Sanlorenzo

Sanlorenzo

Sanlorenzo: in Borsa un futuro di crescita sostenibile e duratura

Editoriale

14/01/2020 - 19:02

Venerdì scorso è scoccato un mese esatto dalla quotazione a Piazza Affari di Sanlorenzo, il cantiere italiano produttore degli omonimi yacht. Le azioni sono state collocate il 10 dicembre scorso sul segmento Star di Borsa Italiana, al prezzo iniziale di 16 euro l’una (prezzo di collocamento), per un controvalore dell'operazione di 193,6 milioni e una capitalizzazione post-aumento di capitale di 552 milioni di euro. La società ha deciso di “stare nella parte bassa delle forchetta”, ossia di collocare i titoli al prezzo minimo della forchetta di prezzo (16-19 euro), resa nota il 29 novembre 2019.

Da allora, il prezzo del titolo è rimasto sempre attorno a quello di collocamento, oscillando tra un minimo di 15,32 euro (toccato il 12 dicembre scorso) e un massimo di euro per 16 euro per azione, raggiunto per 2 volte: il 10 dicembre e il 10 gennaio scorsi. Stamane il titolo ha aperto invariato a 16,008 euro (+0,05%). Sanlorenzo è quindi rimasta sostanzialmente piatta in Borsa nel suo primo mese di negoziazioni. Un andamento figlio di diversi fattori. Innanzitutto, il contesto geopolitico è stato poco propizio per le borse europee e mondiali: a fine 2019 dominavano l’incertezza su Brexit e guerra dei dazi. All’inizio del 2020, si sono aggiunte le tensioni in Iran dovute all’uccisione da parte degli Usa del generale Soleimani e in Libia per l’avanzata del generale Haftar.

In secondo luogo, la ratio della quotazione di Sanlorenzo è stata sui generis: il suo obiettivo infatti non era raccogliere capitali in vista di futuri investimenti, ma di coprire e azzerare il debito contratto per investimenti passati, in modo da essere in grado di negoziare nuovi finanziamenti in futuro, a migliori condizioni.

Inoltre, l’azienda, per bocca del suo presidente Massimo Perotti, ha dichiarato di aspettarsi un consolidamento della sua crescita in futuro, che non sarà più a doppia cifra. Questi fattori, combinati insieme, non hanno dato luogo ad aspettative di un significativo aumento del valore dell’azienda e quindi a un marcato aumento del prezzo delle azioni.

Tuttavia, Sanlorenzo intende sopperirvi innanzitutto con dei lauti dividendi: la società ha affermato che intende distribuirne in futuro una percentuale pari al 30-40% dell’utile netto nel 2020-2021.

Inoltre, l’azienda è sana, gode di ottimi fondamentali e prospettive di crescita sostenibile. Le leve dalla crescita futura saranno: finanziamenti leasing su misura; un servizio charter (che permette ai clienti di generare ricavi con gli yacht quando non li utilizzano, recuperando parte dei costi di gestione delle unità); formazione degli equipaggi (nuovi o già esistenti dei clienti) grazie a corsi di un anno, presso la Sanlorenzo Academy (che finora ha formato solo i colletti blu dell’azienda); pacchetto di manutenzione ordinaria e straordinaria degli yacht; maggiore efficienza degli stabilimenti; espansione del portafoglio clienti; crescita della divisione yacht e superyacht grazie a nuovi modelli.

Tra questi rientra lo yacht SL96Asymmetric – nato sulla scia del pluri premiato Sanlorenzo SL102Asymmetric, il primo yacht asimmetrico al mondo - che sarà presentato in anteprima al “boot” Düsseldorf,  la principale fiera tedesca dedicata al mondo della nautica in programma dal 18 al 26 gennaio. Sarà possibile costruire nuovi modelli anche grazie al nuovo stabilimento di Ameglia, inaugurato nella seconda metà del 2019, con una superficie di 12 mila mq.

L’unico “peccato” di Sanlorenzo è stato di essere stata sincera e oculata nelle previsioni di crescita futura, così come lo è stata e intende continuare a essere nella gestione finanziaria e dei debiti. Due ottimi presupposti per una crescita sostenibile e duratura.

 

PREVIOS POST
Il team Fortitude IV vince la Talisker Whisky Atlantic Challenge
NEXT POST
Il team di Maserati Multi 70 torna in testa, passaggio difficile