HP Watermakers celebra 30 anni di innovazioni nel segno della sostenibilità

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26/05/2025 - 12:37

Chissà se Defendente Grossi, il nonno, pensava a cosa stava dando l’avvio quando nel primo dopoguerra, in un garage nella periferia di Milano, dava inizio alla sua attività di tornitore conto terzi. Pezzi meccanici di precisione per una serie di fabbriche che iniziavano a muovere i primi passi nel laborioso capoluogo lombardo. Meccanica di precisione che ha subito indirizzato l’attività verso una rigorosa attenzione alla qualità e alla precisione delle lavorazioni, per rispondere al meglio alle richieste dei committenti.

Degli anni ’70 è l’ingresso in azienda di Luciano Zucco, che in seguito sposerà la figlia di Defendente Grossi, Valeria, e insieme struttureranno ulteriormente l’azienda, nel frattempo ingranditasi e trasferita nell’immediato hinterland milanese a Quinto Stampi. C’è anche una denominazione ufficiale OMELF, acronimo di officina meccanica lavorazioni ferro. È proprio alla fine degli anni ’70 che si iniziano le prime collaborazioni con alcuni costruttori di dissalatori, oltre ovviamente a tante altre realtà produttive.

“Gli anni ‘80 e la prima metà dei ’90 sono anni di grande crescita”, racconta Gianni Zucco co-fondatore HP Watermakers. “Le forniture di particolari meccanici per i produttori di dissalatori rappresentavano una parte importante del nostro lavoro, ma al contempo ci rendevamo conto che le possibilità di migliorare e sviluppare queste macchine erano enormi, quanto non colte dai costruttori di allora. Da qui l’idea e la voglia di creare una nostra macchina per poterla sviluppare secondo le nostre idee e capacità tecniche. È il 1995 e nasce HP HIGH PRESSURE SRL, ed il suo nuovo brand HP Watermakers con l’inizio della produzione ubicato in un angolo del capannone di Quinto Stampi”.

“Gli inizi sono stati difficili”, prosegue Gianni Zucco. “Ricordo ancora che il primo anno abbiamo venduto solo due dissalatori, entrambi pagati con assegni scoperti… Fortunatamente l’altra azienda era florida e ci ha permesso di reggere l’avvio di HP Watermakers nei primi tempi. Poi il resto è la storia di questi 30 anni e la dimostrazione che con i miei genitori e mia sorella Valentina ci avevamo visto giusto: oggi HP Watermakers è all’avanguardia assoluta nell’ambito della dissalazione, non solo per la nautica, ma anche per tutto l’ambito navale, civile e militare, i resort, le isole e le comunità”.

Una classica storia di imprenditoria lombarda che ha valicato i confini nazionali grazie alle sue intuizioni e alla voglia di crescere, ma anche la determinazione di una famiglia tutta concentrata attorno al proprio business. Nel frattempo, l’azienda si è trasferita a Zibido San Giacomo, sempre nell’hinterland milanese, in un insediamento di 3.100 mq, è in grado di produrre ben oltre i circa 400 dissalatori all’anno che è il traguardo produttivo finora raggiunto.

Altrettanto importante è stato lo sviluppo internazionale, con sedi dirette e dealer, commerciali e tecnici, in tutto il mondo. Oggi le filiali dirette di HP Watermakers sono quattro, aperte in rapida successione: nel 2009 a Dubai, nel 2015 alle Maldive e nel 2018 in Sud Africa, quindi nel 2021 lo sbarco negli States con la filiale di Fort Lauderdale, in Florida. A queste si aggiungono ben 56 dealer distribuiti in tutti i continenti del mondo.

Una storia di innovazione

Quello che è stato l’elemento scatenate della scelta di creare HP Watermakers, la voglia di progettare e costruire qualcosa di realmente innovativo e rivoluzionario per un settore troppo ‘seduto’ sui modelli consolidati, segna anche la storia dell’azienda.

“Nel 1997 il trend del mondo nautico era chiaro: si andava sempre di più verso barche di grandi dimensioni, dove il dissalatore diventava un accessorio indispensabile a bordo”, ricorda Gianni Zucco. “I modelli allora in produzione, uguali da anni, richiedevano una manutenzione continua e presentavano vari problemi di affidabilità. Quindi il nostro primo prodotto, grazie al lavaggio automatico delle membrane, risolveva già un grosso problema: evitava al marinaio di dover scendere periodicamente in sala macchine a eseguire manualmente questa operazione che, se trascurata, portava inevitabilmente al blocco della macchina. Questo ci ha portato a fidelizzare subito i nostri primi clienti, chi ci provava non cambiava più. Un vantaggio competitivo importante, anche perché all’inizio abbiamo dovuto superare l’ostracismo dei nostri concorrenti che, per altro, continuavano a utilizzare i particolari prodotti dall’altra nostra azienda”.

Del 2002 è una fondamentale rivoluzione: si chiama RP TRONIC ed è l’unico sistema di automatizzazione per dissalatori che evita di andare in sala macchine per regolare il dissalatore, perché lo fa automaticamente e mantenendo pressione costante, necessaria per la dissalazione, in modo da non rappresentare più un problema. Quando si naviga, l’acqua di mare può variare in salinità e temperatura e ciò influisce direttamente sulla sua densità, e quindi sulla pressione all’interno del dissalatore. RP TRONIC risolve questi problemi grazie a una valvola automatica motorizzata di precisione, in grado di regolare automaticamente la pressione a livelli ottimali all’interno del dissalatore in modo da poterlo fare lavorare meglio e durare più a lungo.

