Umberto Molineris: quello che puoi imparare è infinito

Umberto Molineris: quello che puoi imparare è infinito

Umberto Molineris: quello che puoi imparare è infinito

Sport

06/10/2023 - 17:01

«Sono trimmer dei foil e delle vele, quindi mi relaziono con chi i foil e le vele li progetta e li costruisce, ma in generale mi piace capire come funziona la barca a 360°. Se hai una mentalità aperta, sei curioso e hai voglia di imparare, ci sguazzi in questo mondo». “Questo mondo” è quello della Coppa America e lui è Umberto Molineris, trimmer di Luna Rossa Prada Pirelli. Nato a Ravenna da madre francese, Umberto (perfettamente bilingue) da bambino lega subito con la famiglia Plazzi: Matteo (attualmente Rules Advisor del team), lo avvicinerà al mondo della vela agonistica e del Match Race, mentre con Jacopo (coach di Luna Rossa Prada Pirelli) affronterà un lungo percorso di Classi olimpiche.

Dopo un brevissimo passaggio sull’Optimist e un periodo sul 420 e il 470, infatti, sarà sul 49er (in coppia con Jacopo Plazzi) che otterrà i principali successi, conquistando - tra il 2010 e il 2016 - diversi piazzamenti nella top 10 mondiale. Lungo la strada della qualificazione per i Giochi di Rio, Umberto e Jacopo incontrano Andrea Tesei e Ruggero Tita che oggi ritrovano a bordo di Luna Rossa, rispettivamente nei ruoli di trimmer e di timoniere. Terminata l’esperienza olimpica, che coincide con il periodo universitario (culminato con una laurea in Economia), nel 2018 Umberto partecipa al programma “New Generation” di Luna Rossa ed entra a far parte del team in tempo per correre l’edizione 2021 di Coppa America.

La sua importante esperienza velica e il fisico potente lo rendono perfetto per il doppio ruolo di trimmer/grinder (nella scorsa edizione a bordo c’erano 11 velisti contro gli 8 di adesso); oggi, invece, si dedica esclusivamente alla regolazione di foil e vele. «Terminata quella campagna di Coppa, ero subito pronto per rimettermi in gioco e cominciarne un’altra», dice. «Non aver raggiunto l'obiettivo è quello che mi dà la forza per impegnarmi tutti i giorni e allenarmi per vincere».

Oltre al pianoforte che suona benissimo (ha fatto diversi anni di conservatorio), Umberto ama le biografie e tutti quei libri che gli insegnano qualcosa e che saziano la sua curiosità: «Puoi stare alla base 24 ore al giorno e hai sempre da imparare, sempre da fare. Ovviamente ognuno di noi ha dei compiti ben precisi e non puoi scegliere di cosa occuparti, perché dobbiamo portare avanti il lavoro che ci è stato assegnato, ma quando finisco, ad esempio, mi piace stare accanto agli ingegneri o ai velai per imparare cose nuove. La possibilità di migliorare e ampliare le tue conoscenze è uno degli aspetti che più amo della Coppa. Non ho le competenze per disegnare vele o foil, ma essendo un velista, uno dei miei compiti è quello di dare feedback ai progettisti, dire quello che secondo me va bene o va migliorato».

Umberto ama tutti gli sport legati al mare e all’acqua, ma una sua grande passione rimane lo sci, che oggi per mancanza di tempo (e per evitare incidenti) non pratica spesso. Tifoso dell’Inter, è anche appassionato di calcio, ma non più come un tempo: «Anni fa ero un vero fan; oggi, in una stagione, riesco a vedere due partite!».

Il segreto per rimanere concentrati lavorando in un team di oltre 100 persone? «Non essere troppo emotivi; facendo sport è chiaro che la parte emozionale viene fuori, ma più riesci ad essere lineare, meglio è per te stesso e per il team».

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