Novamarine Black Shiver 220

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Super gommoni o mega RIB: belli da far girare la testa

Battello pneumatico

20/08/2019 - 17:49

Nati canotti, cresciuti come battelli pneumatici, poi divenuti gommoni, oggi con l'acronimo RIB sono fra gli scafi più richiesti

Verrebbe da dire che l’unica cosa sbagliata che hanno sia il nome: gommoni. Tanto è vero che per un po’ di tempo armatori e produttori preferivano chiamarli all’inglese RIB (ossimorico acronimo di rigid inflatable boat, barca rigida gonfiabile).

Un po’ per l’accrescitivo, un po’ per la gomma focus del concept, per molto tempo il battello pneumatico è stato considerato il mezzo della nautica di serie b, quasi la scelta di chi non poteva permettersi una barca. Al limite, il gommone veniva concepito come il tender per chi sul proprio yacht aveva problemi di spazio (quindi, anche in questo caso, sempre un discorso di minore disponibilità di chi non può permettersi uno yacht davvero grande tanto da poter utilizzare una barca come scafo di servizio).

 

Oggi le cose sono totalmente ribaltate. E possiamo trovare la cuspide che indica il prima e dopo nell’apparizione, nell’estate del 1999, del primo super gommone, quando lo stilista Roberto Cavalli trascorse la sua estate nautica su un Novamarine HD Seventeen, un 17 metri nero che ovunque arrivasse, nei marina o sulle spiagge frequentate dal jet set, rubava la scena anche alle navi di 50 metri, facendo girare la testa a tutti.

Oltre alle motivazioni egocentriche che portano a scegliere qualcosa che attiri l’attenzione, sono molti i punti che avvantaggiano il gommone (come ormai hanno orgogliosamente ricominciato a chiamarli anche i cantieri), rispetto a una barca tradizionale. In termini di stabilità e sicurezza, per esempio: hanno baricentro più basso e sono più leggeri. In altre parole sono meno soggetti a beccheggio e rollio e, a parità di motorizzazione, vanno più veloci.

 

In più hanno i tubolari: proteggono in manovra e limitano l’affondamento, di un lato in virata o dell’intero scafo in caso d’incidente, perché i citati tubolari sono composti da più camere d’aria gonfiabili – nel caso se ne fori una le altre garantiscono piena galleggiabilità allo scafo – o, addirittura, sempre più frequentemente vengono riempiti di materiale espanso che li rende praticamente invulnerabili. Last but not least cambia anche il numero di persone ospitabili a bordo: un gommone ne accoglie circa tre volte in più rispetto a una barca convenzionale di pari lunghezza.

Nelle dimensioni maggiori, per loro natura i gommoni sono più user friendily: anche l’armatore del megayacht si diverte e si sente sicuro a timonare il suo mega rib per andare a fare il bagno, e per di più viaggiando a 50 nodi. 

Le grosse taglie sono quelle che stanno trainando il mercato, ormai si vendono gommoni dai sette metri in su, e sempre più quelli oltre i 10 metri, con tanto di cabine, bagno, cucina ecc.. Chi ha il gommone lo vive come dayboat, indipendentemente dalle dimensioni. Al limite ci passa il weekend fuori, non di più. Perché se vogliamo trovare un difetto al gommone rispetto alle barche tradizionali, è il minore volume interno disponibile. Mentre torna a essere superiore per quanto riguarda la personalizzazione possibile.

Anche in questo caso PressMare propone una rapida carrellata delle proposte che possono far girar la testa a tanti armatori.

 

Anvera 48

Gli Anvera sono interamente costruiti in carbonio eccetto i galleggianti, pieni di materiale espanso. Così un 14 metri contiene il suo peso in sole 10,5 tonnellate a pieno carico. Diventa così chiaro perché per raggiungere i 50 nodi di velocità siano sufficienti “solo” 1100 cavalli, forniti da due entrobordo Mercury da 6,7 litri.

