
La 2a edizione di Blue Design Summit chiude con una crescita del +30%
Con un tondo +30% registrato in tutte le grandezze fondamentali di successo, si è chiusa ieri sera al Teatro Civico della Spezia la seconda edizione del Blue Design Summit, intitolata quest’anno From Water to Design, che ha celebrato la relazione tra progettazione e l’elemento acquatico, fonte di ispirazione per i design più visionari e innovativi.
I registrati in presenza alla manifestazione sono stati 1.100 (+30% rispetto agli 850 del 2024), per un’agenda di 90 relatori di altissimo livello impegnati in 16 panel e tavole rotonde. Oltre 500 sono stati i professionisti coinvolti negli eventi di networking, che hanno fornito una piattaforma di confronto per l’intera filiera della nautica di alto livello italiana, con una proiezione internazionale rilevante.
L’integrazione della filiera italiana in un settore che è globale soprattutto nella clientela è emersa con evidenza nei momenti clou delle tre giornate del Summit. I dati presentati da SuperYacht Times, una delle principali testate del settore a livello mondiale, tratti dallo studio annuale sull’evoluzione del mercato e aggiornati in esclusiva per l’evento della Spezia con il consuntivo del primo quadrimestre dell’anno, confermano la posizione preminente dei cantieri italiani nelle imbarcazioni superiori ai 30 metri. Nel 2024, i cantieri italiani hanno venduto 120 unità (147 nel 2023), il doppio di tutti gli altri Paesi concorrenti messi insieme. Per quanto riguarda il backlog, al 1° gennaio di quest’anno l’Italia contava 371 unità in portafoglio, pari al 53% del totale.
Il settore, anche per tradizione di understatement da parte di chi preferisce fare piuttosto che dire, è ben lontano da toni eccessivamente trionfalistici. Proprio commentando i dati, alcuni dei principali protagonisti del settore hanno sottolineato come il mercato stia iniziando ad andare a due velocità, con il segmento dai 30 ai 40 metri — dove si concentra la media della produzione italiana — in frenata. I nostri cantieri devono quindi crescere dimensionalmente con le proprie realizzazioni e incrementare i margini, necessari ad autofinanziare ricerca, sviluppo e impianti.
Le strade aperte davanti ai nostri cantieri e ai nostri designer sono diverse. Sul fronte delle imbarcazioni, la riduzione dell’impatto ambientale offre grandi prospettive di miglioramento, a partire dalla progettazione e dalla gestione della vita di bordo. L’innovazione tecnologica propone nuove tendenze, dall’uso sempre più diffuso di forme di scafo e concetti idrodinamici che riducono fortemente la resistenza all’avanzamento — da cui derivano maggiori prestazioni, e minore dispendio energetico. Le richieste dei clienti, che progettisti e cantieri cercano di anticipare, rappresentano un altro driver di alto potenziale per lo sviluppo del Made in Italy. Lo si vede, per esempio, nell’architettura degli interni, nei materiali utilizzati, negli arredi, ambiti in cui la nostra tradizione artigianale e la forza della nostra industria di settore costituiscono un solido punto di riferimento. I designer italiani eccellono poi nell’integrazione tra interni ed esterni, e per questo vengono sempre più spesso chiamati a trasferire il look nautico nelle architetture terrestri.
I nostri cantieri e progettisti sono già in prima fila nella realizzazione della nuova tendenza avviata dalle grandi catene dell’hotellerie, che hanno scoperto il mondo dello yachting e delle crociere e hanno deciso di fonderli. Sono così nati i progetti attualmente in costruzione dei residential yacht, solo apparentemente eredi delle navi da crociera di lusso, ma in realtà espressione di un nuovo concetto e di nuove forme, di cui il Blue Design Summit ha offerto una fotografia interessante e stimolante.
Ci sono inoltre spazi di crescita che vanno oltre le barche: waterfront, strutture abitative e di leisure galleggianti, hub multifunzionali come le isole in costruzione nel Mar Rosso. Tutti ambiti cui BDS25 ha dedicato almeno un panel, e nei quali progettisti e homines fabri italiani sono presenti attivamente.
BDS25 si è chiuso quindi con una nota di entusiasmo per il presente e per il futuro, con un evento che cresce, si consolida e guarda avanti con ambizione ben riposta. Proprio come la filiera italiana della nautica di alto livello.
Il Summit, organizzato da Clickutility Team e Promostudi La Spezia, è promosso dal Miglio Blu, con la partnership istituzionale di Regione Liguria, del Comune della Spezia e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.
Supporter dell’evento: Liguria International, Confindustria La Spezia, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Riviere di Liguria – Imperia La Spezia Savona, The International Propeller Club – Port of La Spezia e Marina di Carrara.