Il mare protagonista assoluto in tre nuove uscite Mursia

Servizio

30/06/2025 - 10:00

La Biblioteca del mare Mursia, storica collana dedicata alla cultura del mare e alla passione per la navigazione, si arricchisce di tre nuovi titoli che raccontano il grande blu, assoluto protagonista, da tre punti diversi: dalla grande saga marinaresca, all’avventura autoironica, all’esperienza fra le onde.

“Un marinaio 2. L’ultima donna.” (Mursia, pagine 388, Euro 18,00) di Mario Dentone.

Continua la grande saga marinaresca del ligure Michele, marinaio “bassa forza” su petroliere, ruvido, schietto, apparentemente ostico, in realtà diffidente con tutti, persino con i sentimenti, eppure uomo di grande umanità.

«… Michele, che non aveva mai avuto una donna fra le braccia, che anzi aveva sempre evitato la donna come un ostacolo, un impegno, lui che non aveva mai voluto ascoltare storie altrui come non aveva mai voluto raccontare le sue, era rimasto due ore là con lei, stringendola a sé, la testa di lei sulla sua spalla, e l’aveva ascoltata senza muoversi, quasi senza respirare per non infrangere quel momento, perché aveva scoperto che ci stava bene, e non se ne era pentito, e neanche se ne era vergognato.»

Michele è il tipico marinaio ligure, irreprensibile a bordo, disponibile, ma chiuso con tutti. Fugge non appena un rapporto sta per diventare personale, perché per lui parole come amicizia, sentimento, per non dire amore, sono solo fastidi dai quali proteggersi. E quando Marta, la moglie del capitano De Benelli, gli dice che non s’è mai sentita amata come da lui, lui sparisce. E sparisce anche da Carina, la prostituta, perfetta come una dea, così da Maria, la donna incontrata alla «fine del mondo», forse il suo destino. Michele sa amare, ma non vuole amare, fugge dai sentimenti come fossero minacciose onde di un’eterna burrasca. E quando arriva a bordo un giovane ufficiale al primo imbarco, e si presenta: «Piacere, Michele De Benelli», lui sbarca.

Lo scrittore Mario Dentone ancora una volta affascina il lettore e lo conduce tra onde e carruggi travolgendolo in una storia mozzafiato. «Le città di mare sono labirinti di misteri e di storie, vicoli, piazzette, carruggi dove ti sembra di perderti e dove invece non ti puoi perdere se tieni presente che da quella parte c’è sempre il mare.»

 

Mario Dentone (Chiavari, 1947) ha collaborato per anni con le facoltà letterarie dell’Università di Genova. Scrive sulle pagine culturali de «Il Secolo XIX». Con Mursia ha pubblicato la trilogia Il padrone delle onde, Il cacciatore di orizzonti, Il signore delle burrasche e i romanzi della saga La Capitana: L’ammutinamento, L’orgoglio del mare e Non c’è mai l’ultima onda, e Un marinaio. La moglie del capitano che è il primo episodio della nuova saga di cui questo è il secondo.

“Le (dis)avventure della Coconut. 13.000 miglia tra Mediterraneo e Atlantico” (Mursia, pagine 324, Euro 17,00) di Elia Favaro.

Cosa spinge un giovane operaio veneto a mollare tutto e partire da solo per attraversare l’Atlantico su una barca a vela degli anni Ottanta? Una sana incoscienza, forse. Ma anche passione, determinazione e tanta voglia di vivere davvero. Elia Favaro al suo esordio letterario stupisce il lettore con un libro che è al contempo un accattivante diario di bordo, un romanzo di formazione e una stand-up comedy marinaresca, arricchito da un inserto online di 106 pagine a colori - fotografie di viaggio, panorami mozzafiato e momenti indimenticabili, tutte consultabili tramite QR code all’interno del libro.  Il suo racconto – diretto, divertente e mai scontato – ci trascina in un’avventura lunga 13.000 miglia, tra onde alte tre metri, notti senza luna e imprevisti da far tremare anche i lupi di mare più esperti.

