Confarca contro le modifiche al decreto sulle patenti nautiche
Confarca contro le modifiche al decreto sulle patenti nautiche
"In queste ore è in atto un tentativo di demolire a colpi di emendamento il decreto 323 approvato lo scorso 10 agosto 2021. Una gravissima interferenza di chi sta provando ad entrare dalla finestra in un giro d'affari, quello delle patenti nautiche, da cui è stato escluso poiché ritenuto inadeguato dal punto di vista fiscale". È quanto denuncia Adolfo D'Angelo, segretario nazionale della sezione nautica della Confarca, confederazione nazionale che rappresenta oltre 2.500 tra autoscuole e scuole nautiche in tutta Italia.
"Si tratta di un emendamento presentato alla V Commissione Bilancio del Senato e che sarà discusso lunedì prossimo - afferma D'Angelo - In questo atto, si chiede di abolire le 5 ore di formazione obbligatorie con manovre su imbarcazioni o navi da diporto, previste dal nuovo decreto, oltre a riconoscere i CIN (Centri Istruzioni della Nautica) di Lega Navale e Federazione Italiana Vela come enti per il conseguimento delle patenti nautiche, stralciando perciò quanto approvato su richiesta della confederazione che rappresento, di Confindustria Nautica e dell'UNASCA, tra i firmatari del decreto ai tavoli tecnici ministeriali a cui parteciparono gli stessi rappresentanti dei CIN. Durante la stesura del testo, però, non si levarono gli scudi di chi adesso sta provando a boicottarlo a colpi di emendamento".
Secondo D'Angelo, si tratta di "un grave attacco alle leggi dello Stato", nel tentativo di stravolgere un decreto già approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale che esclude le associazioni no profit dalle attestazioni delle cinque ore di formazione obbligatoria, riconoscendo tale ruolo soltanto alle scuole nautiche.
"Con il cosiddetto 'Decreto patenti' del 10 agosto 2021, il legislatore ha recepito l'incongruità che da anni condiziona la nautica da diporto ed ha perorato la causa di chi svolge attività professionale, e che si è visto danneggiato per decenni da associazioni cui viene applicato un balzello che non supera il tre per cento. Le uniche abilitate al conseguimento delle patenti sono le scuole nautiche, come ribadito una circolare esplicativa ministeriale della settimana scorsa, le quali non possono più tollerare la concorrenza sleale dei CIN".