Evinrude-E-Tec 40HP

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Fuoribordo 40 HP oltre 750 CC: entro febbraio niente patente per Evinrude

Editoriale

23/02/2020 - 19:40

Votata oggi alla Camera la legge di conversione del decreto Milleproroghe che interviene, fra le altre cose, sulla modifica del Codice della nautica, per garantire la conduzione senza patente dei motori FB di potenza inferiore a 40 HP, ma con cilindrata superiore a 750 CC, spostando tale limite a 900 CC. La norma dovrà trovare l’ok definitivo del Senato, entro il 29 febbraio, per poi essere pubblicato in gazzetta Ufficiale e divenire a tutti gli effetti operativa. Viene così portata a termine una battaglia durata due anni esatti a favore della piccola nautica e della filiera di noleggianti e locatori di natanti, condotta con determinazione da UCINA, oggi Confindustria Nautica dopo il ricongiungimento con Nautica Italiana.

Di questo traguardo raggiunto, che rimette a posto una norma “iniqua” ne abbiamo parlato con Roberto Neglia, Responsabile dei Rapporti istituzionali di Confindustria Nautica.

PressMare – Per prima cosa, che cosa dice il decreto?

Roberto Neglia - “Interviene sul Codice della nautica e sostituisce il limite di cilindrata di 750 cc con quello di 900 cc, per la conduzione senza patente di motori fuoribordo 2tempi a iniezione diretta, di potenza comunque fino a 40 HP”.

PM - Perché è stato così difficile arrivare a ciò?

Roberto Neglia - Cosa c’è di facile in Italia? - sorride -.

PM - Beh, ma in fondo si trattava di riparare a un errore…

RN - Non proprio. È un po’ difficile da spiegare, ma nel mio lavoro capita spesso che gli interessati tendano a confondere i proprio desiderata o l’impatto che una norma ha su di loro, con la norma stessa.

PM - Ci fa un esempio?

RN – Siamo stati subissati in ogni ambito, soprattutto sui social, di messaggi focalizzati “sull’applicazione retroattiva”, che penalizzava prevalentemente uno specifico modello di fuoribordo - Evinrude 40HP, ndr. - e ci incitavano a fare azioni legali. Tecnicamente però questa norma non è retroattiva né illegittima, ma solamente iniqua nel senso che trattava casi molto simili trattati in maniera radicalmente differente. Così perde molto tempo a spiegarlo e spesso quando lo fai, deve anche specificare che tu stai comunque dalla parte dell’interlocutore. Sono capitati anche gli insulti.

PM – È stato un attacco personale?

RN - Non solo, visto il ruolo che rivesto. Ma di fatto se non replichi, viene detto che Confindustria Nautica non segue il problema e non basta rispondere pubblicamente. Leggere fa fatica e devi replicare singolarmente a ogni domanda un minuto dopo che ti è stata fatta. Tutta questa attività è stato tempo sottratto al lavoro, perché la norma non era “tecnicamente” retroattiva, né illegittima, ma solamente iniqua. Nel senso che trattava casi molto simili in maniera radicalmente differente

PM - Come funziona il suo lavoro?

RN - Intanto, non è solo il mio, ma di un gruppo di persone. Direi che qui si vede la forza Confindustria Nautica - lo dico? Una grande Associazione - cui appartengo con orgoglio da oltre dieci anni. Per quel che concerne il mio, sta nel separare il grano - le buone argomentazioni tecnico giuridiche - dal loglio, cioè evitare d’infilarsi in strade senza uscita e definire, invece, una strategia.

PM - Loglio cioè la zizzania…

RN - C’è sempre chi ne vuole mettere in giro, purtroppo. Oggi li chiamano hater…

PM - Portare a termine una strategia significa comunque sempre affidarsi a processi lunghi…

RN - In questo caso ha pesato il fatto che si tratta di un tema molto piccolo rispetto all’universo Italia. Questo non ha impedito a Confindustria Nautica di dedicarvi molte risorse, producendo molta documentazione, facendo diversi incontri, portando il problema all’attenzione di molti ministri e parlamentari. Con l’occasione, per tutti ringrazio il deputato Scagliusi, primo firmatario dell’emendamento.

PM - Come mai è stato necessario ricorrere al Milleproroghe?

RN - In realtà, in seguito al lavoro che dicevo, la modifica è stata approvata dal Governo e inserita in un decreto correttivo del Codice della nautica, che però attende ancora il parere consultivo delle Camere. Il Milleproroghe era una strada alternativa e parallela, che si è rivelata più veloce.

PM - Un ultimo pensiero?

RN - Sì, all’“odiatore” seriale che più di tutti mi ha coperto di insulti sulla pagina Facebook, secondo il quale c’era addirittura una congiura dell’Associazione. Amico vai a fare un bagno, adesso col tuo fuoribordo puoi andarci senza patente.

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