Delitto del catamarano: ripreso l'assassino evaso due anni fa

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13/10/2017 - 14:38

Riprendiamo la notizia di battuta stamani dalle principali agenzie di stampa e ripresa dai quotidiani e TG nazionali. Molti ricordano il delitto del catamarano, correva l'anno 1988. Quasi nessuno ricorda invece che l'assassino, condannato all'ergastolo, ha reitarato le sue fughe dal carcere, l'ultima due anni fa dal carcere di Porto Azzurro durante un permesso premio. Sorge spontanea la domanda se De Cristofaro verrà messo nella possibilità di tentare una terza fuga... 

Qui l'articolo pubblicato dall'edizone online de Il Resto del Carlino: http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/delitto-catamarano-de-cristofaro-arrestato-1.2176798

Ancona, 20 maggio 2016 -  L'uomo che il 10 giugno del 1988 aveva ucciso la skipper fanese Annarita Curina, allora 34enne, per impadronirsi dell'imbarcazione e fuggire in Polinesia con la complicità dell’amante olandese Diana Beyer (all'epoca dei fatti 17enne), era stato condannato per omicidio e occultamente di cadavere.

La sua cattura è avvenuta a Sintra, piccolo centro molto turistico poco lontano da Lisbona: un 'colpo' reso possibile grazie al lavoro sinergico tra i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, quelli dello S.C.O. della Polizia di Stato, i nuclei speciali della Polizia portoghese e il coordinamento di Eurojust.

De Cristofaro aveva intenzione di andare in Costa D'Avorio per imbastire un commercio di diamantidato che parlava portoghese, inglese, olandese, francese e anche lingue orientali imparate in carcere. Sempre in carcere aveva seguito un corso di informatica e aveva imparato ad usare il pc al punto da crakkare la password di un edificio di Lisbona, il Marconi, dal quale si collegava e comunicava tramite internet direttamente dall'esterno, approfittando del raggio d'azione del wi-fi.

IL DELITTO - Filippo De Cristofaro, detto 'Rambo', aveva affittato il catamarano con l'intento di rubarlo e scappare in Polinesia con la sua giovane fiamma Diana. Fu lei, secondo i giudici, a pugnalare la Curina, finita poi a colpi di machete da De Cristofaro. Gettato il cadavere in mare (riaffiorò il 28 luglio al largo di Senigallia), i due fuggirono, mentre a bordo era salito anche un loro amico olandese (poi condannato per il furto del natante). Fu un inviato del 'Carlino', Florido Borzicchi a fiutare una pista e seguire i due amanti in Tunisia e a trovare il catamarano ormeggiato in un porto.

La coppia fu arrestata mentre tentava la fuga a piedi. Diana fu condannata a sei anni e sei mesi per concorso in omicidio. 'Rambo' si prese l'ergastolo, ma riuscì a evadere due volte di prigione: la prima nel 2007 dal carcere di Opera (Milano); la seconda nel 2014 dal carcere di Porto Azzurro, sull'Isola d'Elba.

LA RESA - "Prima ha cercato di negare la sua identità, poi ha ammesso e ci ha fatto i complimenti, sorridendo". A rivelare questo particolare è il capo della squadra Mobile di Ancona, Virgilio Russo.

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