Monaco Energy Boat Challenge 2025: ricerca, industria e formazione in sinergia

Sport

27/06/2025 - 13:07

A pochi giorni dall'inizio ufficiale, il Monaco Energy Boat Challenge si conferma come uno degli appuntamenti più significativi per il futuro della nautica sostenibile. Organizzata dallo Yacht Club de Monaco con il sostegno della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, UBS, BMW e SBM Offshore, la manifestazione, aperta al pubblico, punta a colmare il divario tra ricerca accademica e industria nautica. L'obiettivo è chiaro: ripensare la mobilità marittima in condizioni reali.

“Questa collaborazione è fondamentale per la transizione verso una nautica più responsabile. Il crescente coinvolgimento dei grandi cantieri è un segnale estremamente incoraggiante”, ha dichiarato Bernard d’Alessandri, Segretario Generale dello YCM. Gli ha fatto eco Vivien Delaunay, Direttore Esecutivo di UBS Monaco: “Questo evento non solo mostra il futuro dell’energia pulita nella mobilità marittima, ma riflette anche una visione condivisa di cambiamento positivo e leadership innovativa attraverso la collaborazione”.

Quest'anno partecipano 42 team provenienti da 20 nazioni, rappresentanti di 29 università, per un totale di oltre 1.000 studenti coinvolti. Le squadre sono suddivise in quattro categorie, ognuna focalizzata su diverse soluzioni tecnologiche per lo yachting del futuro: la AI Class, dedicata alle barche autonome guidate da intelligenza artificiale; la Energy Class, che testa nuove tecnologie su scafi standardizzati; la SeaLab Class, veri e propri laboratori galleggianti con particolare attenzione, in questa edizione, alle soluzioni a idrogeno; e infine la Open Sea Class, riservata a prototipi a zero emissioni certificati CE, fino a 25 metri e in grado di trasportare almeno tre persone.

Tra tutte le imbarcazioni in gara, 30 sono alimentate da energia elettrica, 12 utilizzano l'idrogeno e 12 sono dotate di foil.

Un passo importante verso la transizione energetica è rappresentato dalla presenza di NatPower H, partner tecnico dal 2024 e ora fornitore ufficiale di idrogeno per l'evento. L'azienda gestirà tutte le operazioni di rifornimento, contribuendo all'obiettivo ambizioso di un'edizione interamente a zero emissioni. “Quella con Monaco Energy Boat Challenge è un’alleanza strategica fondata su una visione comune di nautica più innovativa e sostenibile”, ha commentato Andrea Minerdo, Chairman di NatPower H. “Rendere l'idrogeno accessibile dimostra che la transizione è non solo possibile, ma già in atto”.

A dimostrazione della concreta applicabilità delle tecnologie a zero emissioni, quest’anno i concorrenti della Energy Class utilizzeranno idrogeno immagazzinato in bombole Type 4 fornite da Composite Technical Systems (CTS).

Tra i protagonisti anche l'Energy Observer, il catamarano a energia rinnovabile che rappresenta una pietra miliare della nautica sostenibile. Sarà ormeggiato presso la Marina dello YCM e aperto al pubblico il 4 luglio, dalle 9 alle 12 (previa disponibilità). Questa imbarcazione autosufficiente, alimentata da una combinazione di energia solare, eolica, idroelettrica e idrogeno prodotto a bordo, ha già percorso oltre 68.000 miglia nautiche e visitato più di 50 paesi, dimostrando l'affidabilità delle soluzioni energetiche alternative in contesti operativi reali.

Fondamentale, in questo contesto, il coinvolgimento diretto dell'industria. Grazie al programma di mentoring aziendale, molte realtà del settore stanno affiancando i team in gara, condividendo know-how e competenze con le nuove generazioni di ingegneri.

