Apreamare Gozzo 45
Apreamare Gozzo 45. Lo stile incanta ma il giudizio sul test è sospeso
ApreaMare ha presentato a Cannes il suo Gozzo 45, secondo modello del cantiere di Torre Annunziata dopo che le famiglie Aprea e Pollio ne hanno ripreso in pieno guida e proprietà nel 2011.
Da chi ha inventato il gozzo planante e l'ha reso disponibile al grande pubblico verso la fine degli Anni 80, ci si aspetta sempre qualcosa di significativo quando introduce una barca sul mercato. Così è stato per il Gozzo 35, presentato poco più di un lustro fa, e che grande attenzione ha riportato su un marchio che è sempre stato amato da una considerevole flotta di diportisti.
Il Gozzo 45 compie un salto in avanti in termini di dimensioni, ma segue la stessa impostazione d'uso estetica e di filosofia generale della sorella minore. L'aspetto esterno è quello che ci si aspetta sentendo la parola gozzo: barca voluminosa, con la poppa tonda, le murate alte e un cavallino minimo. Il lavoro di Marco Casali è stato eccellente nel riuscire ad attualizzarne il disegno. Il T Top, la tuga allungata e le lunghe finestrature sullo scafo la rendono indubbiamente una barca del XXI secolo, ma senza stravolgerla. L'enorme plancetta poppiera inoltre, ha il pregio di offrire una spiaggetta privata dove due adulti convivono serenamente e di nascondere le linee d'acqua da barca planante che altrimenti avrebbero "inquinato" la purezza della poppa da gozzo.
Vita in coperta, si diceva, e qui c'è spazio e disponibilità per chiunque e per qualunque attività. Due grandi prendisole: a prua sulla tuga e a poppa sulla sala macchine. In pozzetto la dinette zona pranzo chiude la parte conviviale ed è servita dalla cucina che si sviluppa sulla base del T Top. Un'ulteriore zona chiacchiere e relax a prua con un divanetto alla fine della tuga e due ulteriori sedute tra le murate e il pozzo dell'ancora. Zona perfetta per starsene in barca ma lontano dalla gente quando si è in porto, ormeggiati con la poppa in banchina.
Nonostante le dimensioni la rendano una barca "importante" (il prezzo di vendita parte da 680 mila euro più iva ed è facile immaginare che all'ancora si vada oltre il milione di euro), ho trovato piacevole la leggerezza e la semplicità che trasmette questa barca. Nessuna ostentazione, né eccesso, ma solo una bella barca che dà quello che serve, comfort compreso, senza bisogno di aggiungere cose che alla fine sono solo (letteralmente) di peso.
Questo approccio si ritrova anche all'interno, dove lo spazio è dedicato interamente alla zona notte e servizi. Quattro posti letto (cinque, se si considerano due bambini o due adulti che si vogliono bene e dormono nella cuccetta da una piazza e mezzo sistemata nella seconda cabina) e due bagni. L'open space cui si accede dalla discesa è molto luminoso sia per le numerose aperture trasparenti in tuga e in murata, sia per le essenze chiare che giocano a contrasto con dettagli petrolio: anche qui la domina un'elegante leggerezza. Stesso schema di arredamento, ma con dettagli di un caldo giallo, nella cabina ospiti.
Come naviga il Gozzo 45. La prova è stata effettuata a Cannes con 8 persone a bordo, tutti i serbatoi pieni e con mare appena accennato (si rimanda alla tabella della prova per avere tutti i dati). La barca naviga piacevolmente, al timone si è al comando di un gozzo che per quanto ipertrofico nella propulsione e fuori scala per prestazioni, se paragonate agli altri rappresentanti della categoria, si comporta come ci si aspetta. Non è mai nervosa, le accelerazioni sono progressive, non rabbiose. Stesso comportamento nei cambi di direzione è sempre misurata nelle reazioni.
A velocità di crociera da passeggero si sta comodamente in qualsiasi punto della coperta, che sia sui divani o sui trapuntati imbottiti da tintarella . A prua, quando si è seduti, non si è infastiditi dall'aria che invece rinfresca chi è sdraiato sul prendisole ma non dà fastidio, mentre sdraiati sul prendisole rinfresca piacevolmente.
La velocità di navigazione più vantaggiosa in termini di efficienza è intorno ai 20 nodi, in linea con quella che ci si aspetta da una barca del genere con questi volumi e questi spazi. E in condizioni come quelle odierne è davvero un piacere stare a bordo. Allora dov'è la sospensione del giudizio di cui si parlava nel titolo? Presto detto: l'esemplare provato è il prototipo, messo in acqua appena in tempo per arrivare al salone di Cannes.
Le prove tecniche sono state ridotte al minimo e ci si è accorti, proprio in fase di test, che i flap installati sono leggermente sottodimensionati rispetto al volume della carena. Questo fa sì che l'assetto in planata della barca sia un po' troppo eretto, con la poppa bassa e la prua che rimane alta e limita la visuale sull'acqua a ridosso della barca. Problema risolvibile assicurano in cantiere. Non mettiamo in dubbio e siamo curiosi di effettuare una nuova uscita appena la configurazione corretta sarà pronta da testare.
Dati tecnici
Lunghezza fuori tutto: 14,70 m.
Larghezza massima: 4,70 m.
Immersione sotto le eliche (a pieno carico): 1,20 m.
Dislocamento ad imbarcazione scarica e asciutta (circa): 15,9 ton.
Dislocamento a pieno carico (circa): 19,0 ton.
Numero massimo di persone imbarcabili: 16
Categoria di navigazione CE: B
Capacità serbatoio carburante: 1600 lt.
Capacità serbatoio acqua dolce: 350 lt.
Motorizzazione: CUMMINS QSC8,3
Potenza: 2 x 600 mhp /441 kw a 3000g/min