La gamma Waveless di stabilizzatori elettrici firmati CMC Marine
CMC Marine al Discover Boating Miami International Boat Show
Dopo aver partecipato ai saloni di Düsseldorf e poi a quello Seattle CMC Marine prosegue il suo tour mondiale e sarà uno degli oltre mille espositori presenti al Discover Boating Miami International Boat Show 2023, in programma dal 15 al 19 febbraio.
L’azienda che per prima ha introdotto la stabilizzazione elettrica nel settore nautico è orgogliosa di partecipare al Salone internazionale di Miami, fiera che accoglie oltre mille espositori e migliaia di barche, con l’obiettivo di rafforzare i legami con alcuni dei principali cantieri mondiali e presentare i propri sistemi alle tante altre aziende presenti.
Durante la fiera, in programma dal 15 al 19 febbraio, allo stand del brand toscano sarà possibile vedere alcuni tra gli stabilizzatori elettrici di maggiore successo, i cui vantaggi principali sono da sempre le prestazioni eccezionali a fronte di un ingombro ridotto e di un basso consumo energetico. I prodotti che l’azienda di Alessandro Cappiello ha scelto di esporre sono un HS20 e un HS60, in rappresentanza delle due gamme di prodotto Waveless e Stabilis Electra, dedicate a imbarcazioni dai 12 fino agli 80 metri. Stabilis Electra è coperta da Brevetto Europeo definitivo – n° 2172394 – e, come tutta la produzione firmata CMC Marine - che comprende sistemi di stabilizzazione, timonerie e bow thruster – è certificata e garantisce un elevato livello di affidabilità e qualità.
Il Nord America è un mercato con forte richiesta di barche di media e piccola taglia, che spesso vengono utilizzate quasi quotidianamente, e la linea di stabilizzatori ultracompatti Waveless prodotta da CMC Marine è la soluzione perfetta per chi ha bisogno di praticità e va alla ricerca di sistemi poco ingombranti la cui manutenzione non comporti impegno ed energie eccessive. Gli Stati Uniti, per altro, sono uno dei tanti mercati in cui CMC Marine sta espandendo la sua produzione: i suoi sistemi vengono infatti installati sul 34% circa dei superyacht a livello mondiale, che navigano non solo in Europa e nelle Americhe ma anche nelle acque più lontane come la Nuova Zelanda, Hong Kong, o la Repubblica Domenicana.