«Domani si parte davvero. Davanti a me ci saranno 2100 miglia di oceano. Una volta mollati gli ormeggi, non ci sarà più modo di tornare indietro. E forse è proprio questa la bellezza del viaggio.»

Diario di bordo di un sogno ambizioso: attraversare l’Atlantico e scoprire il mondo a bordo di una barca a vela. Elia Favaro ci guida tra mari tempestosi e cieli stellati, raccontando con schiettezza le sfide della navigazione solitaria, dalla scelta dell’imbarcazione perfetta alla sua preparazione meticolosa. Tra aneddoti divertenti, imprevisti tecnici e incontri memorabili, emerge una storia di passione e perseveranza, dove ogni ostacolo diventa un’opportunità per crescere. La Coconut, una barca in acciaio degli anni Ottanta, si trasforma da semplice mezzo di trasporto a compagna di avventure, portando il suo capitano a scoprire non solo nuovi orizzonti geografici, ma anche personali. Un libro che celebra il coraggio di seguire i propri sogni, anche quando il mare sembra troppo vasto e le onde troppo alte. Perché come scrive l’autore: «Forse, la parte più difficile di un viaggio del genere è proprio decidere di partire, di mollare gli ormeggi e di lasciare la sicurezza della vita a terra per l’ignoto. E io sono estremamente felice di aver avuto il coraggio di farlo.»

Elia Favaro, nato in provincia di Treviso nel 1993, è sempre stato uno spirito libero con mille passioni. Innamorato del mare fin da bambino, ha trascorso l’infanzia sognando orizzonti lontani. Dopo il diploma, ha iniziato a lavorare con un obiettivo ben preciso: acquistare una barca e attraversare l’Atlantico. Dopo anni di sacrifici e avventure, ha trasformato quel sogno in realtà, raccontandolo con ironia e passione in questo suo primo libro, per ispirare chi sogna una vita fuori dall’ordinario.

“Noleggio catamarano con skipper. Mare, charter e umanità” (Mursia, pagine 190, Euro 17,00) di Giuseppe Coluccelli.

Giuseppe Coluccelli, skipper professionista, in questo libro racconta dieci anni di vita in mare tra vela, convivenze forzate e riflessioni esistenziali a bordo di un catamarano. Ma non aspettatevi un manuale ma un viaggio interiore che esplora le complessità della vita, delle relazioni e della crescita personale.  Attraverso una narrazione coinvolgente, l’autore condivide le proprie esperienze, riflettendo su tematiche universali come il lavoro, il denaro, la famiglia e l'amicizia.  

“Non riesco ancora a separarmi dal mare, non so se voglio davvero che accada e non so quanto ci vorrà prima di dimenticarmi della stanchezza che sento e che continuo a sentire, più una memoria che una stanchezza effettiva.”

Le pagine di questo libro riportano le esperienze lavorative dell’autore dai venti ai trent’anni, gli anni delle prime chiarificazioni psicologiche e dei mutamenti che ne conseguono. Sono il resoconto di dieci anni di lavoro da skipper per società di charter italiane ed europee. Dieci stagioni dove l’autore, al comando di un catamarano, accompagna famiglie, amici e coppie per le isole del Mediterraneo, convivendo di settimana in settimana con otto sconosciuti.

Spettatore involontario della condizione umana, diviso tra un ambiente sublime e un turismo mostrificatore, una domanda aleggia lungo tutta la narrazione: esiste un limite nella convivenza con le contraddizioni?

Giuseppe Coluccelli (Foggia, 1988), disertata la scuola a quindici anni, suona la chitarra in gruppi Punk-Hardcore e Post-Rock. Ha toureggiato parti di mondo fino a quando la chitarra non è stata più sufficiente. Nell’aprile del suo ventiquattresimo anno di età, s’imbarca per la prima stagione su uno sloop a vela. Da allora lavora come skipper per società di charter italiane e internazionali. Suona, scrive e vive tra le colline romagnole.

PREVIOS POST
Il Bello e Ben Fatto Made in Marche: 2 giorni per raccontare l’eccellenza della nautica
NEXT POST
SEIF 2025: l'Arcipelago Toscano celebra il mare, da Blue Schools al premio per Guardia Costiera