Ferrari Hypersail batterà bandiera italiana, risolto il nodo normativo

Barca a vela

06/08/2025 - 15:32

Il team di vela guidato da Giovanni Soldini per conto di Ferrari potrà issare la bandiera italiana sul prototipo da regata oceanica che verrà varato a metà 2026. Una svolta importante, resa possibile da un emendamento approvato alla Camera dei Deputati il 5 agosto 2025, che ha colmato un vuoto normativo riguardante l’immatricolazione di unità da competizione nautica altamente tecnologiche, non conformi ai criteri standard previsti dalla normativa CE.

Il rischio della bandiera estera

Il progetto Ferrari Hypersail, che prevede la realizzazione di un monoscafo full-foiling e canting keel di 100 piedi, interamente alimentato da energie rinnovabili e concepito con soluzioni mutuate dal mondo dell’automotive, si configura fin dall’inizio come imbarcazione sperimentale e fuori standard. Proprio per questa ragione, in assenza di una categoria normativa italiana adeguata, il team si era trovato nella condizione di dover valutare la possibilità di immatricolare la barca in Francia, paese che offre un quadro regolatorio più flessibile per i prototipi destinati alla vela d’altura.

Una soluzione che, sebbene tecnicamente percorribile, avrebbe privato il progetto di un elemento simbolico e strategico: la bandiera tricolore.

L’intervento legislativo

A sbloccare la situazione è stato un emendamento al decreto-legge “Sport” presentato da alcuni parlamentari della maggioranza e sostenuto da Fratelli d’Italia, che ha introdotto una deroga esplicita per le imbarcazioni da regata con caratteristiche tecniche non compatibili con la direttiva 2013/53/UE, ovvero la cosiddetta normativa CE.

Il testo approvato prevede che:

   •   le unità da regata destinate a competizioni internazionali possano essere iscritte nei registri navali italiani anche in assenza della marcatura CE, purché siano conformi alle normative di sicurezza applicabili per la specifica tipologia d’uso;

   •   le imbarcazioni prototipali già iscritte in registri esteri possano essere reimmatricolate in Italia con procedura semplificata, a condizione che siano progettate, costruite o gestite da team italiani;

   •   la normativa si applichi anche alle imbarcazioni sperimentali destinate alla ricerca e allo sviluppo tecnologico in ambito nautico.

Valore simbolico e strategico

Grazie a questa modifica, Ferrari Hypersail potrà navigare e competere sotto bandiera italiana, mantenendo coerenza con la matrice nazionale del progetto, che coinvolge professionalità, ricerca e componentistica sviluppate nel nostro Paese. Si tratta di un risultato significativo non solo per l’iniziativa di Maranello, ma per l’intero comparto della vela da regata italiana, che trova ora un precedente concreto per facilitare l’immatricolazione nazionale di barche ad alta complessità tecnica, spesso realizzate con criteri non standardizzabili.

L’emendamento ha anche una ricaduta economica diretta: i costi di gestione, la fiscalità e le attività di test e sviluppo anche di altre iniziative potranno restare in Italia, contribuendo a rafforzare il sistema-Paese e a consolidare una filiera nazionale che guarda all’innovazione e alla sostenibilità.

Una cornice normativa per l’eccellenza nautica

L’approvazione del provvedimento risponde a un’esigenza concreta: dotare l’Italia di uno strumento normativo moderno e flessibile, capace di accompagnare lo sviluppo di progetti ambiziosi, anche quando esulano dagli schemi tradizionali del diporto o della vela amatoriale. In tal senso, la vicenda Ferrari Hypersail rappresenta un caso emblematico, destinato a fare scuola e a generare impatti positivi sul piano regolatorio, industriale e sportivo.

Per il team Ferrari-Soldini si apre ora una nuova fase, con la costruzione e il varo dell’imbarcazione previsti per il 2026, sotto il segno del tricolore. Una bandiera che, grazie a questo intervento, potrà tornare a sventolare su una delle più avanzate e visionarie barche a vela mai realizzate.

Maggiori dettagli sulla barca sono stati rilasciati in esclusiva a Pressmare dal Team Leader del progetto, Marco Guglielmo Ribigni. Trovate l'intervista integrale al seguente link.

 

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