Di soli due anni dopo è l’AMCS (Automatic Membrane Conservation System), il sistema di conservazione automatica delle membrane. Quando il dissalatore non si usa per un certo periodo, è sicuro che i batteri all’interno dell’acqua proliferino sulla superficie della membrana, intasandola e riducendone la capacità produttiva. AMCS funziona in tandem con il lavaggio automatico delle membrane e con RP TRONIC: in maniera automatica dosa una quantità di metabisolfito di sodio durante la fase di lavaggio delle membrane e ne allunga la durata.

Nel 2008 vengono introdotte le membrane 315-40, una misura esclusiva che permette di ridurne il numero per ogni macchina, consentendo di realizzare dissalatori più compatti e leggeri, migliorandone anche l’efficienza dal punto di vista energetico, evitando successivamente spese eccessive nell’acquisto dei ricambi.

Del 2017 è l’introduzione della connessione Internet sulle macchine grazie a BiBi, la prima interfaccia utente per dissalatori completamente automatici. BiBi consente di controllare ogni processo del dissalatore e di verificarne ogni parametro: quindi aiuta l’assistenza tecnica del dissalatore, notificando in anticipo l’eventuale malfunzionamento che comunica tramite notifiche in tempo reale direttamente sullo smartphone del comandante, al team tecnico e/o al service autorizzato HP Watermakers più vicino. Oggi sono più di 400 le macchine connesse.

“Se devo però individuare un autentico salto quantico, questo è sicuramente rappresentato da Part-NET, la prima interfaccia utente compatibile con i plotter Garmin, Raymarine, Furuno, Simrad, B&G e Lowrance”, afferma con orgoglio Gianni Zucco. “Il dissalatore è collegato direttamente ai plotter che lo riconoscono automaticamente e questo consente di controllare ogni suo processo e di verificarne ogni parametro direttamente dalla plancia dello yacht. È dunque possibile accendere o spegnere il dissalatore, resettare gli allarmi, monitorare il funzionamento della macchina e di tutti i suoi dati direttamente dal plotter. È inoltre possibile calibrare i parametri di funzionamento e tutte le letture della macchina e disabilitare i sensori, in caso di manutenzione”.

Da una precisa richiesta di molti cantieri nasce Sea 0 Spot, presentato nel 2023, per trattare le acque delle marine, consci che un semplice addolcitore non è sufficiente quando le acque provengono (come spesso succede) non solo dalla rete idrica locale, ma anche dai pozzi. Con questo programma automatico, montato direttamente nel dissalatore HP Watermakers, si può procedere al loro trattamento sfruttando le membrane già presenti che “tagliano” tutto restituendo un’acqua quasi distillata quindi ideale per lavare la barca perché non lascia residui e di conseguenza non intasa neppure i rubinetti e le docce di bordo con il calcare.

Arriviamo così ai giorni nostri, con la presentazione nel 2024, del dissalatore SCA DOUBLE dove sono stati montati, all’interno dello stesso corpo, due dissalatori della serie SCA dal funzionamento completamente indipendente. I due dissalatori possono infatti lavorare singolarmente oppure in tandem, così da garantire la massima flessibilità di utilizzo. Tra i vantaggi, il principale è poter continuare a produrre acqua dolce anche se uno dei due dissalatori è in fase di manutenzione o in stand-by, oltre all’ottimizzazione degli spazi in sala macchine.

Ma queste sono solo alcune delle tante innovazioni introdotte in questi 30 anni da HP Watermakers. Si potrebbero citare GENIUS per fornire una soluzione completa per garantire acqua da bere dove ci sarebbe soltanto acqua salata. Oppure KILO, il dissalatore compatto, ideale per le imbarcazioni da 35 a 50 piedi, leggero e di dimensioni contenute che con un consumo di solo 1 kWh è in grado di produrre in maniera continuativa 100 l/h di acqua dolce.

Partnership ed etica del lavoro per continuare a crescere

“Oggi come 30 anni fa siamo sempre abituati a guardare avanti e porci nuovi traguardi”, afferma Gianni Zucco. “Un esempio è ‘Together We Boat’, l’alleanza strategica tra HP Watermakers, Besenzoni, Mapei Marine e Feit Pompe che costituisce una delle realtà più interessanti nel panorama nautico. Attraverso di essa sono stati avviati nuovi accordi commerciali in Europa e poste le basi per una collaborazione sul mercato americano.”

“Poi c’è un concetto che tengo molto a sottolineare”, conclude Gianni Zucco. “L’acqua è un bene prezioso che serve a tutti, per vivere e sopravvivere, dalle società più evolute ai piccoli villaggi sperduti in Africa. Fin dall’inizio abbiamo sempre mantenuto un’etica nel nostro lavoro che ci ha portato a essere molto attenti alla sostenibilità dei nostri prodotti, ma anche al loro impatto sociale. Non dobbiamo solo pensare alla nautica e ai grandi yacht, i dissalatori HP Watermakers si rivolgono anche ai resort e alle comunità quindi in ambito civile possono costituire un grande aiuto in innumerevoli situazioni di emergenza”.

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