Nauta: un modello di versatilità nello yacht design

Yacht Design

03/07/2025 - 20:08

Nauta: un modello di versatilità

Fondata da Massimo Gino e Mario Pedol nel 1986, Nauta è un nome di riferimento nel mondo dello yacht design. Rinomato per la cura meticolosa del design di esterni e interni per yacht dai 30 piedi a 180 metri, la capacità dello studio di fondere forma, funzione ed estetica lo ha reso un punto di riferimento sia per i costruttori di yacht custom che per quelli di serie.

Passione, visione e competenze

Sia Gino che Pedol vantano profonde radici nella cantieristica nautica, esperienza che ha influenzato significativamente la loro filosofia progettuale. Il suo nonno materno era ufficiale di macchine su transatlantici e Pedol è cresciuto partecipando a regate e navigando a bordo degli yacht di famiglia. La sua svolta verso lo yacht design nacque all’università, quando un amico lo ha incoraggiato a costruire un Mini Tonner, una barca di 7 metri in collaborazione con il celebre designer Andrea Vallicelli. “L’Avventura 703 è stato un enorme successo: quello che è iniziato come un hobby, si è trasformato in una preziosa esperienza”, afferma Mario Pedol, Presidente di Nauta.

Il Nauta 54, progettato da Pedol e Gino nel 1986, ha segnato l’inizio di una straordinaria carriera e di un impegno nella creazione di barche funzionali ed esteticamente gradevoli. “Per creare questo, è necessario immergersi completamente nel progetto e nella visione dell’armatore, anticipando e immaginando i suoi sogni e le sue aspettative”, afferma Pedol.

A testimonianza dello straordinario percorso professionale e del profondo contributo al mondo del design nautico, Mario Pedol è stato recentemente insignito del Premio alla Carriera in occasione del Blue Design Summit “From Water to Design”, tenutosi al Teatro Civico di La Spezia. Il Miglio Blu Design Award ha reso omaggio, in questa occasione, alle figure e ai progetti più ispirati e visionari del panorama nautico internazionale.

Design olistico

Nauta è nota per la sua versatilità. Lo studio lavora sia su yacht a motore che a vela, dal foglio bianco agli esterni e agli interni, sviluppando progetti personalizzati e modelli per la produzione in serie.

I suoi progetti sono caratterizzati da linee pulite e senza tempo, che rimangono sempre attuali. Secondo Massimo Gino, CEO e Co-Fondatore di Nauta: “La chiave è rimanere fedeli alla propria visione, così il mercato riconosce e premia il tuo stile”.

Uno dei tratti distintivi del lavoro di Nauta è il suo approccio progettuale olistico e centrato sull’uomo. “Il lusso nello yachting non riguarda solo lo stile”, continua Gino. “Si tratta di creare spazi funzionali e ben organizzati che permettano agli armatori di godere appieno del tempo a bordo”.

Che si tratti del runabout Pardo GT75, di uno yacht a vela semi-custom come Gelliceaux, Southern Wind KIBOKO4 premiato come Sailing Yacht of the Year ai World Superyacht Awards 2025 di BOAT International o del Thunderball, uno yacht a motore di 70 metri completamente custom, disegnato da Nauta e Vripack e attualmente in costruzione presso CRN, l’obiettivo di Nauta è sempre quello di creare una qualità dell’esperienza a bordo eccezionale, sia per l’armatore che per i suoi ospiti.

Nel corso degli anni, Nauta ha lavorato a numerosi progetti innovativi, consolidando la sua fama di designer di barche di eleganza senza tempo e funzionalità studiate nei minimi dettagli. Dopo Azzam (180m), un esempio più recente è Dragonfly, il superyacht di 142 metri varato da Lürssen nel 2024 con interni e aree sociali esterne firmati da Nauta, vincitore del premio "Superyacht Above 80m" agli Yacht Style Awards.

L’anno precedente, Royal Huisman ha varato Nilaya, uno yacht a vela custom di 48 metri progettato da Nauta e Reichel/Pugh per un esperto armatore che desiderava esplorare il mondo in comfort e sicurezza a bordo di un veliero estremamente leggero, in grado di essere competitivo anche nelle regate per superyacht.

Il metodo Nauta

Il team Nauta è composto da 25 professionisti, di cui 20 dedicati alla progettazione che lavorano in uno spazio aperto e collaborativo che incoraggia costantemente l’innovazione e la condivisione delle conoscenze. Questo ambiente interdisciplinare consente allo studio di gestire un’ampia varietà di progetti, dai piccoli yacht ai grandi superyacht, tutti con lo stesso impegno verso l’eccellenza.

