Pastrovich Studio - 27,4m Atlantico: la forma del vuoto

Pastrovich Studio - 27,4m Atlantico: la forma del vuoto

Pastrovich Studio - 27,4m Atlantico: la forma del vuoto

Superyacht

22/10/2020 - 18:37

Atlantico è l’ultima creazione dell’architetto e designer navale Stefano Pastrovich. Supporto alla nave madre 55m Atlante, la barca è lunga 27,4m e raggiunge una larghezza di 10,2m con le terrazze di poppa aperte. Le linee d'acqua sono state curate da Lateral Naval Architects/ BMT.

Il filo conduttore dell’opera è un’estetica razionale, con spazi ampi e ininterrotti, progettati per essere versatili e funzionali.

L’architetto Stefano Pastrovich, 47 anni, italiano con base nel Principato di Monaco, è già noto per aver partecipato durante la sua carriera a progetti eccentrici e di forte impatto architettonico ed estetico, come il 104m Le Grand Bleu ed il 36m Wallypower. Progetti spinti dalla ricerca di nuove forme e concetti, il cui scopo è stato di far evolvere il mondo della progettazione navale.  Atlantico è senza dubbio uno fra questi: un progetto “di rottura”, realizzato grazie alla rara congiuntura fra l’apertura dello spirito armatoriale e quella dell’architetto, che ha reso possibile l’applicazione originale di soluzioni architettoniche essenziali.

DISEGNARE IL SILENZIO

“Atlantico è il risultato di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo. 
È la risposta alla domanda: quali requisiti deve avere il design navale per soddisfare le esigenze dell’uomo contemporaneo?”

Fin dall’inizio del concept design, l’architetto Stefano Pastrovich ha tenuto a mente l’insegnamento dell’illustre collega tedesco Mies Van Der Rohe “Less is more”, che identifica nel bello l’essenziale architettonico. 
L’essenzialità dell’architettura, infatti, è capace di liberare lo spirito del suo fruitore dal bombardamento cognitivo caratteristico della vita moderna: Pastrovich ha applicato questa teoria ad Atlantico, progettando i soli elementi che ha ritenuto necessari per vivere l’esperienza del mare.
Il ponte di Atlantico misura 27x8 metri, per una superficie di 145 metri quadrati. In tutto questo spazio non ci sono mobili fissi, all’infuori della consolle e dei sedili del pilota. Tutti i sofà e tavoli sono fissati al ponte tramite dei perni facilmente smontabili. 

“Pensiamo che disegnare un ponte senza mobili aiuti a liberare la mente e dare spazio alla creatività personale dell’armatore. Disegnare l’essenziale è un po’ come disegnare il silenzio, il vuoto.
Si tratta di un lavoro di una difficoltà chirurgica, perché necessita di grande concentrazione per astrarsi dalla realtà sovraccarica di informazioni.”

Pastrovich Studio - 27,4m Atlantico: la forma del vuoto
Pastrovich Studio - 27,4m Atlantico: la forma del vuoto

LA CONTINUITÀ DELLO SPAZIO

Uno dei gesti architettonici più significativi del progetto è la continuità fra interni ed esterni: un tratto già caratteristico di Pastrovich, ma che in Atlantico viene espresso in modo ancora più forte. 

La continuità dello spazio non solo viene evidenziata dalla prosecuzione da prua a poppa del ponte in teak, come a ignorare la presenza della tuga, ma viene rafforzata anche dal taglio brusco verticale della tuga a poppa. La tuga, priva di portellone, lascia libero il ponte di poppa di correre per tutta la lunghezza della barca, annullando la percezione di essere dentro o fuori. 

L’obiettivo di creare uno spazio coperto che sia percepito come spazio esterno è stato determinante per lo studio concettuale architettonico: la progettazione statica del tetto, i pilastri di sostegno ed i vetri laterali.

PILOTIS NAUTICI

“Abbiamo stravolto il concetto di supporto perimetrale del tetto introducendo nella nautica il concetto di “Pilotis” (Pilastri), sviluppato da Le Corbusier negli anni ‘30. Abbiamo portato il carico del tetto sui pilastri con un conseguente alleggerimento della struttura perimetrale dei vetri, aumentandone la trasparenza e quindi la visione dall’interno verso l’esterno”.

I pilastri diventano in Atlantico un simbolo di cambio generazionale, marcando il passaggio da un tipo di progettazione a facciata tradizionale, con pareti forate da finestre, a quella della facciata continua o “curtain walling” usata nell’edilizia.   

AMPIO COME UN LOFT

L’architetto Stefano Pastrovich ha sviluppato gli interni sotto coperta tenendo sempre conto della continuità architettonica fra esterni e interni e progettando una lounge che potesse avere un doppio utilizzo e trasformarsi in due cabine di grande dimensione. 

“Abbiamo voluto ricreare la libertà offerta da un loft in città, dove l’armatore può dare spazio alla sua creatività: con il passare degli anni può modificarne il layout, cambiando stile e funzione”.

Come l’esterno, anche l’ambiente interno risulta essenziale: non si percepisce nessuna porta e nessuno sportello poiché sono nascosti nelle pareti. Inoltre gli elementi architettonici sono pochi: si notano i pilastri del ponte superiore che proseguono fino al pagliolo, il cielino con un disegno che esalta la geometria dei pilastri, i letti e i sofà sono removibili per poterli cambiare nel tempo.

