Tre Lagoon da Les Sable d'Olonne a Tropea

Tre Lagoon da Les Sable d'Olonne a Tropea

Tre Lagoon da Les Sable d'Olonne a Tropea: sempre più vicini all'arrivo

Editoriale

10/07/2018 - 20:55

Diario di bordo

13/12/15

Atterriamo a Barbate alle 16,30. Le operazioni di registrazione sono un po' lunghe ma alla fine raggiungiamo lo scopo. Ci dividono solo file di parabordi. Il porto è ben attrezzato con banchine con finger, ma è privo di servizi, eccetto una piccola lavanderia automatica (che verrà prontamente utilizzata, con gran sollievo di tutti) e docce accoglienti (come sopra!).

Cristian, generoso comandante del 380, ha stretto fin troppo i denti. Negli ultimi giorni era quasi allo stremo. Le sue parole erano distanti una dall’altra, quasi come le tappe di questo viaggio.

Simonetta lo accompagna in ospedale per un controllo e si mette a disposizione come interprete.

Intanto a bordo si approfitta della sosta: da un lato recuperiamo preziose forze e dall’altro controlliamo le barche. Dai carrelli alle stecche della randa, dal rollafiocco all’ olio e liquido refrigerante del motore.

La cena a terra, durante le lunghe navigazioni, rappresenta una sorta di premio. Permette agli equipaggi di ritrovarsi, condividere le esperienze e fare festa.

Venti minuti di cammino a piedi sono il prezzo del biglietto d’ingresso: eccoci all’Almanar, all’apparenza un "barettino", nella sostanza un ottimo ristorante. Dal menu di pescato locale scegliamo per i nostri lettori un ottimo calamaro a la plancha.

Opzioniamo anche la cena di domani. Valentino il gestore, figlio di pescatori da generazioni prende nota.

14/12/15

Cristian non viene dimesso. La notizia ci rattrista ma Alessandro, il bravo istruttore FIV, è pronto ad assumere il comando del 380 fino a Malaga: gli equipaggi di Captains and Crews sono costituiti in modo da fare fronte a queste evenienze.

Intanto dalla Calabria sentiamo gli amici di Spartivento Charter, gli armatori dei tre Lagoon. Ci stanno seguendo sul tracker satellitare e sono informati in tempo reale sui progressi del trasferimento. Il loro obiettivo, ricevere le barche come regalo di natale, coincide con il nostro. Passare le feste a casa!

Se il meteo non sarà con noi (e fare programmi senza considerarlo è come cercare la radice quadrata di -1: impossibile) abbiamo però un piano B: cenone di natale a Ustica, o a Stromboli, sotto la sciara.

La sera come previsto bissiamo all’Almanar. Ugo è un abitudinario. In più la consuetudine permette di creare relazioni e contatti. E’ sempre meglio poter contare su qualche amico, specialmente all’estero, specialmente quando sotto di te, a parte un paio di strati di vetroresina, hai qualche centinaio di metri di acqua salata. Arrivederci Valentino!

15/12/15

Partiamo alla volta dello stretto alle 9.30. “Ci sono due cose sicure nella vita: le tasse e la morte”. Caro Benjamin Franklin, segnati anche la corrente a Gibilterra! Per noi prima è contraria, poi favorevole. Complessivamente non incide. E’ piuttosto un po' di vento contrario che ci rallenta fino a Tarifa, la porta del Mare Nostrum. Poi, in corrispondenza del massimo teorico effetto Venturi molla tutto e si naviga in calma piatta. Lo scarto tra Oceano e Mediterraneo non poteva trovare un’icona più rappresentativa.

Risaliamo il golfo di Algeciras diretti verso questa curiosa e radicalmente antropizzata enclave esentasse, slalomeggiando tra petroliere dalle bandiere policrome. Accostiamo in banchina per il bunkeraggio low cost: 0.55 euro al litro! Meglio non abituarsi ai privilegi di Gibilterra: ripartiamo immediatamente e appena tramontato il sole doppiamo Europa Point e dirigiamo le prue su Malaga. Dopo 75 miglia di comoda navigazione ci concediamo il privilegio di dare fondo di fronte alla spiaggia della città. Palazzi di dieci piani sulla battigia. Edilizia di una raschiante volgarità che nasconde un compound architettonico più intrigante, al centro del quale spicca il centro Pompidou.