SBM Offshore supporta le squadre di Cambridge University Riviera Racing e Polytech Nantes. Sanlorenzo affianca due team italiani: Uniboat dell’Università di Bologna, che presenta una barca a idrogeno leggera e costruita con materiali bio-based e componenti stampati in 3D; e il team Elettra UniGe dell’Università di Genova, che propone un sistema propulsivo compatto e batterie custom.

“Dobbiamo responsabilizzare i giovani e incoraggiarli a uscire dagli schemi, per trovare soluzioni davvero innovative che riducano l’impatto ambientale della nautica”, ha affermato Massimo Perotti, Presidente e CEO di Sanlorenzo. “Investire negli studenti significa investire nel futuro”.

Il gruppo Azimut | Benetti supporta il team Polito H2FLY del Politecnico di Torino, con una barca dotata di motore elettrico e sistema ibrido batteria-idrogeno. Monaco Marine collabora con il team Hydrogadz-Capgemini (Arts et Métiers), che ha sviluppato un sistema di propulsione elettrica alimentata a idrogeno e uno scafo modulare. “Questa competizione incarna il nostro impegno per l’innovazione tecnologica in ambito marino, la sostenibilità del settore e il sostegno agli istituti di formazione”, ha dichiarato Hervé Heimburger, Direttore delle Università di Monaco Marine.

A rafforzare questa sinergia tra formazione e industria contribuisce anche il Job Forum, vero e proprio ponte verso il mondo del lavoro: nel 2024 sono stati condotti oltre 90 colloqui per tirocini e prime esperienze professionali.

Il programma prevede anche due conferenze di approfondimento (su iscrizione), pensate per affrontare i temi più urgenti del settore. Il 3 luglio si terrà l’“Advanced Yachting Technology Conference”, incentrata su cattura della CO2 a bordo, inquinamento acustico marino, finanza per la decarbonizzazione, tecnologie per ridurre emissioni e costi, cybersecurity, intelligenza artificiale e tecnologie satellitari. Il 4 luglio, sarà la volta della 6ª “H2 and Alternative Fuels Conference”, organizzata dalla Fondazione Principe Alberto II, dalla Missione per la Transizione Energetica e dallo YCM. Tra i temi trattati: rifornimento e stoccaggio dell'idrogeno (liquido e solido), metanolo nei superyacht e motori dual fuel.

Nel cuore della sfida tecnologica, numerose sono le innovazioni attese. Nella Energy Class, il team Sambuk Racing (Università del Qatar) utilizzerà per la prima volta batterie a stato solido; Néréides-UTT ha adottato materiali compositi naturali abbinati a una fuel cell a idrogeno e quattro batterie Li-ion. Nella SeaLab Class, TU Delft presenta un'imbarcazione su foil compatibile con idrogeno liquido, mentre Heriot-Watt University integra uno stoccaggio a idrogeno allo stato solido. Plus Zero testerà per la prima volta un motore a combustione interna alimentato a idrogeno, associato a un sistema di rilascio tramite reazione chimica con l'acqua.

Anche nella AI Class non mancano le novità: AGH Solar Boat (Polonia) impiega LiDAR, telecamere 3D e algoritmi di intelligenza artificiale su computer Jetson Orion; il team ungherese BME Solar Boat propone una barca solare-elettrica ultraleggera e ottimizzata per la guida autonoma.

Attraverso questi progetti prende forma una nuova generazione di imbarcazioni, alimentate da soluzioni concrete, sperimentate da team provenienti da tutto il mondo.

A confermare l’impatto della manifestazione, il Premio per la Tecnologia Sostenibile nella Nautica da Diporto, promosso dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco, mette in palio 25.000 euro per il progetto più efficace in termini di efficienza energetica e riduzione dell’impronta di carbonio. Nel 2024, il premio è stato vinto dal team italiano Physis Synergy (Politecnico di Milano) per l’innovativo approccio al design di una nuova fuel cell ad alta efficienza.

Con la sua piattaforma unica di test e confronto, la Monaco Energy Boat Challenge non si limita a osservare la transizione ecologica del settore nautico: la sta accelerando.

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