente impegnativo, con oltre 13mila miglia da navigare tra un oceano e mari epici: dall'Atlantico al Golfo di Biscaglia, al canale della Manica, fino al Mar Celtico e il Mediterraneo.
"Il 2022 è stato entusiasmante - racconta Alberto Bona - i primi sei mesi a preparare la nostra barca, studiare, allenare me stesso e un team costruito ad hoc. Poi la Route du Rhum, meravigliosa, formativa, difficile e incredibilmente impegnativa, una regata che mi ha lasciato addosso una grande voglia di andare avanti, avere altro Oceano e altri mari da navigare. Sono pronto, le nuove sfide sono tante, tante miglia e tanto lavoro per avere sempre la barca nelle migliori condizioni".
"Siamo pronti per una nuova stagione sportiva, sicuramente molto impegnativa ma che siamo certi ci regalerà anche grandi emozioni" – dichiara Giorgio Pisani, Vice Presidente Southern Europe di IBSA e Leader del progetto Sailing into the Future. Together. – "La Route du Rhum è stata un banco di prova molto importante, un'esperienza che ci ha consentito di 'collaudare' non solo il nuovo Class40 IBSA, ma tutta la squadra. Apriamo adesso il 2023 con un entusiasmo ancora maggiore per le regate che attendono Alberto e il suo nuovo equipaggio, uniti e determinati a fare sempre meglio".
Nella seconda stagione il Class40 IBSA percorrerà l'Atlantico tre volte, e sperimenterà una nuova formazione in barca con la costruzione di un equipaggio. "Il calendario propone quest'anno una serie di regate molto dure, pensate per un team e non in solitario. Questa sarà una sfida nella sfida, e avremo modo di riflettere insieme a IBSA su tanti nuovi temi: accanto alla sostenibilità, il lavoro di squadra, la preparazione e la gestione dell'equipaggio", spiega ancora Bona.
Si parte con la RORC 600, al via il 20 febbraio, un eccezionale "slalom" di 600 miglia tra le isole caraibiche con partenza e arrivo ad Antigua. Sarà l'esordio ufficiale del Class40 IBSA in una regata in equipaggio, che vedrà Alberto Bona in barca con l'amico-avversario Luke Berry, il francese armatore di un Class40 gemello, il progetto n.1 del Mach 5 di Sam Manuard. Berry è un navigatore di esperienza nella categoria e amico di Alberto, e nel pieno spirito di condivisione tra oceanici, sarà protagonista nel pozzetto del suo ex avversario. "Insieme - spiega Bona - potremo far esprimere alla barca il massimo delle sue potenzialità". A bordo del Class40 IBSA per la RORC 600 Caribbean ci sarà anche il team manager di Alberto, Luca Bertacchi, ed esordirà lo spagnolo Pablo Santurde del Arco, che farà stabilmente parte del team anche nelle altre regate della stagione. Santurde ha una grande esperienza di navigazione e ha ottenuto numerose vittorie in doppio nel campionato Class40. "Ho iniziato a lavorare con Pablo da mesi - racconta ancora Bona - penso che sia un'ottima scelta per me".
In un'ottica di sostenibilità e per tornare a "macinare miglia", il Class40 IBSA rientrerà in Europa partecipando alla Défi Atlantique, regata in due tappe, Guadalupa - Horta (Isole Azzorre) - La Rochelle: 3.500 miglia di navigazione che consentiranno allo scafo e al team di tornare in Europa e ritrovare casa IBSA in Bretagna. Partenza della prima tappa il primo aprile, arrivo previsto in circa 20 giorni di navigazione, la Défi Atlantique è il primo banco di prova oceanico del 2023 per il team di IBSA, che parteciperà alla regata con un equipaggio di tre persone: accanto ad Alberto e Pablo, il terzo navigatore è in fase di scelta.
A giugno, il Class40 IBSA sarà protagonista di una delle regate più complesse e affascinanti per i navigatori che amano il Nord: la Normandy Channel, una regata di 1000 miglia x2 - Alberto e Pablo a bordo - con partenza e arrivo a Caen, un percorso tra fari, capi e isole nel Mar Celtico. Sarà la prima volta che lo scafo incontrerà il Fastnet Rock quest'anno, ma si spingerà ancora più a Nord sulla costa irlandese, lungo il St. George Channel, dove troverà panorami mozzafiato, condizioni impegnative e tanta cartografia per superare una regata ancora poco nota in Italia, ma meravigliosa da vivere e raccontare.
Seguendo il programma estremamente ambizioso, a luglio si torna prima in Oceano, e quindi si affronta la leggenda: dopo aver trasferito la barca sulla costa atlantica della Bretagna, a fine giugno Alberto Bona e Pablo Santurde parteciperanno alla Le Sables-Horta-Le Sables, altre 3.000 miglia in oceano, questa volta in doppio, in due tappe da navigare in circa due settimane. Ma non basterà, perché solo una settimana dopo Alberto, Pablo e un terzo componente dell'equipaggio parteciperanno alla leggendaria "Rolex Fastnet Race", una delle regate più dure, iconiche e amate dai navigatori di tutta Europa, con partenza da Cowes, sull'isola di Wight in Gran Bretagna, e arrivo a Cherbourg-en-Cotentin, in Francia, dopo aver girato (per il Class40 IBSA la seconda volta in questa stagione) il mitico faro sulle coste irlandesi.
La fine dell'estate sarà utilizzata per allenamenti e regate test, e vedrà la presenza di Alberto Bona ai due principali eventi italiani della nautica, il Salone di Genova e la Barcolana, in vista dell'ultima grande impresa che lo attende nel 2023: il secondo semestre, infatti, sarà tutto dedicato alla Transat Jacques Vabre, grande obiettivo della stagione, appuntamento estremamente atteso da tutti i velisti oceanici europei. Al via da Le Havre il 29 ottobre, la regata si concluderà in Martinica dopo 4.250 miglia di navigazione in equipaggio composto da due persone.
"Sarà una stagione impegnativa, che definirei - anche visto che andremo per due volte molto a Nord - una stagione da Highlander. Molti oceanici effettueranno le mie stesse scelte in termini di calendario, e quindi ci saranno più occasioni per confrontarci e migliorare in vista della Transat Jacques Vabre. La Route du Rhum mi ha lasciato una grande grinta e voglia di migliorarmi. In questi mesi abbiamo lavorato molto sulla barca, le vele, l'elettronica. Faremo ulteriori migliorie e ci impegneremo tutti per far funzionare un team che ha innesti importanti rispetto alla scorsa stagione. 13mila miglia teoriche sono molte a bordo di un Class 40, ma ho solo una cosa da dire: ho una voglia incredibile di cominciare e di far correre il Class 40 IBSA", conclude Bona.