16/12/15

Il Real Club Mediterraneo, il nuovo marina privato di Malaga, ci consente l’accosto temporaneo. Senza nemmeno “legare il cavallo” riprendiamo il largo con Simone. Lo skipper bolognese, cuoco per passione e pescatore per puro caso ci ha raggiunto per far fronte all’assenza di Cristian.

In valigia, oltre a una lenza da traina piuttosto rabberciata ha pacchi di Antico Toscano, giacché Ugo si era ormai aggiustato a fumare aromatizzati al caffè e oscenità simili.

Rinfrancato dal rifornimento il comandante scandisce il programma dei prossimi giorni: “Avanti senza sosta fino a Ibiza, risparmiamo i motori alternandoli nell’uso. Procediamo in paranza per waypoint” – la lingua è per iniziati -, ma si concede una chiosa pop  “Chi non teme pericola” avverte. Berretto di cachemire duvet ben calzato in testa e cenere di toscano sempre sul punto di cadere. Se Woody Allen fosse con noi a bordo citerebbe Balzac: “altro materiale da romanzo”!

Seguendo la costa spagnola con direzione est i fondali sono propizi per la cattura di tonnetti. Per il momento ci contentiamo di giocare con un branco di stenelle che indugiano parecchi minuti davanti alle nostre prue. Poi, dopo il tramonto, i soliti turni che scandiscono la nottata di navigazione. Mentre i più dormono, qualcuno legge o contempla le stelle Giovanni, istrione da Cagliari, spara sul canale 74 le sue cartucce da vecchia volpe del palcoscenico. E’ un botta e risposta di declamazioni al VHF con la guest star del gruppo: Bruno, romano classe 1942 ha lavorato con Monicelli ed è “caduto” su centinaia di altri set prima di buttarsi in questa avventura.

Manca il grande pubblico, ma chi assiste si gode la partita. (Lo sappiamo non si potrebbe cianciare sulla radio di bordo, ma vi preghiamo di considerarla un’eccezione! Del resto questo è nulla in confronto al vergognoso inquinamento acustico sul canale 16 udibile nella parte sud della costa Portoghese: fischi, canzoni, disturbi, imprecazioni…)

 

17/12/15

 

Al mattino la lenza si muove in modo anomalo.  Un primo tonnetto viene prontamente eviscerato e stivato in frigo. Filiamo nuovamente e in poco tempo la porzione raddoppia.

Pasta a pranzo e sera, in felice abbinamento con i broccoli. Una furtiva tartare viene servita solo a chi, stanco della vita, si presta a un grottesco remake del cacciatore con il temuto anisakis al posto della rivoltella vietnamita.

Poi, mentre alcuni globicefali si innamorano della nostra prua e si concedono un memorabile balletto, siamo costretti ad uno stop causa vibrazioni dal motore di dritta.

E’ solo un sacchetto nell’elica. Simone indossa la muta ma è solo scaramanzia. Basterà

una mano immersa a poppa. Si alza anche un po' di vento e finalmente facciamo portare le vele. La nottata trascorre tranquilla.

18/12/15

La distanza da Ibiza la copriamo a una media di 6 nodi, venti deboli da SW prima e  NW poi. Alle 13.30 avvistiamo l’isola e poco dopo ci infiliamo tra cardinale nord e sud, passaggio obbligato tra Formentera e la capitale del divertimento. È una strettoia di poco più di mezzo miglio nel quale ci facciamo un po’ da parte per il passaggio di una nave.

La sosta di un’ora scarsa al benzinaio del Marina Botafoch è l’occasione per leggere nelle facce altrui la stanchezza per le 1300 miglia navigate o l’impazienza per il ritorno a casa.

Si riparte subito per Carloforte. Uno scirocchetto fastidioso ci darà il benvenuto in Sardegna.

 

Ricordiamo a tutti gli appassionati che stanno seguendo la navigazione dei nostri amici sui catamarani, che è possibile monitorare la loro rotta effettuando il link al seguente indirizzo: http://bit.ly/1NfpuzB

 

Per partecipare alla prossima navigazione o al prossimo corso skipper con Captains and Crew:

www.corsiperskipper.com - info line +393335231427 - [email protected]

 

Gli armatori dei tre Lagoon in navigazione: http://www.spartiventocharter.it/ - http://spartiventoyachts.it/

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