Lft. 14,50m; b.max 4,91m; peso 10,5 t; potenza massima 1100 cv; portata persone: nd

 

BWA 40 WL

Besteller dei grandi BWA giunto alla sua terza edizione. Un maxi cabinato che grazie al ponte di prua affusolato e alla flessuosa modellazione della tuga, possiede un aspetto sportivo che preannuncia le sue prestazioni di velocità. Raggiunge i 44 nodi nonostante l’allestimento completo (cabina e zona pranzo separata) non ne favorisca la leggerezza.

Lft. 12,60m; b.max 3,90m; peso (vuoto) 5,4 t; potenza massima: 2x480 cv; portata persone: 16

 

Capelli 50

Oltre ai suoi 15 metri di lunghezza a spiccare sono i quattro motori fuoribordo Yamaha da 425 cavalli ciascuno con la loro configurazione a 8 cilindri a V. 1700 cavalli che ruggiscono per portare le 9 tonnellate del gommone oltre i 51 nodi. Il piano degli interni di serie prevede due cabine e un bagno.

Lft. 15,00m; b.max 4,20m; peso (a vuoto) 10,8t; potenza massima 1700 cv; portata persone: 18

 

Ranieri Cayman 38

Nonostante i 12 metri di lunghezza fuoritutto è un natante con il vantaggio di non dover essere immatricolato. Nella versione propulsa da due fuoribordo da 350 cavalli tocca i 51 nodi e la larghezza regala tanto posto interno. Prendisole trasformabile in zona pranzo con tavolo a poppa e quattro posti letto interni.

Lft: 11,70m; b.max; 3,80m; disl: 3.50t; potenza massima: 1200cv; portata persone: 24

 

Magazzu MX 18

Sobrie colorazioni, minimalismo delle linee e nessun eccesso muscolare nei modelli del cantiere siciliano. L'ammiraglia MX 18 Coupé, materializza questi dettami pur in dimensioni quasi fuori scala. Sottocoperta ha due cabine matrimoniali, due bagni e una vera dinette. Motori entrofuoribordo con eliche di superficie e velocità massima 45 nodi.

Lft: 17,50m; b.max: 4,90m; displ: n.d.; max engine power 2300 cv; portata persone: 30

 

Pirelli 1900 by Tecnorib

Pur essendo il Tecnorib più grande di sempre, rimane un vero gommone con veri tubulari cui si aggiungono, l’hard top in 100% carbonio e interni che raggiungono i due metri d’altezza. In sala macchine ci sono due MAN I6 da 800 HP ciascuno, con eliche di superficie, accoppiate alle trasmissioni Top System che consentono una velocità massima di 45 nodi.

Lft: 18,50m; b.max: 5,00m; displ: 16,5t; max engine power 2x800 cv; portata persone: 20

 

Sacs Strinder 11 Sport Master ABT

Disegnato da Christian Grande è l’edizione speciale e limitata (solo 10 esemplari) dell’11 metri (comunque natante) del cantiere lombardo realizzata in collaborazione con la tedesca ABT, azienda dedicata al tuning delle auto del gruppo Audi-Volkswagen. Forme, colori e finiture, come le prese d’aria della consolle più che grintosi per un rib che con i 740 cavalli supera i 50 nodi.

Lft: 11,20m; b.max: 3,73m; displ: 4,5t.; max engine power 2x370 cv; portata persone: 14

 

Technohull Omega 45

Ammiraglia del cantiere grecoTechnohull declinabile come megatender o daycruiser. Carena ottimizzata nelle forme per raggiungere, nella configurazione più “cattiva” con quattro motori da 400 cavalli l’uno, gli 85 nodi di velocità massima. Aspetto tagliente e aggressivo, con il caratterizzante T-Top contiguo alla tuga, per un battello votato alla vita open air.

Lft: 13,80m; b.max: 3,50m; displ: 5,2.; max engine power 4x400 cv; portata persone: nd

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