Riva 50 Metri Race

Riva 50 Metri Race

Riva 50 m: con "Race" il sogno di Carlo Riva ha preso forma

Superyacht

20/08/2020 - 14:41

Race con i suoi 50 metri di lunghezza traghetta l’iconico brand nella nuova dimensione dei megayacht. Le sue linee semplici ed eleganti, la meticolosità dei dettagli e le tecnologie impiegate ne fanno un capolavoro da veri connaisseur.

Race è il sogno di Carlo Riva che prende forma. La nuova ammiraglia nasce infatti da due grandi yacht acciaio (Caravelle e Atlantic) realizzati tra gli anni ’60 e ’70 dal geniale ingeniere creatore di un brand che nel mondo significa stile e lusso. La sua ai tempi era una chiara volontà di andare oltre i limiti e oggi Race, con i suoi 50 metri di lunghezza, trasporta l’iconico marchio nella nuova dimensione dei megayacht.

Race però ha qualcosa di più. Lo sviluppo del progetto ha visto coinvolto fin dalle prime fasi l’armatore e l’equipaggio. “L’intento era quello di ascoltare diversi punti di vista per arrivare alla realizzazione di un capolavoro nautico, nell’estetica, nel design e nella funzionalità, dice Giordano Pellacani, Sales and Marketing Director of Custom Business di Ferretti Group. Race infatti è anche il sogno che si avvera di Piero Ferrari (socio del Gruppo Ferretti oltre che figlio di Enzo - ecco spiegato il nome Race), un armatore che adora navigare intensamente e ama gli spazi aperti. Il concept di Riva 50 metri parte proprio da qui: vivere il mare a 360 gradi.

Costruito in acciaio e alluminio presso il cantiere della Riva Superyacht Division di Ancona, questo primo 50 metri (che avrà presto una sorella) è stato disegnato interamente da Officina Italiana Design in collaborazione con il comitato strategico di prodotto Ferretti Group. La cosa straordinaria è che il suo design nasce da tre semplici segni orizzontali tracciati da poppa a prua. La livrea argentea, leggermente metallizzata, concorre a conferire dinamismo di questo yacht dalla personalità forte e mascolina.

“Riva Race è un Riva a tutti gli effetti. Abbiamo disegnato linee estremamente pulite; abbiamo rarefatto al massimo i segni, eliminando qualsiasi ricamo”, dice Mauro Micheli, chief designer dello studio bergamasco ; obiettivo era la ricerca di forme pure e nessun sconfinamento nello show off.  Lo yacht è per veri a connaisseur, in una parola è chic e questa è la sua logica del suo progetto”.

Tutte le scelte di design fondono perfettamente funzionalità ed estetica, privilegiando la vivibilità degli ambienti esterni a bordo e offrendo ovunque una vista senza soluzione di continuità verso l’esterno. Come il grande living creato dal pozzetto del ponte principale, con il salone separati da una porta progettata per avere un costante affaccio sul mare: è interamente apribile e fa da cornice d’ingresso sull’ampio salone.

Grandi finestrature fisse, molto alte, offrono la possibilità di ridurre al minimo i limiti visivi e spaziali mentre altre due porte laterali in corrispondenza della zona pranzo, arredata con tavolo in cristallo e acciaio Judd Acerbis e sedie Cassina, sono scorrevoli e completamente apribili. “Per quanto riguarda la luce naturale, non abbiamo voluto “bucare” troppo la barca e abbiamo cercato di far filtrare una luce naturale dolce in modo da entrare in un ambiente leggermente più riposante rispetto all’assolato esterno”, precisa il designer. Mentre un sistema di domotica Lutron consente di moderare la luminosità dell’illuminazione artificiale e alternare scenari luminosi.

Molto interessante l’area  dining sull’upper deck, la privacy è assicurata dalla posizione elevata, è riparato da sole e vento grazie due windscreen laterali elettrici con vetrate scorrevoli verso il basso e inoltre è collegato con un intimo living, con divano custom, poltrone e un mobile buffet con, all’interno, anche un piccolo wine cellar. La passeggiata laterale di sinistra di questo ponte collega il pozzetto di poppa alla zona sole di prua: un luogo intimo e privato dello yacht con prendisole e zona conversazione.

