Euro vs Dollaro

Euro vs Dollaro

E' in atto una battaglia monetaria che porta a rivalutare l'euro rispetto al dollaro, rendendo meno competitivo il nostro export, anche quello nautico

Editoriale

13/10/2017 - 15:42

Il lento ma continuo rivalutarsi dell’euro rispetto al dollaro sta preoccupando molto i costruttori europei di barche, e non solo. Contrariamente alle dichiarazioni ufficiali del governo Obama – essendo probabilmente informato di un colpo di teatro di Pechino, parlava di un dollaro più forte sia per tranquillizzare i mercati finanziari e commerciali sia per contrastare politicamente l’operazione cinese -, la Federal Reserve statunitense sta operando  in maniera opposta, come dimostra la successiva decisione di rinviare l’aumento del costo del denaro. In verità, alla base di tale scelta c’è ancora la necessità di non accrescere il costo del deficit delle partite correnti Usa, anzi di dimezzarlo nel breve periodo, di sostenere le esportazioni nell’area dell’euro e nel resto del continente americano, di contrastare l’espansionismo commerciale cinese in questa sua espressione virulenta. Va ricordato che in passato, quando l’Euro si era molto apprezzato rispetto al biglietto verde, come in una partita di giro Cina e Giappone ne avevano approfittato per acquistare dollari statunitensi, ottenendo di svalutare le loro monete a vantaggio delle proprie esportazioni, mentre di contro gli americani, in quel modo avevano trovato chi finanziasse circa la metà del loro deficit di quel periodo. Ora la Cina, com’è noto durante l’estate, ha sorpreso la finanza globale lasciando che il valore della sua moneta oscillasse secondo le indicazioni del mercato (- 4,65%), accrescendo così la competitività delle sue esportazioni. La risposta americana è stata appunto la decisione di non aumentare per il momento il costo del denaro, operazione attesa dai mercati finanziari. Al momento siamo non partecipi ma vittime di una grossa guerra monetaria, nella quale un’Europa espressa da troppi governi è lontana dal ruolo di potenza mondiale che invece potrebbe svolgere. L’euro che perde competitività rispetto alle altre monete di riferimento rischia di diventare una palla di piombo per i costruttori europei.

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