Cesare Gabbia alla sua prima Coppa America in sella a Luna Rossa

Sport

02/08/2024 - 17:19

«Le gare allenano le gare, diceva il mio coach e spero che questo detto sia vero anche per le regate». Cesare Gabbia, oggi cyclor di Luna Rossa Prada Pirelli con il numero 25, inizia a praticare il canottaggio con la Società Canottieri Sampierdarenesi dopo il diploma Scientifico Tecnologico, complice una brutta caduta in moto. «Sono stato fermo a lungo e dovevo prendere massa muscolare e peso, quindi mi hanno consigliato di fare canottaggio», spiega. «Ho iniziato quasi per gioco, poi mi sono appassionato a questo sport e alla fine è diventato il mio lavoro».

Durante il suo percorso professionale (2013 - 2022) consegue importanti risultati internazionali, come la vittoria del Mondiale nel “Quattro senza” Under 23, seguita dal bronzo agli Europei assoluti di Belgrado nel 2014. Successivamente si aggiudica il bronzo a bordo dell’“otto” maschile agli Europei di Monaco di Baviera e il bronzo nell’“otto” ai campionati del mondo assoluti di Sarasota (2017).

Nel 2022, conclusa la carriera di canottiere, partecipa alle selezioni di Luna Rossa Prada Pirelli, spinto dai vecchi compagni di squadra e soprattutto da Emanuele Liuzzi, anche lui cyclor a bordo dell’AC75, che sarà poi il suo mentore nel team. «Quando mi hanno parlato della possibilità di entrare nel Power Team di Luna Rossa ero entusiasta e anche se non ho mai fatto una regata in vita mia, non ho paura di affrontare questa nuova sfida. Avere a fianco dei campioni esperti come Jimmy Spithill o Francesco Bruni mi rasserena, sono loro la mia esperienza».

Lo sforzo fisico non è certo una novità per lui: «Vengo da uno sport dove si fatica moltissimo e non mi fa paura, più che altro sento la responsabilità del ruolo, perché tutti si aspettano il massimo da noi, in termini di prestazioni e di potenza. Fino a oggi ci siamo allenati, ma quando inizieranno le regate vere e proprie con gli avversari e bisognerà fare tante manovre, lo sforzo per noi cyclor sarà certamente superiore. Sono comunque pronto e non vedo l’ora di cominciare».

Anche all’interno del Power Team la tensione cresce: «Siamo nove cyclor a disposizione della squadra e abbiamo formato un gruppo molto unito e affiatato», conclude Gabbia. «Certo, anche tra noi c’è competizione, è normale in sport di squadra perché ognuno vuole battere il proprio compagno, ma alla fine è un grande stimolo per tutti, infatti siamo cresciuti e migliorati tantissimo».

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