PRESTAZIONI A TUTTA LARGHEZZA

L’esperienza dello Studio Pastrovich nella conversione dei Supply Vessel, accumulata durante l’ultimo decennio, ha portato consapevolezza dei vantaggi che l’utilizzo di scafi più larghi di quelli usati nella nautica tradizionale può avere nella progettazione del layout.

“Durante gli anni abbiamo sperimentato diversi layout e capito che un futuro con barche più corte e più larghe avrebbe generato dei vantaggi sia alla gestione del layout, sia alla manovrabilità”.

Lo scafo di Atlantico è stato disegnato combinando tutte le conoscenze tecniche acquisite nel tempo dallo Studio in un mix di geometrie: il doppio pattino, la svasatura a poppa e la prua tagliata. In questo modo è stato realizzato uno scafo molto largo da prua a poppa, che permette di ottenere un ponte di poppa e prua unico nella sua dimensione e di inserire un tender trasversalmente sotto il ponte di prua.

Parlando di numeri, se nella media degli yacht di lunghezza 27metri il baglio misura circa 7 metri, Atlantico arriva a misurare 8,3 metri di baglio, quando le terrazze di poppa sono aperte, raggiunge un massimo di 10.2metri.

Queste caratteristiche rendono questo progetto un “chase boat” particolarmente adatto per gli spostamenti quotidiani: veloce fra le isole e per accedere nelle baie e allo stesso tempo comodo e spazioso per vivere una giornata al mare.  

Atlantico: un pezzo unico
Atlantico è un pezzo unico nel suo genere perché offre una larghezza di ponte uguale a quella di uno yacht di 40 metri, mantenendo le prestazioni di navigazione di una barca di una barca di 27 metri. 

Pastrovich Studio - 27,4m Atlantico: la forma del vuoto
Pastrovich Studio - 27,4m Atlantico: la forma del vuoto


STRUTTURA INNOVATIVA

L’interno e l’esterno sono pensati come un continuum, in cui i pilastri rendono possibile una nuova architettura della facciata.
“Per evidenziare l’importanza che hanno i pilastri abbiamo voluto disegnarli con estrema forza estetica, in stile art decò”, spiega l’architetto Pastrovich.

SCAFO IMPONENTE

Lo scafo di Atlantico è stato disegnato combinando tutte le conoscenze tecniche acquisite nel tempo dallo Studio in un mix di geometrie: il doppio pattino, la svasatura a poppa e la prua tagliata.

GEOMETRIE DELLA TUGA

Il tetto della tuga è composto da una struttura fissa al centro e due sliding roof trasparenti, le cui dimensioni sono basate sulla misura massima del foglio di plexiglass disponibile in commercio. In questo modo è stato possibile eliminare le strutture secondarie intermedie e quindi aumentare al massimo la trasparenza del tetto.

PRUA A TUTTA LARGHEZZA

L’accesso a prua è consentito da una porta a pantografo estremamente larga, 1,5 metri, di dimensioni paragonabili ad uno yacht di 50 metri, per aumentare la permeabilità degli spazi che si susseguono sul ponte.   

VERSATILITÀ A POPPA

Verso poppa il ponte scende a gradoni: ciò consente di poter posizionare a cuscineria su diversi livelli e permettere all’armatore e ai suoi ospiti la libertà di scegliere il posto favorito.
La zona di poppa si apre e chiude come un origami. Le falchette laterali di poppa hanno il doppio scopo di fornire una grande protezione in navigazione e aprire il ponte lateralmente alla fonda.
La piattaforma di poppa è posizionata a 1,5 metri sopra il livello del mare, un’altezza appositamente superiore alla media per sia ovviare ai problemi di interferenza con le onde ma anche incrementare il senso di sospensione della barca sul mare.

L’ARCHITETTURA DELLA SCALA

La comoda scala che scende sotto coperta, con dei gradini di larghezza variabile da 0,7 a 1,2 metri come in uno yacht di grandi dimensioni, è riparata da un enorme tambuccio a filo ponte che si apre a soffietto, illuminando la zona armatoriale con un ampio skylight. 
L’architettura della scala è il filo conduttore dello stile architettonico: i listelli orizzontali portano l’osservatore a girare verso poppa, ritrovandosi nella lounge convertibile in cabina.


CARATTERISTICHE TECNICHE
•    LUNGHEZZA: 27,4 m
•    BAGLIO: 8,3 m
•    BAGLIO TERRAZZE APERTE: 10,2 m
•    IMMERSIONE: 0,8 m
•    GRT: 130,86
•    DISLOCAMENTO: 80,0 t
•    VELOCITà MASSIMA: 28 Knots
•    VELOCITà DI CROCIERA: 26 Knots
•    MOTORIZZAZIONE: N. 3 VOLVO / IPS – 735 KW @ 2400 RPM
•    TENDER MODELLO/DIMENSIONE: Williams 385
•    CERTIFICAZIONE: PLEASURE CRAFT “CE” conforming to European directive 2013/53/UE
•    CABINE PASSEGGERI: 2 cabine(4 guests)
•    CABINE EQUIPAGGIO: 2 double cabin (4 crew)

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