Istranka a Porto Santo Stefano, foto Daniele Busetto

Istranka a Porto Santo Stefano, foto Daniele Busetto

Istranka, il panfilo di Tito, alla Pilarella di Porto Santo Stefano

Superyacht

23/06/2020 - 14:42

E’ tornato ed è atterrato all’Argentario Istranka, il lussuoso panfilo appartenuto al presidente jugoslavo Josip Broz noto come Tito, nome di battaglia durante la guerra partigiana, cofondatore del partito comunista yugoslavo nel 1920. Costruito nel 1959 lungo 44 metri e largo 8 metri di 329 tonnellate di stazza, lo yacht ai tempi del dittatore ospitò tanti personaggi famosi, attori e attrici di mezzo mondo tra gli altri la croata Sylva Koscina, Sophia Loren, Elisabeth Taylor e Yul Brinner, che venivano ricevuti a bordo da Jovanka, la terza moglie del Maresciallo Tito.

Anche oggi Istranka vede a bordo personaggi importanti della finanza e della mondanità e oltre le soste all’Argentario d’estate fa rotta nei più bei porti turistici italiani e francesi.

Ricorda Artemare Club che Tito ebbe anche il panfilo di rappresentanza Galeb, in serbo-croato significa gabbiano, conosciuto anche come “nave della pace di Tito”, usato dal presidente iugoslavo nei suoi viaggi di stato all'estero, per missioni di amicizia e per i suoi frequenti spostamenti nell'Adriatico, in particolare per recarsi nel suo rifugio nell'isola di Brioni. Sul Galeb vennero intrattenuti numerosi uomini di Stato e molti personaggi famosi. Lo yacht, all’epoca il terzo più grande del mondo, divenne un simbolo per i popoli che costituivano la Iugoslavia così come per molte nazioni del Movimento dei paesi non allineati.

Bianco con il fumaiolo giallo, maestoso ed elegante,  il panfilo “Istranka” si è fatto subito ammirare in tutta la sua bellezza al molo della Pilarella di Porto Santo Stefano, una delle banchine più famose del Mediterraneo, in 150 anni di yachting ha visto ormeggiare quasi tutti panfili illustri, tanto per citarne alcuni dall’ Urania dei Conti Ginori allo Yela di Re Vittorio Emanele III, dall’Elettra di Marconi alle barche di Gianni Agnelli fino ad arrivare ai decenni scorsi con le barche di Dennis Conner, Olin Stephens e il Sokar il megayacht famoso per essere stato il nido d’amore di Lady Diana e il compagno Dodi Al Fayed.

PREVIOS POST
Acquisti un nuovo fisherman Tuccoli? Uno dei fuoribordo è in regalo!
NEXT POST
Mario Mattioli all’Assemblea Fedepiloti: trasparenza ed equilibrio