
Casa Harken: Generazioni Oceaniche
Dopo il successo dei primi due appuntamenti, Casa Harken ha riaperto le sue porte lo scorso 19 marzo, presso la sede di Green Media Lab a Milano, per una nuova serata di racconti e passioni, questa volta dedicata alle regate oceaniche in solitaria. Ad accompagnare il pubblico in questo viaggio sono stati Ambrogio Beccaria e Luca Rosetti, talenti generazionali nel mondo della vela oceanica, coadiuvati dal giornalista Giovanni Bruno. I due protagonisti hanno raccontato le loro esperienze nel mondo della vela, partendo dal passato e dai loro primi esordi fino a discutere di progetti futuri, senza dimenticare un presente fatto di successi e traguardi straordinari.
Quello di Ambrogio Beccaria è un nome ormai annoverato tra quelli dei più grandi navigatori, un riconoscimento doveroso visti i risultati da lui collezionati nel corso del tempo: dalla storica vittoria della Mini-Transat 2019 (la prima ottenuta da un velista italiano) a quella della Transat Jacques Vabre 2023, senza dimenticare i successi alla CIC Normandy Channel Race 2023 e alla Transat CIC nel 2024.
Dall’altra parte, anche Luca Rosetti si sta affermando giorno dopo giorno come un atleta in grado di dare un valore aggiunto al panorama di velisti azzurri: dopo il suo debutto alla Mini Transat 2019 (conclusa con un promettente 18esimo posto), nel 2023 Luca è infatti diventato il secondo italiano a vincere questa gara, proprio dopo Ambrogio. Tra Mini650 e Class40, dove al primo anno di debutto in questa classe ha vinto la Rolex Middle Sea Race, le sue doti di navigatore e la tenacia nel raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi non sono passati inosservati, e non è un caso se ha ricevuto importanti riconoscimenti in questo senso, come l’award di “Sailor of the year” nel 2024 da parte de Il Giornale della Vela.
Nel corso della serata, si è parlato dei diversi percorsi di vita di Ambrogio e Luca, delle loro differenze caratteriali e di come queste influiscono sul modo in cui interpretano le avventure in solitaria: ma anche di come si preparano (fisicamente e mentalmente) per sostenere i lunghi periodi di navigazione, del modo in cui gestiscono il rapporto con gli avversari e con le situazioni impreviste. La partecipazione di altri ospiti intervenuti sul palco ha permesso di approfondire le varie tematiche affrontate, aggiungendo punti di vista e prospettive sempre nuove.
Grazie all’intervento di Alberto Riva, altro navigatore di talento - fu suo il secondo posto alla Mini Transat 2021 - nonché amico e compagno di regata di Ambrogio, si è potuto arricchire il dibattito intorno alle relazioni interpersonali che si costruiscono nel mondo della vela e al valore fondamentale che l’amicizia e la collaborazione assumono in questo sport.
Proprio riguardo a quest’ultimo aspetto, anche l’intervento di Edoardo Bianchi - CEO e Founder della Sangiorgio Marine, cantiere a cui si sono affidati tutti e tre i velisti presenti sul palco per le loro imbarcazioni - ha sottolineato come per raggiungere grandi risultati sia essenziale far parte di un gruppo di lavoro unito, focalizzato sullo stesso obiettivo e unito da passione, fiducia reciproca e determinazione. Lo conferma anche Ambrogio, quando dice che “per navigare in solitaria non si può essere soli”: l’ennesima conferma di come, al di là delle proprie abilità, il segreto per affrontare il mare sia giocare di squadra.
La serata è stata anche l’occasione per la prima presentazione di Maccaferri Futura, un ambizioso progetto realizzato da Maccaferri e Luca Rosetti che coniuga competizione sportiva, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. L’iniziativa non è solo una sfida tecnologica, ma un contributo concreto alla ricerca scientifica e alla sensibilizzazione sui temi cruciali del cambiamento climatico, della tutela degli ecosistemi marini e della salute umana. Il Class 40 Maccaferri Futura, come ha spiegato la biologa marina Arianna Liconti nel suo intervento, sarà infatti un laboratorio scientifico galleggiante che raccoglierà a bordo dati essenziali sull’oceano attraverso l’utilizzo e il test di innovativi sensori di monitoraggio ambientale. L’obiettivo? Comprendere in misura più accurata quali azioni è necessario intraprendere per proteggere gli ecosistemi marini, individuare con precisione le zone in cui intervenire, e spronare all’azione non solo chi studia le acque per professione, ma tutta la comunità di velisti, navigatori e amanti del mare.
Ulteriori spunti che hanno coinvolto l’interesse del pubblico sono arrivati da Andrea Cestari, medico e navigatore, già autore di studi riguardo agli effetti delle lunghe navigazioni sul corpo umano. In collaborazione con altri esperti in cardiologia, nutrizione, medicina sportiva e del sonno, a bordo di Maccaferri Futura analizzerà come fattori quali la privazione del sonno, lo stress fisico e le sfide nutrizionali influiscano sul benessere di Luca Rosetti e del suo equipaggio.
Estendendo i ringraziamenti a tutti coloro che hanno accolto l'invito e sono passati da "Casa", Harken da appuntamento alla prossima edizione, con nuovi ospiti, nuovi temi da scoprire, ma la stessa passione per il mare e tutte le storie che lo circondano.