Nuovo Honda BF300 V8

Nuovo Honda BF300 V8

Honda Marine e il mercato dei fuoribordo: Italia in testa alle performance europee

Motori marini

22/04/2025 - 07:03

Nel complesso e competitivo panorama del mercato europeo dei motori fuoribordo, Honda Marine si conferma una delle realtà più dinamiche e in crescita, con performance particolarmente brillanti in Italia. Durante una recente presentazione rivolta alla stampa specializzata, svoltasi il 18 aprile a Ostia, Francesco Pichelli, responsabile vendite Honda Marine per l’Europa, ha tracciato un quadro esaustivo sull’evoluzione del settore e sugli obiettivi futuri della nuova organizzazione, in carica dal 1° aprile 2024 sotto la guida del General Manager Christian Pellegrino.

Attualmente, Honda detiene in Europa una quota media di mercato del 16,4%, in crescita rispetto al 14% del 2022. Ma è l’Italia a trainare il continente: quasi 4.500 sono state le unità vendute nell’ultimo anno fiscale, pari a una quota del 23,4%, la più alta tra tutte le filiali europee. Un dato ancora più sorprendente se si considera la performance fatta registrare dal top di gamma, il nuovo motore Honda BF350 V8, che in un solo anno di commercializzazione ha raggiunto una quota del 26% nel segmento dei fuoribordo extra-large.

“L’obiettivo è chiaro: elevare le performance degli altri Paesi europei per avvicinarle a quelle italiane”, ha dichiarato Pichelli. E i dati ufficiali IMEC – unico ente certificato in Europa – confermano che la strategia è già in atto, con una spinta forte sui segmenti a maggiore potenza.

Il mercato europeo dei fuoribordo si è stabilizzato intorno alle 125.000 unità su base annua, dopo l’ondata Covid e le successive difficoltà legate al caro carburante e all’aumento dei tassi d’interesse. Tuttavia, mentre i segmenti piccoli e medi mostrano segni di rallentamento, quello extra-large (oltre i 300 HP) è in piena espansione: da 3.000 unità nel periodo pandemico a oltre 4.300 unità a febbraio 2025.

Honda ha risposto a tale trend con il lancio dei nuovi modelli V8-300 e V8-350, e prevede a breve il lancio di sei nuovi motori in arrivo entro settembre 2025, confermando un piano di sviluppo progressivo fino al 2030. “Il nostro focus è sulla qualità del mix prodotto, non solo sui volumi. Il valore per noi si gioca nel segmento premium”, ha spiegato Pichelli.

In Italia, dove il mercato si attesta sulle 19.000 unità annue - con un leggero calo, del -3% rispetto all'anno precedente - si replica il trend europeo: calo fisiologico nei 40 cavalli rispetto al picco pandemico, ma espansione nei segmenti da 100 a 250 CV e sopra i 300 CV: il segmento “alta potenza” è cresciuto del 70%. Honda, sempre secondo i dati diffusi durante la conferenza stampa, domina l’ambito delle potenze extra-large con 242 unità BF350 vendute su 950 totali, pari al 26% del mercato nazionale. Una performance sorprendente considerando che fino a un anno fa l’azienda non presidiava affatto questo segmento.

Particolarmente strategico è stato il lavoro sul canale cantieristico: “Il BF350 non è un prodotto da rete tradizionale, ma da BoatBuilder. Per questo stiamo costruendo rapporti diretti con i cantieri, organizzando eventi come il ‘BoatBuilder Day’ per facilitare la penetrazione nei segmenti twin e triple engine”.

L’aumento dei prezzi post-Covid ha spinto molti clienti verso il repowering, cioè la sostituzione del solo motore piuttosto che il cambio della barca. Oggi, un package con un 40 HP “senza patente” installato su barca da 6 metri può superare i 40.000 euro, contro i 26-30.000 euro del pre-pandemia. “La soglia d’ingresso si è alzata di oltre il 30%, ma i redditi non sono cresciuti allo stesso ritmo”, osserva Pichelli. Il risultato? Più usato sul mercato, stock invenduti e cantieri sotto pressione.

La Francia e la Germania sono i mercati più colpiti dallo stock e dal rallentamento, mentre l’Italia si dimostra più resiliente, anche grazie al recupero di clienti fedeli Honda che, per anni, hanno atteso un motore di maggiore potenza rispetto al 250 HP che è stato a lungo il top di gamma del costruttore giapponese.

La scomparsa di Evinrude, la cui produzione è cessata ormai 5 anni fa, ha ridisegnato il mercato. Mercury, già leader, è stato il primo a intercettarne la rete, ma anche Honda ne ha beneficiato, specialmente in Italia. Anche grazie a ciò, secondo le rilevazioni aggiornate a luglio 2024, Honda ha aumentato del 8% la propria quota di mercato in cinque anni, mentre Yamaha ha perso 4 punti percentuali.

Nel segmento dei fuoribordo da 350 HP, i dati di agosto 2024 vedevano Mercury al 70%, Yamaha al 12%, Suzuki al 5% e Honda già al 13%, un risultato notevole al primo anno di commercializzazione.

Un altro asse strategico è l’integrazione elettronica. Honda sta lavorando a una interfaccia compatibile con tutti i MFD (multi-function display) presenti sul mercato, per permettere il rigging con qualsiasi strumentazione/display, pur mantenendo la propria estetica e funzionalità. Questo renderà più flessibile l’offerta ai cantieri e aumenterà l’appeal del brand nei segmenti premium.

Infine, sul fronte industriale, tutta la produzione dei fuoribordo Honda di bassa potenza, fino ai 5 HP, è stata trasferita in Giappone, non per motivi di qualità (identica in tutto il mondo), nemmeno in relazione alla recente questione dei dazi USA, ma solo per ottimizzare gli impianti produttivi e migliorare l’efficienza operativa.

Nei prossimi giorni pubblicheremo anche un focus sulle caratteristiche del nuovo Honda BF300, presentato in anteprima mondiale al boot di Dusseldorf, lo scorso gennaio. Il meeting di Ostia al quale abbiamo partecipato assieme alla stampa specializzata italiana ed europea, doveva servire anche per darci la possibilità di provare in acqua il nuovo modello. Purtroppo le condizioni meteo proibitive hanno reso impossibile i test che contiamo però di effettuare prossimamente: restate connessi!

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