La barca in legno, una tradizione romagnola

La barca in legno, una tradizione romagnola

Barca in legno: dove la costruiscono ancora? In Romagna

Didattica e tecnica

07/04/2020 - 15:27

La barca in legno: un'eccellenza dei cantieri romagnoli

La tecnica della costruzione navale della barca in legno, in tempi storici si irradia da Venezia in tutto l’Adriatico. In Romagna la storica presenza di ottimo legname fornisce alla tecnica un’importante base materiale generando così una tradizione nelle costruzioni navali in legno che ancora resiste.

I metodi si sono aggiornati ma è ancora massiccia la presenza di manufatti tradizionali come le barche del museo di Cesenatico e i tanti pescherecci in legno nel porto di Rimini e altrove.

Il legno non porta di per sé le belle forme, ma c’era una completa comprensione dei limiti e delle possibilità del materiale e delle tecniche di assemblaggio, non c’era quindi alcuna contraddizione tra design “spontaneo” e costruzione della barca in legno. Le barche della tradizione, infatti, per quanto costruite da persone senza una precisa educazione estetica, sono belle!

Nel dopoguerra la Romagna diventa terra di turismo per le spiagge sconfinate e per le tradizioni ospitali. La buona cucina è un punto importante nella diffusione del mito Romagna/spiaggia e le barche accompagnano questo importante sviluppo economico.

La barca in legno per la pesca e barca in legno per il trasporto dei turisti. A queste necessità primarie cui assolve la cantieristica si associano anche barche in legno per lo sport della vela, prima derive, poi cabinati. Al boom turistico si associa anche un certo glamour e appaiono soprattutto a Riccione i Riva e altri motoscafi per fare scena. In seguito appaiono i motoryacht.

Non ultima la manutenzione delle imbarcazioni istituzionali (capitaneria, polizia, carabinieri, guardia di finanza ecc) dissemina una serie di competenze che si trasformano progressivamente in un raggruppamento artigianale di meccanici, elettricisti, tubisti ecc. che in definitiva rafforza la presenza della cantieristica.

In questo panorama emergono delle eccellenze.

Il Cantiere Foschi e il Cantiere Boschetti, a Cesenatico, costruiscono le motonavi passeggeri. Sono navi di 30 metri e più a due ponti rigorosamente in legno (fasciame in compensato e strutture lamellari) con l’aspetto di grossi motoscafi che portano in navigazione costiera fino a 300 turisti. Una nota: è una vera impresa marinaresca manovrare queste navi abbastanza piatte in carena ed entrare nei piccoli porti canali della costa con vento e maretta che, spesso da Scirocco, premono sul fianco.

Il Cantiere Navale Gori a Rimini, invece, costruisce massicci pescherecci in legno con tecnica tradizionale. Continua a fare manutenzione calafatando, sostituendo tavole e costole. Ala le barche sullo squero.

A due passi da Gori c’è il Cantiere Carlini che costruisce imbarcazioni a vela di grandi progettisti come Stephens e Sciarrelli, spesso col fasciame in legno a coppale per consentire a tutti di ammirare la maestria costruttiva. Tornando verso Nord a Cervia c’è il Cantiere De Cesari, maestro del sistema costruttivo con fasciame diagonale lamellare, piegato ed incollato a freddo con colle epossidiche. Tutti questi cantieri consentono di costruire imbarcazioni custom in legno fino a 30 m di lunghezza con costi molto competitivi e diversi livelli di finitura e di engineering a seconda delle esigenze.

PREVIOS POST
Marinai e shore team 52 Super Series uniti contro la pandemia
NEXT POST
Marina Genova: annullata la tredicesima edizione di Yacht & Garden