Il team ha sviluppato una metodologia unica che unisce la meticolosa attenzione ai dettagli a una profonda comprensione della visione del cliente. Successivamente, si procede alla valutazione dei vincoli che caratterizzano ogni progetto. Questi possono essere tecnicamente correlati al sistema di costruzione, alle tecnologie e ai materiali disponibili o al budget. “I vincoli, attorno ai quali lavoriamo con gli stessi armatori, con gli uffici tecnici dei cantieri e con i fornitori con cui collaboriamo, sono parte integrante del nostro design. Questo perché il nostro processo creativo combina la visione del cliente che adottiamo e sviluppiamo, con il perimetro progettuale in cui operiamo. Esprimiamo quindi questa creatività ponderata in un’estetica il più possibile pulita, elegante e funzionale. L’obiettivo finale del nostro design è creare uno spazio fluido e armonioso, con linee leggere e continue, volumi accoglienti e proporzioni equilibrate, creando una connessione senza barriere tra le persone e il mare”, afferma Martino Majno, co-director dello studio.

Innovazione e adattamento

Nauta è in continua evoluzione e adatta il proprio design alle tendenze attuali dello yachting, pur rimanendo fedele ai suoi principi fondamentali. “Il nostro motore fondamentale è sempre la curiosità unita alla passione: il desiderio di esplorare, di metterci alla prova con progetti sempre diversi e trovare soluzioni innovative”, continua Majno.

La ricerca della sostenibilità è una priorità nel processo di progettazione di Nauta, l’obiettivo non è solo individuare prodotti a basso impatto sull’ambiente, ma anche esaminare l’intera filiera produttiva per garantirne la massima sostenibilità in ogni fase. “Sostenibilità e lusso non sono in contrapposizione. Lavoriamo anche con prodotti di recupero che, combinati, creano finiture di alto livello con un’eccezionale qualità estetica. La sostenibilità non è un valore da ostentare fine a sé stesso, ma un vantaggio intrinseco. Il vero obiettivo è garantire ai nostri armatori la massima qualità, integrando al contempo soluzioni più sostenibili. Introduciamo costantemente nuovi materiali che, grazie alla tecnologia e a un’attenta combinazione, definiscono un’estetica in continua evoluzione”, afferma Guido Valtorta, senior designer e co-director di Nauta.

 

“La vita all’aria aperta è un aspetto essenziale del nostro design”, afferma Mario Pedol. “A partire dal Project Light 80m del 2006, Nauta è stata precursore di una nuova generazione di superyacht con sovrastrutture eleganti e sobriamente centrali, avvolte da ampie vetrate, che pongono maggiore enfasi sugli spazi esterni. Questa visione progettuale migliora la qualità della vita a bordo, grazie alla perfetta fusione con l’ambiente circostante”.

Un esempio concreto di questo approccio è “The Island”, un sistema brevettato di piattaforme abbattibili a poppa che creano una terrazza walk-around sul mare. Il brevetto consente la circolazione continua “ad anello” tra le aree esterne e interne del beach club, garantendo un percorso su un unico livello senza interruzioni lungo tutta la sezione poppiera, sia interna che esterna.

Nel caso del progetto Moonflower 72m, con design esterno e interno di Nauta, attualmente in costruzione presso Wider, questa spettacolare soluzione include una piscina con meccanismo idraulico per sollevare il fondo in teak quando non è in uso.

Il futuro dello yachting

Guardando al futuro, Nauta si concentra sulla crescente domanda di sostenibilità ed esplorazione progettando yacht in grado di raggiungere luoghi più remoti ed estremi. “Ci stiamo lavorando da tempo, evolvendo il design per rendere i nostri yacht più autonomi, sicuri, efficienti e funzionali, senza compromettere la qualità degli spazi e delle finiture”, afferma Massimo Gino.

Un esempio perfetto di questa tendenza è l’affascinante concept XP75 di Nauta. Con i suoi 75 metri di lunghezza, due eliporti e due piscine, questo explorer Ice Class dalle linee eleganti e robuste è progettato per essere a suo agio sia nell’Artico che nei Caraibi. Sono stati a tal fine condotti studi approfonditi per garantirne l’efficienza operativa e ridurre il consumo di carburante.

Rimanendo fedele ai suoi principi di eleganza senza tempo, praticità e sostenibilità, Nauta sta plasmando il futuro della nautica da diporto di lusso. Ha applicato gli stessi principi a progetti residenziali di alto livello. L’esempio più recente è una villa sul mare con parco privato, dove il rapporto tra interno ed esterno è fluido e armonioso, con spazi aperti che dialogano con la natura circostante e offrono un’esperienza abitativa raffinata e immersiva, proprio come a bordo di uno yacht!

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