La nautica nel Porto di Cala Galera

La nautica nel Porto di Cala Galera

Inizio di Annus Horribilis per la Nautica a causa del Coronavirus

Servizio

26/03/2020 - 13:34

Massimi onori marinareschi e forte vicinanza a tutte le famiglie dei migliaia di deceduti per infezione Covid-19. Quasi tutti i settori stanno avendo profonde ferite dalla pandemia e La Nautica è una delle vittime importanti per l’economia del Paese. Esposizioni nautiche e regate rinviate o annullate, marine da diporto e yachting club sbarrati, produzione cantieristica fermata dal Governo e tutto l’indotto anche associativo impossibilitato a operare. Dopo un primo momento di preoccupazione per quello che stava accadendo all’estero e un successivo di diffusa ottemperanza a tutti i provvedimenti dello Stato per l’emergenza arrivata in Italia dichiarata il 6 marzo, ora si levano grida di allarme dal mondo del mare per la paura di danni futuri irreparabili.
 
Nei giorni scorsi il presidente dell'Associazione della Filiera Nautica Italiana e del Polo Nautico Italiano, Gennaro Amato, ha inviato lettere al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, ai ministri competenti in materia e ai governatori delle regioni che rappresentano i quasi 8.000 km della costa italiana, con l’appello  alla necessità e urgenza d'intervento in favore della nautica da diporto perchè la sospensione delle attività produttive dell'intero comparto del settore a seguito del DPCM del 22 marzo comporterà "danni irreparabili all'intera filiera” e "costringerà non solo oltre 100mila lavoratori della filiera a sospendere il proprio lavoro, ma soprattutto interromperà l'anno produttivo del segmento con le consegne estive programmate da aprile a giugno pertanto, conseguentemente, comporterà un blocco certo del settore sino alla prossima campagna produttiva dell'estate 2021".

Imbarcazioni a vela alla storica banchina della Pilarella a Porto Santo Stefano
Imbarcazioni a vela alla storica banchina della Pilarella a Porto Santo Stefano

 
Il titolare AFINA e PNI nel suo documento richiede di tener conto della particolarità e stagionalità del settore della Nautica affinché si possano apportare deroghe urgenti al DPCM del 22 marzo che consentano di continuare l’ attività pur nel rispetto dei decreti con la messa in atto di tutte le misure necessarie per la tutela dei lavoratori. La richiesta d'intervento per la cantieristica da diporto è ritenuta necessaria per consentire a molti imprenditori di portare avanti le commissioni in corso e mantenere i contratti dei lavoratori e poter far fronte alle esposizioni bancarie.
 
E a dire che da “Nautica in Cifre”, l'annuario statistico realizzato dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica in partnership con Fondazione Edison, che si fregia del patrocinio dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e che contiene  una serie di dati  fondamentali per analizzare nel dettaglio il quadro economico, l’industria italiana della nautica di diporto era in crescita ancora a due cifre per il quarto anno consecutivo, una ripresa significativa e consolidata a partire dai minimi del 2013,  con un incremento di fatturato del 75%,  con un aumento del numero degli addetti diretti del 13,8% sul 2017, così come il contributo della nautica al PIL 2,02%, in aumento del 10,6% rispetto all’anno precedente. L’eccellenza della produzione italiana è riconosciuta in tutto il mondo, come leader internazionale nella produzione di Superyacht - barche sopra i 24 metri e prima anche per il comparto delle unità pneumatiche superiore ai 7 metri. Fra i settori italiani il cui export è maggiormente cresciuti negli ultimi vent’anni, la nautica si piazza al nono posto assoluto.

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