Particolare attenzione è stata posta anche sull’ottimizzazione degli spazi per garantire privacy dell’armatore: lo spostamento tra un'area e l'altra, lungo tutti e 5 i ponti, avviene grazie a camminamenti separati tra ospiti e crew.

Appositamente non è stata data enfasi alla beach area, zona concepita per facilitare le discese a mare, con un grande portellone che a ribalta si affaccia sull’acqua. A bordo sono già tante le aree esterne: il sun deck infatti è di ben 120 metri quadrati, di cui 90 ombreggiati da un hard top. È un grande terrazzo dove scrutare l’orizzonte da qualsiasi lato completo di tutti i comfort: lettini per il sole, tavolo da pranzo con barbecue e zona relax con divani e TV pop up a sistema rotatorio; non manca, dal lato di prua, una splendida piscina idromassaggio.

Ovunque grande è l’attenzione ai dettagli: il mogano è l’essenza dominante che caratterizza il capodibanda, riveste tutte le falchette e i tientibene dei ponti esterni creando continuità con l’interior décor, elementi d’acciaio impreziosiscono le potenze. Accenti di stile che riprendono nei locali interni realizzati secondo i desiderata dell’armatore. “Per Riva Race abbiamo utilizzato quei materiali eredità Riva come il legno, l’acciaio e la pelle che si trovano in mille dettagli”, spiega Micheli.

“Fil rouge è il mogano laccato, usato con abbondanza oltre che per i mobili anche per i soffitti a doghe che affiancano parti perimetrali in laccato, con cornici e rifiniture in acciaio a conferire profondità. Il pavimento è in marmo bianco apuano che insieme ai tappeti chiari smorzano la forza del legno. Un tocco di unicità è dato dalle intersezioni nette tra elementi di specchi e acciaio, e dettagli in cuoio a parete”.

Il layout generale del main deck è influenzato dalla scelta dell’armatore di volere la cucina sul ponte inferiore, dove si trovano anche quattro suite per gli ospiti. La owner suite, avvantaggiata da questa decisione, si sviluppa su oltre 70 mq,  tra area notte, studio, living connesso a quest’ultimo ma separato da una parete vetrata. Questo salottino privato, fortemente voluto da Piero Ferrari per vedere le gare di F1 è arredato con divani in pelle chiara di Minotti (brand usato anche per gli altri divani di bordo) e un grande schermo TV.

Anche in questi ambienti i toni grigi si alternano con misura al mogano, le profilature in acciaio sono finemente abbinate al cuoio e ai marmi nei bagni. Ogni materiale si accosta all’altro con maestria e discrezione, lasciando emergere la bellezza essenziale di ogni dettaglio.

Riva 50 Metri, è motorizzato da due MTU 8V 4000 M63 da 1.000 kW a 1.800 giri al minuto, con propulsione a sistema di assi eliche che permette di raggiungere una velocità massima di 15,5 nodi e una velocità di crociera di 14 nodi. “Tra le numerose caratteristiche d’alta tecnologia di bordo, l’innovativa soluzione di plancia I-Bridge®, sviluppata da TEAM Italia”, precisa Giordano Pellacani, “È dotata di multicontrol e display stretch implementati con nuove specifiche funzionalità.

Abbiamo anche condotto un’accurata analisi vibrazionale e dei livelli di noise reduction, per raggiungere, nella cabina armatoriale, alla velocità di crociera di 14 nodi, un livello di sonorità registrato al di sotto di 40 decibel, garanzia di massima silenziosità”. Race possiede anche il Rina Green Plus e il Comfort Class: massimi attestati che certificano la sicurezza in navigazione, comfort di bordo, prestazioni tecnologiche e nautiche, e rispetto per l’ambiente. Race è un vero capolavoro.

Désirée Sormani

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