Master Lock Comanche crossing the line in Hobart : Rolex | Kurt Arrigo

Master Lock Comanche crossing the line in Hobart : Rolex | Kurt Arrigo

Rolex Sydney Hobart 2025: Comanche prima a Hobart, l’Overall resta aperta

Sport

28/12/2025 - 21:02

La 80ª edizione della Rolex Sydney Hobart Yacht Race è partita il come da tradizione il 26 dicembre con un momento di forte partecipazione emotiva. All’uscita dalla baia di Sydney, molti equipaggi hanno gettato in mare petali di rosa in ricordo delle vittime dell’attentato di Bondi Beach.

La partenza ha visto il due volte vincitore (in tempo reale) 100’ LawConnect interpretare al meglio la linea, imponendosi fin dai primi bordi e conducendo la flotta fuori da Sydney Heads con aria pulita e buon controllo tattico sugli altri supermaxi, suoi concorrenti diretti. Nelle prime miglia lungo la costa, il 100 piedi di Christian Beck ha dettato il passo, sfruttando una buona velocità di bolina e una gestione efficace delle manovre nel traffico.

Alle sue spalle, Master Lock Comanche, SHK Scallywag 100, Lucky e Palm Beach XI hanno dato vita a una prima fase molto compatta, con continui scambi di posizione dovuti a salti di vento e alle differenti peculiarità di ciascuno scafo. L’alternanza al comando tra i maxi si è protratta per buona parte della discesa iniziale lungo la costa del Nuovo Galles, a conferma di un livello tecnico elevato e di margini prestazionali ridotti.

Con l’aumentare dell’intensità del vento e l’ingresso in condizioni più favorevoli alle andature portanti, Master Lock Comanche ha progressivamente consolidato la propria leadership. La barca ha dimostrato ancora una volta grande efficacia nel passo medio e nella gestione dei cambi di pressione, riuscendo a contenere gli attacchi degli avversari nelle fasi di transizione.

L’arrivo a Hobart ha consegnato a Comanche il Line Honours, quinto successo in tempo reale per il supermaxi di 100 piedi, davanti a LawConnect e SHK Scallywag 100.

Lucky sorprende e resta nel gioco

Tra i protagonisti di questa edizione va segnalato l’ottimo rendimento del maxi americano Lucky (progetto di Juan K conosciuto come Rambler 88) che per lunghi tratti ha navigato a ridosso dei 100 piedi, riuscendo in più occasioni a mettere sotto pressione i maxi più grandi. La barca, quarta in tempo reale, si è dimostrata competitiva non solo sulla puramente prestazione in tempo reale ma anche in ottica IRC, ed è tra le candidate per la vittoria assoluta in tempo compensato. La capacità di Lucky di restare agganciato al gruppo di testa ha rappresentato uno degli elementi tecnici più interessanti della regata, dimostrando come una piattaforma ben ottimizzata e un equipaggio di alto livello – senza nulla togliere agli altri equipaggi professinisti a bordo dei 100’ - possa colmare parte del gap dimensionale.

Palm Beach XI: refitting importante, ma risultato sotto le attese

Diverso il bilancio per Palm Beach XI, che arrivava a questa edizione dopo un refitting significativo. Le aspettative erano alte, ma la regata non ha restituito i risultati sperati. Un refitting profondo richiede spesso tempo per essere pienamente assimilato: nuovi equilibri di assetto, regolazioni ancora da affinare e la necessità di accumulare ore di navigazione in condizioni reali possono spiegare una prestazione inferiore alle previsioni. Inoltre, una vecchia rete da pesca alla deriva, a dimostrazione pratica di quanto ci sia ancora da fare per tutelare i mari di tutto il mondo, ha costretto Palm Beach XI a uno stop di circa 40 minuti per liberarsi.

Una regata ancora aperta per la Tattersall Cup

Sul piano della classifica in tempo corretto (IRC Overall), la situazione resta apertissima. Celestial V70 del commodoro dello Cruising Yacht Club of Australia, organizzatore della regata, si conferma uno dei principali contendenti per la Tattersall Cup, forte di uno yacht affidabile e di un equipaggio con grande esperienza sulla regata. Non va dimenticato che lo skipper Sam Haynes ha già vinto l’Overall in passato, sia lo scorso anno che nel 2022, in quell’occasione con una precedente Celestial di 52 piedi. Il V70, grazie alla capacità di mantenere velocità elevate su tutto l’arco della regata, resta una delle candidate più credibili alla vittoria in tempo compensato, assieme a Lucky e alla stessa LawConnect. Occorrerà in ogni caso attendere molte delle barche ancora in regata prima di poter definire il vincitore assoluto.

L’ingresso nel Derwent River, le ultime ore di vento variabile e la gestione dei distacchi rendono la classifica Overall sempre di difficile previsione.

Il successo in tempo reale di Comanche è un dato acquisito, ma il vero verdetto della 2025 passerà ancora una volta dalla lettura dei tempi compensati, dove esperienza, affidabilità e capacità di navigare senza errori pesano quanto la velocità pura.

Giuliano Luzzatto

 

 

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