Fiera Nautica
Le acquisizioni nella filiera nautica: The Italian Sea Group e gli altri
The Italian Sea Group (TISG) punta sull’ebanisteria italiana Celi 1920. Quest’ultima è stata rilevata nell’aprile 2023 e in questi giorni il cantiere di yacht ha annunciato investimenti finalizzati al raddoppio della capacità produttiva di Celi 1920 attraverso l’acquisizione di due nuovi siti. Nel dettaglio, la ristrutturazione degli uffici è quasi terminata, mentre l’ampliamento dello stabilimento sarà concluso a settembre 2023. Inoltre, è stato approvato un piano di assunzioni, che prevede anche la contestuale formazione del personale, in particolare il più giovane.
Lo scopo dell’operazione è duplice: da un lato, supportare le esigenze di produzione di TISG; dall’altro, ampliare il business dell’ebanisteria anche nei settori civile e ospitalità di alto profilo. Fulvia Costantino, amministratrice unica di Celi 1920, ha spiegato: “ll piano di investimenti di TISG consentirà di incrementare la nostra capacità produttiva gestendo al meglio l’importante crescita sia dell’anno in corso che del prossimo 2024”.
Il caso di The Italian Sea Group non è isolato: sempre più operatori del settore della nautica perseguono l’integrazione a monte, con acquisizioni all’interno della catena di fornitura. L’obiettivo è controllare la filiera produttiva, oltre che assicurarsi puntualità e trasparenza nelle lavorazioni. Lo stesso fenomeno sta accadendo nel settore della moda, dove i grandi marchi stanno rilevando i terzisti e questi ultimi i loro subfornitori.
Tornando alla nautica, il primo cantiere navale a integrarsi con i fornitori è stato il Gruppo Azimut Benetti, che nel lontano settembre 2017 è salita dall’83% al 100% di Fraser, il primo service provider per yacht al mondo, poi rivenduto due anni dopo a Marine Max, storico partner commerciale per il mercato americano. Fraser all’epoca dell’acquisizione deteneva una quota di mercato del 15%, gestiva direttamente 120 yacht (di cui due di grandissime dimensioni) ed era attiva in tutto il mondo. Paolo Vitelli, presidente del Gruppo Azimut Benetti, aveva chiarito che l’operazione rientrava “nel piano strategico del nostro Gruppo, già da 17 anni primo al mondo nella costruzione di yacht di lusso, di offrire non solo i migliori yacht, ma anche i migliori servizi all’armatore”, precisando che la sua società era “l’unico player nautico al mondo a prendersi cura dell’armatore per tutto il ciclo di utilizzo dello yacht, dall’acquisto della barca, alla sua gestione, ai servizi di refit e repair, alla selezione degli equipaggi, alla messa a reddito col charter, fino alla sua rivendita”.
Il cantiere spezzino Sanlorenzo nel marzo 2023 ha acquisito per 2,7 milioni di euro il 49% del fornitore Sea Energy. Quest’ultima è una società di Viareggio che progetta, produce e installa impianti elettrici ed elettronici sulle navi e nel 2021 ha fatturato 6,15 milioni di euro. In particolare, Sea Energy ha sviluppato una significativa esperienza nella propulsione elettrica e ibrida. Il presidente di Sanlorenzo, Massimo Perotti, ha definito l’acquisizione di Sea Energy “un ulteriore passo nel rafforzamento della catena di fornitura”, oltre che “pienamente coerente con la nostra visione Road to 2030 per lo sviluppo di tecnologie innovative e sostenibili in grado di rivoluzionare lo yachting”. Una strategia che Sanlorenzo porta avanti da tempo: all’inizio del 2022 infatti ha rilevato il 48% Mec Carpensalda (impresa di Livorno attiva nelle lavorazioni di carpenteria metallica per barche che fa capo alla famiglia Lotti, storicamente attiva nella carpenteria metallica navale) e il 33% di Duerre (falegnameria di Vicopisano, in provincia di Pisa, attiva dagli anni ’40 del secolo scorso nella produzione artigianale di arredi di altissima qualità destinati in particolare ai superyacht, oltre che nel segmento delle abitazioni civili, uffici, alberghi ed esercizi commerciali). Il cantiere nautico ha acquisito poi un ulteriore 33% di Duerre, arrivando al 66%.
Strategia simile per il Gruppo Ferretti, che nel settembre 2022 ha acquistato due storici fornitori: Massello srl e Fratelli Canalicchio spa. La prima è un’azienda con sede a Fano e una profonda esperienza nell'arredamento in legno per yacht. Fratelli Canalicchio, con sede a Narni, è specializzata nella realizzazione degli esterni statici e dei sistemi cinetici automatici degli yacht. “Abbiamo portato a termine queste due operazioni perché l'acquisizione del controllo di un fornitore strategico garantisce stabilità e affidabilità, migliora le performance industriali e l’insourcing di competenze. Siamo convinti che l’integrazione a monte ci permetterà di esprimere ancora più qualità, ottimizzando costi e tempi”, ha concluso l’Avv. Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group.